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Una legge che colpisce una sola persona non è giusta. Questo è di base il concetto con il quale Alvaro Bautista sta combattendo contro la regola del peso moto+pilota, che da ormai due anni lo costringe a posizionare sulla propria moto un peso di 6 o 7 Kg. (varia in base al peso dello spagnolo).
Una regola ritenuta dalla maggioranza come ingiusta, in quanto colpisce un solo pilota e mette a repentaglio non solo le sue prestazioni, ma anche la sua sicurezza. La legge introdotta da FIM e Dorna due anni fa, parte dal presupposto che un pilota leggero abbia dei vantaggi nei confronti di uno più pesante. In realtà un peso leggero porta con sé dei pro e dei contro. I pro sono ovviamente una minore usura degli pneumatici ed una minor resistenza all’attrito dell’aria, e di conseguenza una possibile maggior velocità in rettilineo. I punti negativi però non mancano, e sono un minor peso da poter impiegare per compensare la forza di gravità in curva, una maggior difficoltà a controllare la moto in caso di vento forte e soprattutto una maggiore difficoltà nelle frenate e nelle manovre veloci (ad esempio nelle chicane dove il pilota deve spostare in fretta il proprio peso da una parte all’altra della moto).
Molto importante è anche l’aspetto che riguarda la sicurezza. Dovendo aggiungere del peso alla moto, se ne alterano le prestazioni e le caratteristiche, compromettendo anche la manovrabilità e la stabilità del mezzo, che non è stato progettato e creato per sopportare l’aggiunta di sei o sette chilogrammi.
Per questi motivi Bautista ha iniziato una vera e propria campagna per arrivare all’abolizione della regola che di fatto limita le sue prestazioni e la sua sicurezza. Dopo aver raccolto le firme della stragrande maggioranza dei piloti del WorldSBK, lo spagnolo si è rivolto anche ai tifosi e a chi segue il mondiale delle derivate, inserendo la propria raccolta di firme su www.change.org come potete constatare attraverso questo link
https://www.change.org/p/retirada-normativa-peso-m%C3%ADnimo-en-wsbk
Chiediamo che Dorna e FIM – si legge nella petizione che ad oggi ha superato le 3.000 adesioni - riconsiderino questa normativa. È necessario rivalutare le regole per garantire che tutti i piloti possano competere nelle stesse condizioni, basandosi sul talento e sull'abilità, e non su caratteristiche fisiche che esulano dal loro controllo. L’abolizione della regola, da tutti considerata iniqua, porterà vantaggi a tutti i piloti piccoli e leggeri, non solo ad Alvaro, ma migliorerà anche la competizione in pista, che tornerà ad essere più sportiva e più sicura per tutti.
Staremo a vedere se la Federazione e l’organizzatore del WorldSBK accetteranno di rivedere la regola o se invece tutto rimarrà come prima, limitando di fatto le prestazioni e le possibilità di vittoria un singolo pilota.