Passi alpini

Passi alpini
Sabato 11 Luglio 2009, quella volta che ho detto a mia moglie di puntare la sveglia alle 5 e mezza per andare a fare i passi alpini partendo come al solito prima delle sei...
24 maggio 2011


Per essere la prima settimana di Luglio è ancora abbastanza buio, ma forse è la nuvolosità del primo mattino, faccio la tangenziale Est e il traffico è già notevole quindi è meglio portarsi a Chiavenna il più presto possibile. A Piuro, meta per colazione e Kit di sopravvivenza alimentare, il barista stà aprendo e l'orologio del campanile segna le 6,35; CAZ..., SONO IN ANTICIPO DI 1  ORA! La sveglia ha suonato alle 4 e mezza!

Riparto per il Maloja, Engadina e giù a Zernez per imboccare il Fluela. A Davos è ancora decisamente presto, 8,30, quindi decido che stavolta la prendo lunga: direzione Klosters-Landquart e in Autostrada fino a Glarus. Da qui il più mitico e lungo, il Klausen! non si fanno fermate neanche per la pipì.
Da Altdorf salgo ad Andermatt e potrei fare il S. Gottardo per tornare da Airolo in autostrada verso sud, ma è ancora TROPPO presto ed è la volta che faccio anche l'Oberalp e poi giù fino a Flims, tratto in autostrada per uscire a Chur e prendere la "panoramica" di Parpan con rifornimento benzina a Tiefencastel.

Risalgo a Savognin, Bivio e a 3 Km. dal Julirpass colonna ferma per incidente. Aspettiamo ordinatamente e dopo mezz'ora, passando vedo che l'auto in discesa deve aver rotto una sospensione anteriore strisciando sull'asfalto ha sbattuto contro il rail a e poi ha sbandato a in mezzo alla strada facendo un frontale con una moto, TREMENDO.
Torno a S. Moritz, piove e scappo giù dal Maloja per evitarla; mangio il panino altrimenti ancora un po' e lo porto a casa.
Ritorno "mestamente".

Sui passi alpini, in Svizzera in particolare, siamo ormai in molti; in dieci anni l'utente motociclista è decuplicato, eppure nessuno fa i numeri da circo che si vedono sulle strade italiane, si rispetta la segnaletica sempre, non si tagliano le curve mai e si lascia un tantino di spazio ai propri riflessi per salutarsi.
Si possono fare anche tanti kilometri di curve, ma invito tutti all'estrema cautela.

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