SBK. David Salom rinuncia alla Kawasaki ufficiale

SBK. David Salom rinuncia alla Kawasaki ufficiale
Carlo Baldi
La sua eventuale decisione di lasciare il team Pedercini avrebbe potuto creare dei problemi alla squadra italiana e allora Salom ha rinunciato alla Kawasaki ufficiale | C. Baldi, Assen
22 aprile 2012

Punti chiave

 

In un mondo dove gli interessi economici sembrano dominare incontrastati ci fa piacere sapere che c’è ancora qualcuno che assegna la giusta importanza all’amicizia e alla riconoscenza. Da alcuni giorni il team Kawasaki ufficiale aveva scelto David Salom per sostituire lo sfortunato Joan Lascorz, che come sappiamo è stato vittima ad Imola di un grave incidente. La squadra spagnola aveva contattato il team Pedercini dandogli appuntamento ad Assen per definire i termini dell’accordo. E ad Assen gli incontri tra i responsabili delle due squadre si erano susseguiti, senza però portare ad una soluzione. La squadra che dispone delle Ninja ZX-10R ufficiali chiedeva di potersi avvalere di David a partire da Monza, ma non solo non offriva valide alternative per sostituirlo, ma non era disposta a contribuire a risanare il danno economico che sarebbe derivato alla famiglia Pedercini, la quale avrebbe dovuto rispondere ai propri sponsor della perdita del pilota più importante per la loro squadra, visto che Mercado è al debutto in Superbike e che quest’anno difficilmente potrà ottenere risultati significativi.

Donato Pedercini era combattuto tra la necessità di far quadrare i conti e la volontà di permettere a David di sfruttare la possibilità di utilizzare una moto ufficiale. I tentativi di trovare una soluzione fallivano soprattutto a causa del team Kawasaki spagnolo che non solo non cercava di venire incontro ai Pedercini, ma in modo alquanto scorretto contattava direttamente Salom, offrendogli anche un compenso economico. Proprio quando la situazione sembrava senza via d’uscita, il team Pedercini comunicava al proprio pilota che la decisione finale sarebbe spettata a lui. “Noi non ti possiamo certo costringere a restare – ha detto Lucio Pedercini a David a nome di tutto il team – ne vogliamo negarti la possibilità di entrare a far parte di un team ufficiale. Tu sai che senza di te potremmo avere dei problemi, ma in qualche modo cercheremo di risolverli. La cosa più importante è che tu sia sereno e possa scegliere il tuo futuro”.

A questo punto Salom chiedeva tempo e si chiudeva sul suo camper per decidere. Il team Pedercini lo aveva lanciato in Superbike nel 2009 assieme a Luca Scassa e anche se l’anno successivo David aveva preferito tornare in Supersport, era rimasta una profonda amicizia tra il pilota di Maiorca e tutto il team italiano. L’hospitality Pedercini è rimasta la casa di David anche negli anni successivi, compreso lo scorso anno quando è arrivato al secondo posto nel mondiale Supersport proprio con la squadra spagnola che da quest’anno è stata promossa dalla Kawasaki in Superbike. Il team spagnolo ha ovviamente abbandonato la classe Supersport e di conseguenza anche Salom, che si è ritrovato a piedi, ma solo per poco tempo, visto che il team Pedercini gli ha teso una mano offrendogli una ZX-10R privata per partecipare al mondiale Superbike.

Il pilota spagnolo nel suo camper ha valutato quindi non solo quello che avrebbe potuto essere ma anche quello che è stato ed ha scelto con il cuore. Tornato al box ha comunicato la sua decisione di restare con la squadra italiana, in quell’ambiente dove si sente stimato e circondato di affetto. Ha scelto forse la strada meno facile, quella che lo costringerà a lottare in un team privato con un budget molto inferiore a quello di squadra ufficiale con tutto quanto ne consegue. Ma correre in moto non è solo un lavoro e il budget e i soldi non sono tutto. Bravo David. Sono persone come te che rendono questo sport unico ed affascinante.
 

Hot now