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Il caotico e “torrido” (in tutti i sensi) round di Jerez non ha consacrato campioni solo Toprak Razgatlioglu in SBK e Benat Fernandez in SSP 300, ma anche Maria Herrera nel secondo anno del WCR Women’s Circuit Racing, il mondiale femminile. La spagnola ha dovuto attendere l’ultima gara per avere la meglio sulla connazionale Beatriz Neila Santos sulla quale alla fine ha prevalso per soli 5 punti.
Quella tra le due spagnole è stata una lotta avvincente, tra due pilote completamente diverse soprattutto per quanto riguarda la carriera. Maria Herrera ha ventinove anni ed in passato ha corso nel mondiale Moto3, in Supersport e nella MotoE, mentre la Santos ha venti tre anni ed ha praticamente trascorso tutta la sua carriera nelle gare riservate alle donne, e dopo alcune esperienze nella SSP300 Neila i è laureata 4 volte campionessa Europea femminile per poi passare al mondiale WCR. Nella passata stagione Maria ha conteso il primo titolo mondiale femminile al mostro sacro del motociclismo femminile: Ana Carasco ma ha dovuto soccombere per 29 punti. Quest’anno era partita da grande favorita, ma aveva subito trovato sulla sua strada l’irriverente Neila e le due sono tornate da Assen a pari punti, essendosi divise la prima e la seconda posizione nelle due gare olandesi. Il secondo round di Cremona è stato favorevole alla più esperta Herrera, che si è aggiudicata un secondo ed un primo posto, mentre la sua rivale è stata per due volte terza.
A Donington Park Beatriz è seconda in Gara1 e vince Gara2, e recupera quattro punti sulla connazionale che dopo aver vinto Gara1 si deve accontentare della terza piazza nella gara della domenica. A Balaton, come era già successo ad Assen, le due protagoniste del campionato si alternano in prima e seconda posizione nelle due gare ungheresi. Il campionato si decide negli ultimi due round, con l’Herrera che arriva a Magny Cours con 9 punti di vantaggio ma riparte dalla Francia con soli sei lunghezze sulla sua rivale, perché il sabato vince la prima gara con Neila terza mentre la domenica è proprio la Santos a tagliare per prima il traguardo, ma Maria è solo quarta.
A Jerez l’ex pilota della Moto3 piazza il colpo finale, andando a vincere con autorevolezza la prima gara e gestendo la seconda. Neila è sfortunata il sabato quando trova sulla sua strada la wild card Ramos un po troppo aggressiva, che la costringe ad un lungo al penultimo giro, alla prima curva. La manovra viene sanzionata e la Ramos retrocessa, ma Beatriz non ha potuto attaccare l’Herrera come avrebbe, voluto e chiude solo terza. In Gara2 la Santos dà il massimo chiudendo seconda dietro alla fuggitiva Ramos, ma a Maria basta un sesto posto per conquistare quel titolo che gli era sfuggito l’anno scorso.
Alla fine il suo bottino è di sei vittorie e dieci podi, solo un podio in più dello scorso anno. Beatriz Neila Santos conquista quattro vittorie e dodici podi e compie un balzo in avanti incredibile rispetto al 2024, quando non aveva mai vinto ed era salita sul podio solamente tre volte. Il miglioramento della vicecampionessa 2025 è stato il più evidente, ma tutto il movimento femminile ha mostrato importanti progressi e volti nuovi come la debuttante Boudesseul (sesta in classifica) o la Jones che è passata dal diciottesimo posto della passata stagione al terzo di quest’anno.
Come era nelle originarie intenzioni della FIM, il mondiale sta facendo da traino a tutto il movimento femminile ed anche da noi le cose stanno cambiando visto che nel 2026 anche nel CIV le Yamaha R3 lasceranno il posto alle stesse Yamaha R7 utilizzate nel mondiale. E lo stesso vale per l’Europeo destinato a fare da prezioso collegamento tra i campionati nazionali ed il mondiale.