MotoGP 2016. I commenti dei piloti dopo le prove del venerdì a Le Mans

MotoGP 2016. I commenti dei piloti dopo le prove del venerdì a Le Mans
Giovanni Zamagni
Vola Jorge Lorenzo: al momento sembra imprendibile. Si difende Marc Marquez: al momento non pensa alla vittoria. Sorridono i piloti Ducati
6 maggio 2016

LE MANS - Vola Jorge Lorenzo: al momento sembra imprendibile. Si difende Marc Marquez: al momento non pensa alla vittoria. Sorridono i piloti Ducati: al momento, la situazione è decisamente migliore rispetto a Jerez. Questa, in estrema sintesi, la giornata di alcuni protagonisti.
 

LORENZO (1° in 1’32”830): “MOLTO MEGLIO CHE A JEREZ”

«E’ stata una giornata positiva, sono stato competitivo dall’inizio, subito veloce. Alla fine ho anche montato la “47” e sono stato ancora più rapido: bisogna fare i complimenti alla Michelin, perché sta lavorando duramente e velocemente per risolvere i problemi. Con le “vecchie” posteriori continua a esserci pattinamento in rettilineo, ma non quella nuova la situazione è decisamente migliorata e sembra che siamo più competitivi rispetto a Jerez. Sono stato 0”3 più rapido sul singolo giro di tutti gli altri, ma anche di passo ho un buon margine: ma è solo venerdì, gli altri arriveranno e ci sono tanti rivali. Rossi è un po’ indietro, ma non ha montato la “47”: bisogna vedere che tempo riuscirà a fare quando la metterà domani. Rispetto ai test invernali, la posteriore nuova lavora ancora un pochino peggio, ma rispetto alle gomme di Jerez è stato fatto un passo in avanti del 30-40%».


IANNONE (2° in 1’33”169): “DIETRO DI ME, UNA GRANDE SQUADRA”

«E’ stata una giornata abbastanza positiva: sia nelle FP1 sia nelle FP2 abbiamo lavorato bene. Al mattino ero un po’ indietro (6°, NDA) ma abbiamo capito tante cose, che ci hanno subito permesso di migliorare nelle libere del pomeriggio. In tutte le uscite abbiamo limato qualche decimo, per merito anche della Michelin, che ha fatto un lavoro incredibile e importante per risolvere i problemi emersi a Jerez: è fondamentale avere un costruttore di gomme in grado di reagire in tempi così brevi. Siamo tornati dove ci aspettavamo di essere, dove eravamo prima di Jerez, anche se ci sono ancora tanti aspetti da migliorare. Non è tutto così facile come sembra, ma siamo lì, abbiamo lavorato bene e dietro di me c’è una grande squadra: questo mi fa sentire sicuro».


MARQUEZ (3° in 1’33”313): “CIRCUITO DIFFICILE PER ELETTRONICA, GOMME, MESSA A PUNTO”

«Già alla prima uscita ho capito che qui avremmo fatto più fatica: per il momento, è il circuito che mi sto trovando peggio a livello di elettronica, gomme e messa a punto. Ha provato la “47”: sembra un pochino meglio, ma è molto simile alle altre e non ho provato la morbida con la “vecchia” carcassa. Poi ho fatto solo cinque giri, bisogna capire come si comporterà alla distanza. Per il momento, l’obiettivo è salire sul podio: riuscirci sarebbe già un bel risultato. Ma è solo venerdì, non vedo tutto nero».
 


ANDREA DOVIZIOSO (5° in 1’33”574): “C’E’ MARGINE DI MIGLIORAMENTO”

«Abbiamo iniziato bene: siamo stati subito veloci e questo ti dà la possibilità di lavorare sui dettagli, ma naturalmente non basta. Nelle FP2 ho fatto una comparazione tra le due posteriori, ma non è andata benissimo, non avevo molto feeling sull’anteriore: l’aspetto positivo è che c’è margine di miglioramento. Lorenzo è più veloce e anche con margine: ho fatto un giro dietro a lui con le gomme usate, è stato molto importante perché ho raccolto tanti elementi. Il grip della “47” è simile a quella vecchia, ma vanno fatte ulteriori prove. Per quanto riguarda la “34” (da questo GP la Michelin ha eliminato la “36”, quella più usata dai piloti Ducati nelle gare precedenti), non abbiamo riscontrato il “chattering” che ci impediva di utilizzarla: per il momento sembra funzionare bene. Domani ci concentreremo sulla “47” posteriori, modificando un po’ la messa a punto, anche se la differenza è veramente minima. Ducati più competitiva? Io, per la verità, avevo buone sensazioni anche a Jerez».