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Al Motorland Aragon abbiamo assistito a tre delle più belle gare della stagione. Ad animarle due campioni come Toprak Razgatlioglu e Nicolò Bulega che si sono dati battaglia dall’inizio alla fine, a suon di sorpassi. Uno spettacolo eccezionale come hanno dovuto ammettere anche gli “eterni nostalgici” e i detrattori del WorldSBK.
Il testa a testa tra Nicolò e Toprak si risolverà con ogni probabilità soltanto nell’ultimo round di Jerez e se il prossimo appuntamento dell’Estoril sembra poter essere più favorevole al turco, quello di Jerez è senza dubbio tra i preferiti dall’italiano.
Una volta concluso il decimo round sia Honda che BMW hanno comunicato quali saranno i loro piloti per la prossima stagione, mentre Yamaha ha presentato direttamente al Motorland il sostituto di Jonathan Rea.
Honda
La squadra del produttore più grande al mondo sarà composta da Jake Dixon e Somkiat Chantra. L’inglese proviene dalla Moto2 dove ha mostrato un notevole talento e potrebbe rappresentare un buon acquisto per la Superbike. Il tailandese quest’anno ha corso in MotoGP e in molti pensano che più che il suo polso destro il motivo della sua rapida carriera dipenda dalla sua nazionalità, ma faremo tutti il tifo per Chantra, nella speranza che smentisca queste voci. Come da tempo sosteniamo però, il problema del Team HRC non sembra insito nei piloti o nella moto. Non appena Lecuona e Vierge sono stati messi sul mercato non hanno faticato a trovare degli estimatori, e per quanto riguarda la CBR1000RR-R sono molti i piloti che l’hanno vista da vicino in pista a sostenere che il propulsore della moto giapponese faccia paura. Il problema principale sembra stia a monte, e riguardi la gestione tecnica e quella sportiva. Anche da questo punto di vista sembra che in casa Honda si siano finalmente decisi a cambiare qualcosa. Staremo a vedere. La SBK ha bisogno di una Honda finalmente competitiva.
Yamaha e Rea
Xavi Vierge è stato presentato ufficialmente durante il round del Motorland, prima con un comunicato ufficiale e a seguire con una conferenza stampa di presentazione del pilota spagnolo. A nostro parere Xavi sino ad ora è stato sottovalutato e l’impressione è che sia perfetto per la R1, una specie di Andrea Locatelli spagnolo: poco fumo e tanto arrosto. Vierge prende il posto di Jonathan Rea. E’ stato bello rivedere Jonny in lotta per le posizioni di vertice, mentre fuori dalla pista il sei volte campione del mondo è stato contattato prima dalla BMW in cerca di un collaudatore e successivamente dal Team Motocorsa che, in accordo con Ducati, gli ha proposto una Ducati molto simile a quella degli ufficiali 2026. Jonny ha rimandato al cliente entrambe le proposte. La prima in quanto non si ritiene un collaudatore e non ha nessuna voglia di diventarlo, la seconda perché ormai il dado e tratto, la decisione è stata presa: basta Superbike, al di là della moto che gli possa venir proposta.
Ma allora cosa farà Rea a partire dal 20 ottobre? Innanzitutto si prenderà una bella vacanza, possibilmente con la famiglia, ed in seguito a mentre fredda deciderà quale delle molte proposte ricevute dovrà accettare. La più probabile sembra quella di una collaborazione con Yamaha sia per le innumerevoli attività della casa dei tre diapason che come possibile wild card in qualche gara endurance, ad iniziare dalla per lui ben nota 8h di Suzuka.
Team Motocorsa Racing
Dopo aver tentato in tutti i modi di realizzare il sogno di vedere finalmente Rea su una Ducati, Lorenzo Mauri deve ora risolvere il problema di come sostituire Ryan Vickers. L’avventura del pilota inglese con la squadra comasca è arrivata al capolinea e Mauri sta valutando le proposte ricevute da altri piloti. Al momento nulla è stato deciso, ma sembra proprio che quelle ricevute dalla Moto2 potrebbero essere prese maggiormente in considerazione. L’obiettivo è sempre quello di valorizzare il talento di qualche giovane, anche se al momento (esclusi i piloti spagnoli) il panorama motociclistico mondiale non offre molte opportunità in tal senso.
Team GoEleven
Tramontata la possibilità di un accordo con Dominique Aegerter, che con ogni probabilità tornerà in Supersport con la Kawasaki, le attenzioni della squadra piemontese sembrano indirizzate su Lorenzo Baldassarri. Nonostante la sua precedente e non certo esaltante esperienza nella classe regina delle derivate, Gianni Ramello vuole dare una seconda possibilità al talento italiano, che potrebbe quindi far ritorno nel paddock delle derivate dopo aver girovagato tra CIV e MotoE.
Andrea Iannone
Preso atto dell’impossibilità di restare con il Team GoEleven che lo ha rilanciato nelle competizioni dopo la squalifica, il pilota di Vasto sembra aver trovato un ancora di salvezza nel Team Advocates Racing. La squadra australiana partecipa alla Superbike Australiana con una Ducati V4 affidata al veterano Glen Allerton, ma nel 2026 è intenzionata a gareggiare anche nel British Superbike. Il team ha già fatto richiesta di una Panigale V4 versione 2026 in quanto intenzionata non solo a correre in Inghilterra ma anche a fare qualche wild card nel WorldSBK. Su suggerimento (pare) dello stesso costruttore italiano il Team Advocates Racing potrebbe unire le forze con Iannone ed i suoi sponsor per disputare invece tutto il mondiale. Il progetto sembra sia in fase di sviluppo ma oltre agli sponsor che dovrebbero appoggiare l’operazione (Pata?) manca al momento anche tutto lo staff tecnico. Sia l’entourage del pilota italiano che la squadra australiana sono al lavoro per realizzare quella che sembra essere l’unica possibilità per Iannone di restare nel WorldSBK.
BMW
La squadra è stata fatta. Difficile sostituire un talento come quello di Toprak Razgatlioglu, ma il Team allestito dall’azienda di Monaco di Baviera è sicuramente il meglio che si potesse realizzare. Vista la dipartita di Toprak verso la GP e l’impossibilità di mettere sotto contratto Nicolò Bulega, la casa tedesca si è accaparrata quella che è attualmente la terza forza del campionato: Danilo Petrucci. Al di là delle sue doti “mediatiche” il pilota ternano si può certamente definire un “usato sicuro” in grado di lottare per il podio in ogni gara pur se con una moto privata. Inoltre, come lo stesso Razgatlioglu sembra abbia fatto notare alla BMW, il suo stile di guida si adatterebbe molto alla M1000RR. Se Petrucci è la sicurezza, il nuovo arrivato Miguel Oliveira presenta invece alcune incognite. Senza metterne in discussione l’esperienza ed il talento, bisogna vedere se il portoghese si saprà adattare al mondo della Superbike oltre che alla moto bavarese. Sarà importante capire con quale spirito Miguel si avvicinerà al mondiale delle derivate. Ha scelto di fare il grande salto solo perché non aveva alternative o vede questo passaggio come una grande opportunità per la sua carriera?. Molti si chiedono cosa possano fare i piloti SBK in MotoGP ma la storia ci ha insegnato che bisogna farsi anche la domanda opposta, vista la lunga lista di piloti provenienti dal campionato prototipi che in passato non hanno fatto fortuna nelle derivate. Chi ha vinto il titolo come Bautista, Checa o Biaggi, lo ha fatto al quarto anno di Superbike. Oliveira riuscirà a cambiare la storia?