I perché del GP di Indianapolis

I perché del GP di Indianapolis
Perché Casey Stoner ha dominato prove e gara? Perché Andrea Dovizioso ha girato più forte a fine gara? Perché Valentino Rossi ha chiuso decimo a 55”345? | G. Zamagni, Indianapolis
29 agosto 2011

Punti chiave


Perché Casey Stoner ha dominato prove e gara?
Il campione australiano è sempre stato un fenomeno a trovare il limite in situazioni critiche. A Indi si è corso su uno degli asfalti peggiori di sempre e questo ha permesso a Stoner di esaltare la sua sensibilità. Senza dimenticare che Casey si trova perfettamente a suo agio con la Honda RC212V. “E’ una moto molto competitiva – sono le sue parole – e anche quando non siamo perfettamente a punto, riusciamo a essere veloci. Con questa moto posso fare quello che voglio, anche se, naturalmente, io e la squadra dobbiamo sempre lavorare duro. Sinceramente, non potrei avere una situazione migliore”.

Perché Dani Pedrosa, scattato benissimo al via, non è riuscito a mantenere il comando per più di sei giri?
Le relative difficoltà di Dani in gara sono state determinate da prove poco efficaci, come spiega il pilota spagnolo. “In qualifica prendevo di passo un secondo al giro da Stoner: non avevo quindi la possibilità di tenere il suo ritmo. Rispetto alle prove abbiamo fatto un bel passo in avanti e per questo sono più che soddisfatto del mio secondo posto”.

Perché Ben Spies è arrivato solo terzo, pur realizzando il secondo giro più veloce in gara, appena 67 millesimi più lento di quello di Casey Stoner?
L’americano della Yamaha ha sbagliato completamente la partenza, venendo sfilato da molti piloti alla prima curva. Inoltre, si è toccato con Dovizioso (totalmente incolpevole, perché davanti) alla curva numero quattro e ha perso ulteriore terreno. Alla fine del primi giro, Spies era nono a 2”531 da Pedrosa, in quel momento in testa alla gara; al secondo passaggio il suo distacco era salito a 3”515 ed è naturalmente cresciuto con il passare dei giri, perché Ben aveva tanti piloti più lenti davanti da superare. Poi, con la strada libera davanti, Spies ha cominciato a girare fortissimo, dimostrando che, forse, avrebbe potuto giocarsela anche con Stoner.

Perché Jorge Lorenzo ha sofferto così tanto in questo GP?
Il campione del mondo non è riuscito a entrare in sintonia con l’asfalto di Indi e ha sempre rincorso una messa a punto accettabile della sua M1. Ecco quello che ha dichiarato a fine gara.
“E’ stato un fine settimana disastroso, nel quale sono sempre stato in difficoltà con la gomma anteriore. Ho provato di tutto, l’assetto di Edwards e, in gara, ho utilizzato quello di Spies. Ma mentre la sua gomma anteriore, a fine gara, era quasi perfetta, la mia era completamente distrutta. Solitamente io sono il pilota Yamaha più “gentile” con le coperture, ma, questa volta, non riuscivo proprio a guidare”.

Perché Andrea Dovizioso ha girato più forte a fine gara?
Risponde il pilota della Honda. “Ho perso tanto tempo all’inizio, per un contatto alla prima curva e per essere stato toccato da Spies. Poi ho cominciato ad avere, come tutti, grandi problemi con la gomma anteriore e lo sterzo si chiudeva continuamente. Ho cambiato linee e stile di guida e questo mi ha permesso di essere più efficace: per questo a fine gara ho fatto i miei giri migliori (Andrea ha fatto 1’40”108 all’ultimo passaggio, il suo crono più veloce, nda). Peccato non essere riuscito a battere Lorenzo per soli sette decimi”.

Perché Valentino Rossi ha chiuso decimo a 55”345?
Risponde il nove volte iridato. “E’ stato un fine settimana molto difficile, ma visto come sta andando dall’inizio della stagione, non posso certo dire di essere sorpreso… Purtroppo, ogni volta che cominciamo a prendere confidenza e facciamo una modifica per andare più forte, cado, come è successo sabato in qualifica: dopo una scivolata faccio molta fatica a riprendere i ritmi. Inoltre, in gara ho avuto un problema al cambio: continuava a entrarmi la folle e per questo sono anche finito lungo un paio di volte. Ho addirittura pensato a ritirarmi… Correre così è molto difficile: nella nostra situazione ci si può accontentare anche di poco, tipo un sesto posto come quello di Brno, ma così faccio veramente fatica. Ma non bisogna mollare e provare a sistemare la moto. Il rischio che non saremo competitivi neppure nel 2012 è grande, perché siamo molto indietro, ma non possiamo fare nient’altro che aspettare delle novità. La Ducati sta facendo il massimo sforzo, ma non siamo grandi come Honda e Yamaha”.

Perché Marco Simoncelli ha finito 12esimo a 1’00”141?
Come era già emerso durante le prove, la gomma anteriore di Simoncelli era già distrutta dopo appena cinque giri. Poi si è un po’ stabilizzata e Marco ha provato ad attaccare, risalendo fino alla quarta posizione all’undicesimo passaggio, ma poi ha dovuto arrendersi all’evidenza.

Perché Nicky Hayden ha montato la gomma morbida anteriore, a differenza di tutti i suoi rivali che hanno utilizzato la dura?
Risponde il pilota della Ducati. “Pensavamo che l’anteriore morbida potesse essere una buona opzione, ma lo è stata solo per sette giri. Poi ho cominciato a perdere terreno, fino al punto in cui vibrava così tanto anche in rettilineo, che sono dovuto rientrare ai box a sostituirla”.

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