Lorenzo, una caduta a 238 km/h

Lorenzo, una caduta a 238 km/h
Giovanni Zamagni
Lorenzo ha perso il controllo toccando la striscia bianca bagnata. Domenica verrà operato alla clavicola sinistra. Tutti d'accordo: "il mondiale non è compromesso" | G. Zamagni, Assen
27 giugno 2013

Punti chiave

ASSEN – Una caduta terrificante, a 238 km/h, dalla dinamica chiara: nel tratto più veloce della pista, in quinta marcia, Lorenzo, sull’asfalto completamente bagnato, ha allargato troppo la traiettoria, ha toccato la linea bianca, particolarmente viscida, perdendo immediatamente il controllo della sua Yamaha. Subito è stato sbalzato di sella ed è ricaduto violentemente sulla clavicola sinistra, per poi strisciare a lungo sull’asfalto e sull’erba.

«Jorge – ha spiegato attraverso un comunicato stampa il dottor Xavier Mir, il luminare spagnolo specialista di questi traumi – non sembra avere lesioni nervose e sta effettuando accertamenti nell’ospedale di Assen alla testa e all’addome. I primi esami hanno evidenziato la frattura della clavicola sinistra, che dovrà essere operata, mentre bisognerà aspettare almeno 24 ore per escludere altre problematiche. Teoricamente, Lorenzo domani potrà tornare a Barcellona e essere operato nelle prossime 48 ore».


LE REAZIONI DEL PADDOCK


Davvero una brutta botta per Lorenzo che, proprio alla vigilia, aveva dichiarato: «di non essere mai stato così in forma» e aveva iniziato al meglio la tappa olandese, con un primo tempo impressionante nel turno di libere del mattino e un passo di quasi un secondo più veloce di quello dei rivali. Ma è bastato un piccolissimo errore, su una pista particolarmente insidiosa, per compromettere, forse, la sua stagione. Anche se, naturalmente, tutti si augurano che non sia così. Sicuramente, Assen non porta molta fortuna a Lorenzo, che nel 2011 venne centrato al primo giro da Marco Simoncelli (poi arrivò sesto al traguardo) e nel 2012 venne abbattuto alla prima curva da Alvaro Bautista.


Valentino Rossi: «Non ci voleva per lui, per il team, per la Yamaha, perché stava lottando per il mondiale ed era a soli sette punti da Pedrosa. Lorenzo aveva vinto le ultime due gare ed era in un buon momento: purtroppo, in un punto molto veloce ha toccato la riga bianca, perdendo il controllo della moto. Non credo, però, che il campionato sia compromesso, perché teoricamente, dovrebbe perdere una sola gara: in bocca al lupo!».

Dani Pedrosa: «Non ho visto la caduta, non so esattamente cosa sia successo. Mi spiace veramente per Jorge, spero possa tornare presto. La mia mentalità in gara, però, non cambierà, sarà sempre la stessa, indipendentemente dall’assenza di Jorge, perché ci sono altri rivali in pista e devi sempre mantenere la concentrazione».

Marc Marquez: «Ero al box quando Lorenzo è caduto: ho visto nel replay la sua caduta. Mi spiace tantissimo per Jorge, che è stato particolarmente sfortunato: dall’inizio dell’anno è solo la sua seconda caduta. La sua assenza ad Assen è una grande perdita per lo spettacolo e per il campionato: mancherà un punto di riferimento importante, un pilota che ti stimola ad andare sempre più forte».

Andrea Dovizioso: «Qui ad Assen, la riga bianca è più scivolosa che in altri circuiti, anche se viene usata sempre la medesima vernice. Sicuramente Jorge ha commesso un errore, ma dalla moto è molto, molto difficile capire esattamente in che punto è la tua ruota anteriore».

Livio Suppo: «Non credo che questa caduta cambi il campionato: sappiamo benissimo che questo è uno sport pericoloso e quello che è capitato a Lorenzo può succedere a chiunque in qualsiasi momento. Anche nel 2012 Jorge qui fece zero punti e poi vinse il titolo…».


Adesso bisogna capire esattamente l’entità della frattura: soltanto quando verrà operato, si potranno stabilire i tempi di recupero. Nel 2011, per esempio, Colin Edwards salì sul podio a Silverstone (sotto l’acqua) nove giorni dopo essere stato operato a una clavicola: speriamo sia di buon auspicio per il pilota spagnolo.
 

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