SBK 2023. GP d'Italia. Tolti altri 250 giri alle Ducati Panigale V4 R

SBK 2023. GP d'Italia. Tolti altri 250 giri alle Ducati Panigale V4 R
Carlo Baldi
A partire dal round di Imola tutte le Panigale V4 R verranno penalizzate con 250 giri motore in meno. La Kawasaki sfrutta i punti di concessione e incrementa di 250 i giri motore
13 luglio 2023

Ogni tre round la FIM Federazione Motociclistica Internazionale e DWO Dorna WSBK Organization possono intervenire sulle prestazioni delle moto che prendono parte al Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike, aggiungendo o togliendo 250 giri motore in base ad un algoritmo che prende in considerazione i risultati di tutte le moto di un particolare produttore.

Dopo i primi tre round (Australia, Indonesia e Olanda) era stato deciso di incrementare di 250 giri motore le Kawasaki e di penalizzare di altrettanti giri le Ducati. In altre parole dall’inizio del campionato le Panigale V4 R hanno a disposizione 500 giri motore in meno mentre le Ninja 500 in più. Per quanto riguarda la moto italiana va rilevato che con questa ulteriore penalizzazione le Ducati che gareggiano in SBK hanno 900 giri motore in meno rispetto alla moto di serie, caso unico nel mondiale delle derivate dove solitamente le moto di serie hanno un regime massimo di giri inferiore rispetto a quelle da pista.

La limitazione alla Ducati e l’incremento concesso alle Kawasaki saranno applicati qui a Imola a partire da domani, nella prima giornata di prove del settimo round WorldSBK. Abbiamo raccolto alcuni pareri soprattutto tra i team ed i tecnici Ducati ed è emerso che al di la della minor potenza a preoccupare è il cambio, che è stato rapportato ad inizio stagione per 500 giri in più. Per cercare di limitare i danni si potrà intervenire sulla trasmissione finale, ma comunque sia il cambio non sarà più rapportato perfettamente. “Girare con un limite inferiore a quello della moto di serie mi sembra un’assurdità - è il parere di Serafino Foti Team Manager Aruba.it Racing Ducati – ma al di la di questo mi sembra sbagliato cambiare le carte in tavola nel corso del campionato”. Se gli ufficiali sono preoccupati figuriamoci i privati. “Cinquecento giri in meno per noi privati sono davvero tanti - ci ha detto Axel Bassani - soprattutto se consideriamo che il cambio sarà diverso per la seconda volta. Solo domani in pista potrò comprendere come è cambiata la mia moto, cercando di adattarmi alle nuove caratteristiche”.

Se Atene piange Sparta non ride. In casa Kawasaki accettano ovviamente ben volentieri i 250 giri in più, ma a detta dei tecnici della casa di Akashi bisognerà capire come conformare il cambio al nuovo regime di giri, nella speranza che questi cambiamenti non vadano ad inficiare l’affidabilità del propulsore delle Ninja.

Al di la delle considerazioni che riguardano la possibilità dell’organizzatore di intervenire o meno sulle prestazioni delle moto, nel tentativo di livellare il campionato, resta da stabilire se sia giusto farlo a stagione in corso, ma soprattutto se sia giusto penalizzare chi vince. Come abbiamo sempre scritto siamo d’accordo per quanto riguarda le concessioni alle case in difficoltà, mentre è difficile accettare che chi si dimostra più forte in pista debba essere penalizzato, ma… dura lex sed lex.

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