Planet Explorer 15: Corsica - Day 1 Bastia – Desert de Agriates – Nonza

Eccoci qui a vivere una nuova edizione di Planet, la 15esima per l’esattezza, un numero che la dice lunga su quanto questo progetto sia stato apprezzato per la sua originalità a livello di format live
22 maggio 2022

Cari amici, dopo un anno e mezzo di sosta la carovana di Planet Explorer torna di nuovo a muovere i suoi passi. Lo fa dopo una seconda ondata di covid, per certi versi peggiore della prima, ma noi non ci siamo mai fermati ufficialmente e se nel 2021 non vi abbiamo portato in giro per il mondo la ragione sta nell’attesa della NT-1100, la reginetta Honda devota al granturismo che si è fatta vedere solamente a fine dello scorso anno.

Eccoci quindi a vivere la nostra ultima edizione di Planet, la 15esima per l’esattezza, un numero che la dice lunga su quanto questo progetto sia stato apprezzato per la sua originalità a livello di format live. E da voi prima di tutti.

Ma visto che certi paesi sono ancora restii ad accogliere il turismo o comunque esistono ancora dei rischi, abbiamo pensato che la vecchia Europa avesse ancora qualche valida risorsa da offrire e non ci è voluto poi molto per capire che la Corsica poteva essere la scelta giusta per quell mix di storia, di grandi paesaggi e di strade meravigliose che sembrano addirittura disegnate espressamente per la moto.

Dal porto di Livorno in quattro ore e mezza di traghetto giungiamo a Bastia, la seconda città per numero di abitanti della Corsica. E questa città, dal volto oggi moderno, affonda le proprie radici nel passato, addirittura nella nostra Italia.

Sì perchè Bastia prende il nome dalla fortezza (una bastiglia appunto) fondata nel 1378 dal governatore genovese Leonello Lomellini per difendere la città dagli attacchi del conte Arrigo Della Rocca. Bastia quindi, da un piccolo porto di pescatori si trasformò nei secoli in un centro abitato con tanto di fortezza e cittadella e parliamo dell’anno 1521.

Dal centro di Bastia ci muoviamo in fretta verso il “dito” della Corsica per raggiungere con la nostra NT-1100 Desert des Agriates, una zona arida e disabitata tagliata in due da una strada fatta di curve e tornanti che crea un impressionante contrasto con il tratto di mare che le fa un po’ da contraltare con le sue acque dai riflessi turchesi.

Non sappiamo ancora come sarà il resto dell’isola certo è che la parte nord offre tratti meravigliosi e quindi proseguiamo il nostro tour nella parte ancora più settentrionale fino a raggiungere Nonza, una piccola cittadina arroccata su una falesia a picco sul mare che deve la sua fama ad una lunga e sottile lingua di spiaggia nera. Sembra di essere in Islanda.

Testo e foto (paesaggi) di Luca Bracali
Foto (moto) di Francesco Pierini
Video Francesco Pierini e Ernesto Mangone