GP d'Olanda 2016. Lo sapevate che...?

GP d'Olanda 2016. Lo sapevate che...?
Giovanni Zamagni
Che si correrà ad Assen per altri 10 anni? Che Suter torna in Moto2? Che hanno vietato le alette dal 2017?
27 giugno 2016

CONFRONTO 2016/2015

Ecco il confronto dopo 8 gare tra i punti realizzati da alcuni piloti nel 2016 e nella passata stagione.

Màrquez 145/89 (+56); Lorenzo 121/153 (-32); Rossi 103/163 (-60); Pedrosa 86/47 (+39); Viñales 79/52 (+27); Iannone 52/107 (-55); Dovizioso 43/87 (-44).


CONFRONTO IN CASA

Ecco invece il confronto tra compagni di squadra o di moto: chi è arrivato più volte davanti in gara nei primi 8 GP della stagione (tra parentesi il confronto in prova)

Lorenzo/Rossi 5/2 (4/4); Màrquez/Pedrosa 6/1 (8/0); Dovizioso/Iannone 1/4 (3/5); Viñales/A.Espargaró 5/2 (7/1); Smith/P.Espargaró 1/6 (2/6); Bautista/Bradl 3/4 (4/4).


ALETTE AERODINAMICHE VIETATE: DUCATI IMBUFALITA

Come era ampiamente prevedibile, visto quanto era accaduto nei mesi scorsi, si è deciso di intervenire per regolamentare le appendici aerodinamiche, ormai montate su tutte le MotoGP, anche quelle dei team satellite. Come avrete già letto su Moto.it, dal 2017 le "alette" verranno vietate: ma non ci voleva l’unanimità per mutare un regolamento tecnico già approvato fino al 2018? Teoricamente sì, ma se il cambio viene effettuato per “motivi di sicurezza”, allora l’unanimità non è necessaria e, di conseguenza, l’opposizione della Ducati non ha avuto nessun valore all’interno della MSMA, l’associazione dei Costruttori. Una decisione che ha fatto infuriare l’ingegner Gigi Dall’Igna, direttore generale di Ducati Corse. «I comportamenti antisportivi mi fanno arrabbiare. La motivazione è legata alla sicurezza, ma le ali non sono mai state un problema: abbiamo effettuato studi, anche con i fornitori tecnici, con certificazioni indipendenti. Avevamo fatto una proposta ragionata e ragionevole, condivisa dai giapponesi, che poi si sono tirati indietro. Questo mi lascia sconcertato. Per i giapponesi, Ducati ha sviluppato la moto con le ali, e per questo pensano che abbiamo un vantaggio rispetto a loro che ci sono arrivati dopo» ha dichiarato alla Gazzetta dello Sport di domenica 26 giugno. Piuttosto chiaro anche Andrea Dovizioso. «Non siamo contenti di questo cambiamento: è chiaro che la Dorna vuole limitare l’aerodinamica. Questo ci può stare, ma credo ci sia stata una spinta di altre Case (soprattutto Honda, NDA) semplicemente perché erano indietro sotto quell’aspetto, tirando in ballo la sicurezza. Secondo me non è troppo corretto, ma finisce qui».

 

 

PEDROSA: “MICHELIN HA BISOGNO DI UN ANNO”

Alla vigilia del GP, è stato chiesto un commento a Dani Pedrosa sulle Michelin: assolutamente condivisibile la sua opinione. «Noi piloti chiediamo più costanza di rendimento tra un circuito e l’altro, ma credo che in questa stagione ci saranno sempre dei circuiti dove le gomme andranno bene, ed altri dove faranno più fatica. La Michelin ha bisogno di raccogliere dati e informazioni, nel 2017 ci sarà un comportamento più omogeneo».


A1 RING: QUALCHE PROBLEMA DI SICUREZZA

La settimana precedente il GP ‘Olanda, i piloti HRC sono stati all’A1 Ring, dove hanno girato con la Honda RC213V-S, la super sportiva stradale della Casa giapponese («Posizione di guida, carenatura e ciclistica sono davvero simili a una MotoGP, mentre il motore, ovviamente, ha meno potenza. La cosa curiosa è che abbiamo dovuto mettere la chiave di avviamento (a infrarossi, NDA) dentro la tuta» hanno detto i due piloti ufficiali HRC). Per quanto riguarda il circuito, Pedrosa ha detto che: «È corto, ha poche curve: è abbastanza ritmico nella guida, ma il grip è strano». Tra l’altro, pare che sia emerso un problema di sicurezza all’uscita dell’ultima curva: lo spazio di fuga sarebbe insufficiente per la MotoGP. I piloti ne hanno parlato nella Safety Commission di venerdì: durante i test del 18 e 19 luglio verrà verificato con attenzione quel punto e poi, nel caso, si interverrà per il GP d’Austria in calendario ad agosto.


TEST IN AUSTRIA: TUTTI TRANNE HRC

A proposito dei due giorni di test in Austria, dove ci sarà anche Casey Stoner, la pista era stata prenotata dalla Ducati, che poi ha accettato la richiesta delle altre Case di poter partecipare alla sessione di prove. Ci saranno tutti, dalla Yamaha alla Suzuki, dall’Aprilia alla KTM (prima uscita “ufficiale” assieme ai rivali che incontrerà in pista nel 2017: ci sarà anche Thomas Luthi, che ha girato con la KTM MotoGP al Mugello la settimana precedente il GP d’Olanda), ma non ci sarà la Honda. Perché? La HRC aveva chiesto di partecipare al test non con la RC213V, bensì con la Honda RC213V-S stradale, in modo che il test non “pesasse” nei cinque giorni di prove extra concessi dal regolamento a ogni Casa ufficiale. Richiesta, ovviamente, respinta dalla Ducati.


TEST IN MALESIA 8-9 LUGLIO

Rimaniamo in tema di test: l’8 e il 9 luglio, i collaudatori di Ducati, Honda e Yamaha gireranno a Sepang, in Malesia, per raccogliere dati per la Michelin. Rispetto a febbraio, quando erano stati effettuati i primi tre giorni di prove del 2016, il tracciato è stato completamente riasfaltato e la Casa francese non vuole farsi trovare impreparata in un GP caratterizzato da altissime temperature.


PETRUCCI: CHE FISICO!

Danilo Petrucci ha sfruttato la pausa tra il GP della Catalunya e quello d’Olanda per fare una visita alla clinica piloti del dottor Ceccarelli (Formula Medicine). «Ho fatto un sacco di test: a livello fisico sono messo bene, così così psicologicamente» ha detto ridendo. Petrucci è stato impressionato dai macchinari di Ceccarelli. «Sì, ne hanno di avanzatissimi, come il simulatore del semaforo per usare i riflessi, con esercizi di memoria e reazione effettuati con l’elettroencefalogramma». Dopo il GP di Germania, Petrucci proverà un nuovo cardiofrequenzimetro già utilizzato dai piloti di F.1.


SUTER TORNA IN MOTO2

Nel 2017 la Suter, che aveva dominato il campionato nel 2012 con Màrc Màrquez, tornerà in Moto2: responsabile del progetto in pista sarà un ex ingegnere della Cagiva 500.


NESSUNA MODIFICA PER AUSTIN

Durante la Safety Commision di venerdì, nella quale c’erano praticamente tutti i piloti della MotoGP, si è parlato di tutti i circuiti del mondiale, tra i quali anche Austin. Quando però i piloti hanno iniziato a fare le loro richieste, Carmelo Ezpeleta li ha subito fermati. «Chiedetemi modifiche a tutti i tracciati, ma non a quello – avrebbe più o meno detto il numero uno della Dorna -: da tre anni il circuito è in perdita, il proprietario è in grave crisi finanziaria. Se gli chiediamo delle modifiche, sicuramente ci risponde di andare a correre a Indianapolis o a Laguna Seca…».


AD ASSEN ALMENO FINO AL 2026

Carmelo Ezpeleta, assieme al responsabile del circuito olandese, ha annunciato che l’accordo per il GP d’Olanda è stato rinnovato per altri dieci anni.

«Solitamente, la prassi è di rinnovare per cinque anni, ma vista la tradizione di Assen, l’ottimo lavoro che viene fatto su questo circuito, la rigorosità nel rispettare gli impegni, abbiamo volentieri fatto un’eccezione».


IO L’AVEVO DETTO

Brad Binder (pilota KTM Moto3), sabato sera: «Farò sfogare i piloti italiani, per poi batterli all’ultimo giro». Classifica GP d’Olanda: 1. Bagnaia 2. Di Giannantonio 3. Migno 4. Fenati 5. Antonelli. Binder 12esimo dopo una caduta al 16esimo giro.