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Non appena avuta la conferma che la Honda avrebbe lasciato libero Xavi Vierge, lo spagnolo è diventato l’ambita preda di chi deve ancora decidere quale sarà il proprio pilota 2026. I primi a contattare Vierge sono stati i team GoEleven e Motocorsa e specialmente quest’ultimo sembrava vicina alla firma, ma quando sull’ex pilota Honda è piombata la Yamaha la trattativa è durata poco e Xavi Vierge andrà a sostituire Jonathan Rea. Inizialmente il candidato a sostituire il sei volte campione del mondo era il giovane talento Can Oncu, ma evidentemente il test svolto a Cremona ha lasciato qualche dubbio e da qui la decisione di mettere sotto contratto un pilota di sostanza come Vierge. A questo punto chi salirà sulle Ducati private delle due squadre italiane?
Per quanto riguarda GoEleven tutto fa pensare ad un accordo con Dominique Aegerter, a conclusione di una trattativa che dura ormai da mesi, ma si è fatta avanti negli ultimi giorni anche la candidatura di Lorenzo Baldassarri. Il ventottenne italiano era sparito dai radar delle derivate dopo la sua controversa esperienza con il Team Yamaha GMT94 e dopo una difficile stagione nel WorldSSP e quest’anno si è diviso tra MotoE e CIV.
Per quanto riguarda invece la squadra di Lorenzo Mauri, sembra ormai al capolinea l’esperienza con Ryan Vickers ed una volta persa la possibilità Vierge ora il manager lombardo si sta guardando attorno deciso ad accaparrarsi un pilota da top ten.
La BMW, che ha già acquisito Danilo Petrucci, sembra vicina ad assegnare anche la seconda M1000RR, quella lasciata libera da Michael Van der Mark, che sembra destinato al MotoAmerica. Al posto dell’olandese ci sarà Miguel Oliveira, che dopo aver provato in ogni modo a restare in MotoGP si è visto costretto a cedere alle (dorate) lusinghe della casa tedesca, scambiandosi di fatto la moto con Toprak Razgatlioglu, visto che il turco salirà proprio su una Yamaha del Team Pramac nel quale il portoghese sta militando. La squadra composta da Petrucci ed Oliveira avrebbe il compito di far dimenticare il funambolo turco, e se non abbiamo dubbi su quanto possa fare l’italiano, è tutta da dimostrare la capacità di Oliveira di adattarsi alla Superbike, specialmente se considerata un ripiego rispetto alla MotoGP.