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C’è tantissima Italia nelle tre categorie 2026 delle moto derivate dalla serie. In ogni classe i nostri piloti sono la maggioranza, ma anche nelle moto la Ducati fa da padrona nelle due maggiori categorie, mentre nella Sportbike da segnalare il gradito ritorno dell’Aprilia. Ecco le tre entry list nel dettaglio
Superbike
I piloti al momento iscritti alla classe regina delle derivate sono 22, dei quali ben 10 sono italiani: i “senatori” Nicolò Bulega, Danilo Petrucci, Andrea Locatelli e Axel Bassani, la promessa Yari Montella, i debuttanti Mattia Rato, Alberto Surra e Stefano Manzi, il rientrante Lorenzo Baldassarri e Andrea Iannone. Il pilota di Vasto sembrava tagliato fuori da ogni discorso relativo alla SBK, invece il progetto iniziato con la squadra australiana, che utilizza Ducati nel ASBK, è andato in porto. La squadra si chiamerà Cainam Racing Team, in onore del main sponsor che altri non è che lo stesso Iannone (Maniac - il suo soprannome - al contrario) , ed utilizzerà la nuova Panigale V4. Dopo aver più volte comunicato la propria ferma intenzione di correre solamente in un team che possa essere vincente, con l’unica alternativa di lasciare la Superbike, Iannone farà parte di una squadra completamente nuova, senza esperienza internazionale. In bocca al lupo.
Tra i nomi degli italiani spicca ovviamente quello del favorito Nicolò Bulega, ma sono grandi anche le aspettative per Danilo Petrucci, che ha ereditato la moto campione del mondo, e per Andrea Locatelli sempre più pilota di punta della Yamaha. Restando nell’ambito della casa dei tre diapason destano curiosità ed interesse sia il campione del mondo SSP 2025 Stefano Manzi, che ha finalmente la grande opportunità di esprimere il suo indubbio talento, che il giovanissimo Mattia Rato, pilota con un talento acerbo affidato alla squadra di Sandro Carusi, che già lo scorso anno ha portato a maturazione il giovane Bahattin Sofuoglu. Occhi puntati anche su Alberto Surra, scommessa del Team Motocorsa che spera di rinverdire gli allori a suo tempo ottenuti con Axel Bassani. Il veneto da parte sua è atteso ad una stagione con maggiori soddisfazioni rispetto ad un difficile 2025, anche perché la bimota KB998 inizia ad essere competitiva, come hanno dimostrano i podi di Alex Lowes. Il team GoEleven ha puntato tutto su Lorenzo Baldassarri, ansioso di cancellare la precedente e difficile avventura in SBK del 2024.
Italiani a parte gli altri piloti sono provenienti dall’Inghilterra (4) e dalla Spagna (3), mentre avranno un solo pilota Turchia, Tailandia, USA, Portogallo ed Australia, in rappresentanza di tutti i continenti.
Parlando di moto sono ben 9 le Ducati in griglia e dopo quella bolognese la casa più rappresentata è la Yamaha con 6 R1. Due moto a testa per BMW, bimota e Honda, che ha perso il Team MIE, mentre sarà ancora soltanto una la Ninja Kawasaki, ed è quella affidata alle cure del Team Puccetti e portata in pista da Garrett Gerloff.
Supersport
In quella che viene giustamente considerata la categoria più spettacolare e combattuta delle derivate i piloti sono 33 e anche qui abbiamo ben 10 italiani: gli esperti Federico Caricasulo e Raffaele De Rosa (su moto cinesi), Matteo Ferrari che arriva dalla MotoE così come Alessandro Zaccone e Mattia Casadei. Non mancano i giovani come Leonardo Taccini, Filippo Farioli e Andrea Giombini. Da seguire con attenzione la stagione di Jacopo Cretaro e di Riccardo Rossi, proveniente dalla Moto2 ed al debutto nella categoria.
Tra le moto ancora Ducati davanti a tutte con 10 unità, mentre le Yamaha saranno ben 9. Quattro le Triumph e due moto a testa per le cinesi ZXMoto e QJMotor, e per Honda, Kawasaki e MV Agusta. Difficile fare pronostici in questo campionato, anche se il rientrante Dominique Aegerter e l’emergente Can Oncu sono sulla carta tra i favoriti, ma attenzione anche allo spagnolo Jaume Masia, al tedesco Phillip Oettl ed agli spagnoli Jeremy Alcoba e Albert Arenas.
Sportbike
La nuova classe “entry level” delle derivate è stata presa d’assalto da squadre e piloti ed alla fine ne sono stati ammessi 33, dei quali 7 italiani, Gaggi, Di Persio, Gennai, Ieraci, Benetti, Sorrenti e Vannucci. Sei le case rappresentate con Yamaha che ne schiera ben 12, seguita da 8 Kawasaki, 4 Triumph e 4 Aprilia. Seguono 3 Suzuki e 2 Kove. Oltre alla Kove una dele tre case cinese nelle derivate (campione del mondo Supersport 300) da notare il gradito ritorno della casa di Noale e della Suzuki.
In questo campionato sarà determinante il regolamento che dovrà livellare moto completamente diverse per tipologia, cilindrata e numero di cilindri. Un compito per niente facile che potrebbe condizionare l’esito della stagione del debutto della Sportbike.