SBK 2024. GP d'Australia. Nicolò Bulega: “I primi andavano piano e allora me ne sono andato”

SBK 2024. GP d'Australia. Nicolò Bulega: “I primi andavano piano e allora me ne sono andato”
Carlo Baldi
La sua naturalezza nelle dichiarazioni è simile a quella della sua guida. Il rookie Nicolò ha stupito tutti con risultati incredibili che hanno aumentato la sua autostima e ridotto la pressione
24 febbraio 2024

Si è presentato in sala stampa sereno e sorridente, ma senza far trasparire nessuna particolare emozione. Come se avesse fatto qualcosa di buono, ma in fondo nulla di eccezionale. Forse perchè, come lui stesso ha affermato nel corso dell’intervista, non ha ancora compreso sino in fondo quello che è riuscito a fare su una delle piste mitiche del WorldSBK, dove oltre a vincere la gara del debutto ha anche stabilito il nuovo giro veloce ed il nuovo record della pista, dopo aver ottenuto anche la pole position. Un en plein formidabile. In una sola giornata Nicolò Bulega ha conquistato quello che decine di piloti hanno solo sognato di poter ottenere in anni di militanza in Superbike.

Alcuni dei suoi avversari hanno elogiato la sua guida “leggera”, naturale. “Fa scorrere la moto e non stressa le gomme” ha rivelato il suo compagno di squadra Bautista.

Nicolò è naturale nella guida ma anche nel carattere. La sua (almeno apparente) incapacità di emozionarsi, lo porta a ricondurre tutto a qualcosa di “normale”, mentre in realtà di normale non c’è stato proprio niente. Non sembrava emozionato quando a novembre a Jerez fece segnare il secondo tempo assoluto nei primi test invernali e non lo è sembrato nemmeno oggi, quando ha scritto la storia di questo campionato, eguagliando un’impresa che prima di lui solo due americani, Ben Spies e John Kocinsky, erano stati in grado di compiere. Ed il fatto che entrambi siano poi diventati campioni del mondo di categoria è per lo meno di buon auspicio per il ragazzo del team Aruba.it

Dove ritieni di aver fatto la differenza in gara?

“Non so bene dove ho fatto la differenza. A dire il vero sono stato sempre molto veloce qui, ma questa mattina nelle FP3 ho avuto un momento difficile quando ho provato a fare 10 giri di fila e la mia gomma posteriore si è quasi distrutta. Questo mi ha stupito e preoccupato molto. Assieme al team abbiamo cercato una soluzione ed alla fine l’abbiamo trovata. Sono stato veloce sia con la gomma nuova che con quella usurata. Forse è questo che ha fatto la differenza”

All’inizio hai lottato nel gruppo di testa con molti piloti...

“La mia partenza non è stata buona e mi sono ritrovato nella bolgia. Dopo alcuni giri assieme ai primi mi sono accorto di essere più veloce di loro in alcuni settori ma ho pensato che se i “senatori” stavano andando più piano avrei dovuto farlo anche io. Ad un certo punto però mi sono stufato ed ho deciso di spingere più forte e di andare in testa. Sono riuscito ad incrementare il mio passo pur senza stressare gli pneumatici e questo è stato un altro momento chiave della gara”

Uscito dalla pit line dopo il cambio gomme hai cambiato marcia e staccato tutti...

“L’ho visto fare a Montella che ha vinto la Supersport e ci ho provato anche io”

Come ci si sente a vincere al debutto in Superbike?

“Mah..….alla fine è stato come quando ho vinto in Supersport, solo che ora sono in Superbike. A dire il vero però forse non mi sto ancora rendendo conto di quello che è successo. Il momento più bello è stato nelle ultime curve della gara e quando ho visto la mia squadra esultare sul muretto. Nel casco sorridevo”

È stato come lo avevi sognato?

“Per quanto uno possa sognare ed avere della fantasia la realtà è sempre più bella”

Cosa cambia una giornata così?

“L’unica cosa diversa è che ora so di poter vincere, ho più consapevolezza di quello che posso fare in Superbike, e questo mi fa sentire meno la pressione”

E le emozioni.