MotoGP 2017. Rossi: "Non siamo all'ultima spiaggia"

MotoGP 2017. Rossi: "Non siamo all'ultima spiaggia"
Giovanni Zamagni
Valentino soddisfatto dopo i test di Barcellona: “Il nuovo telaio ha dato riscontri positivi: adesso bisogna verificarlo su questa pista, completamente differente. Ma non è l’ultima carta da giocare: Yamaha ha tantissime risorse”
22 giugno 2017

ASSEN – Prima di andare in vacanza, due appuntamenti cruciali per Valentino Rossi e la Yamaha.

«Sì, questo e il prossimo saranno due GP importantissimi per capire se questo telaio è più competitivo» conferma Valentino, che dopo i due giorni di test effettuati a Barcellona spera di trovare quelle sensazioni che, con la M1 2017 non ha mai avuto.


«Fino adesso ho sofferto un sacco, anche se ho fatto delle buone gare: in realtà, anche quando sono stato competitivo, non ero mai completamente a mio agio. A Barcellona la Yamaha ha portato un nuovo telaio realizzato sulle indicazioni che ho fornito dopo i test di Jerez: al Montmelò ha funzionato bene, bisogna vedere come si comporta su una pista completamente differente e durante il week end di gara. Quest’anno si è visto che da un circuito all’altro la situazione cambia completamente: sono curioso di vedere come funziona qui, in un GP dove il meteo è determinante: nel 2016 aveva piovuto così forte che la gara era addirittura stata sospesa».


Prova a spiegare, per quanto puoi, le caratteristiche di questo telaio: è un po’ come tornare al bilanciamento del 2016?

«Non proprio. La ciclistica 2017 aveva degli aspetti positivi: abbiamo cercato di mantenerli, risolvendo i problemi che abbiamo. Come ho detto: a Barcellona avevo buone sensazioni, bisogna vedere cosa succede in gara e con gli altri in pista».


Questo telaio è un po’ un’ultima spiaggia?

«No, spero di no. La Yamaha ha tantissime risorse, non credo sia l’ultima carta che abbiamo da giocare. Ma spero di fare un passo in avanti. In campionato siamo in 6-7 piloti vicinissimi, ma bisogna tornare velocemente competitivi, perché poi, a un certo punto, il campionato finisce…».


Che pista è quella di Assen?

«Solitamente qui c’è un buon grip: sotto questo aspetto è uno dei migliori di tutta la stagione, non solo sull’acqua. E’ un grande circuito, anche se dopo le ultime modifiche è diventato più “normale”: rimane comunque emozionante».


Qui correrete prima e non dopo la Moto2: cambierà qualcosa?

«Non credo, anche se è vero che a volte il grip peggiora con la gomma depositata sull’asfalto dalla Moto2. Ma non penso che ci sarà una grande differenza: la più grande, è che bisognerà alzarsi prima per il warm up».


Anche nelle difficoltà, Valentino Rossi non perde la sua ironia.