Alessio “Uccio” Salucci: “Gestire un team: roba da farsela sotto”

Alessio “Uccio” Salucci: “Gestire un team: roba da farsela sotto”
Giovanni Zamagni
Il 79° episodio di #atuttogas, il podcast domenicale di moto.it, è dedicato ad Alessio Salucci, meglio conosciuto come Uccio, che ci racconta come è cambiata la sua vita, da amico di Valentino Rossi a manager di un team della MotoGP. Con Alessio di parla anche dei piloti dell’Academy, in particolare di Bagnaia e Morbidelli
19 agosto 2022

Alessio Salucci, detto Uccio, è diventato famoso assieme a Valentino Rossi: per oltre 25 anni è sempre stato al suo fianco, dentro al box. Ma, come è normale che sia, VR46 ha smesso con la MotoGP e la vita di Uccio è cambiata.

“Sì, è cambiata tanto, a livello sportivo e lavorativo. Con Vale io mi sono divertito tantissimo, ma è già dal 2014, da quando è nato il progetto dell’Academy e del team, che io ho cambiato un po’ il mio ruolo, anche per capire se mi piaceva ed ero capace di fare questo lavoro.
La differenza rispetto a prima è grande: con Valentino ero dalla parte del pilota, adesso sono dalla parte del team, anche se poi come VR46 gestiamo anche i piloti. Sono arrivati dei successi, vinto campionati: abbiamo fatto crescere tutte le attività”.

Tornando alle emozioni del non essere più a fianco di VR46, Uccio svela che: “nel primo test di novembre, quando ha debuttato il nostro team in MotoGP, cercavo ancora il nome di Rossi nella classifica… E’ normale che Valentino manchi, ma non mi è mai venuto il dubbio di smettere. Adesso sono in prima linea: l’esperienza fatta in tanti anni con Vale nelle squadre migliori del mondo, mi ha dato e mi dà una bella mano per gestire il team. Abbiamo cercato di fare una squadra perfetta, lavorando molto sotto l’aspetto umano”.

Alessio, naturalmente, ha dovuto convincere anche gli scettici: “Sarò sempre considerato come “l’amico di Valentino”. Ma rompe anche un po’ le scatole: io sono qui per portare avanti una squadra e un lavoro. Vale, in ogni caso, mi sta facendo vivere un sogno: mi sarebbe sempre piaciuto gestire un team. Ma quando mi ha detto che sarei stato io a farlo, me la sono fatta addosso…”.

Poi si parla di Bezzecchi (“Mi ha stupito, ma sapevo che avrebbe potuto fare molto bene”), di Marini (“Ha scelto lo sport peggiore… Ma ha le palle: ha avuto una situazione difficile all’inizio dell’anno. Lui ci mette un po’ ad arrivare, ma ci arriva”).

Sull’accordo con la Fantic: “I piloti della MotoGP e la squadra Motogp ci portano via tempo e risorse: volevamo ridurre l’impegno in Moto2. Abbiamo trovato la Fantic: abbiamo chiesto loro solo di confermare tutta la nostra squadra. L’hanno fatto. Il nostro obiettivo è avere nel 2024 un pilota giovane dell’Academy in Moto2”.

Su Bagnaia: “Ha fatto un errore durante l’inverno, gliel’ho detto”. Su Morbidelli: “Si fa fatica a capire la sua involuzione. La nuova M1 è molto più rigida, fisica: non si è mai trovato. Yamaha lo sta assistendo, ma i suoi problemi non sono quelli che aveva VR46”.

Tanti gli argomenti affrontati da Uccio nel 79° episodio di #atuttogas, online su moto.it e sulle principali piattaforme podcast a partire da domenica 21 agosto.

Appuntamento a settimana prossima per una nuova puntata di #atuttogas