SBK 2021. Toprak Razgatlioglu, nel nome del padre

Carlo Baldi
Le evoluzioni di Toprak, il suo naturale controllo della moto, i suoi interminabili “stoppie” hanno radici lontane, e dopo aver letto la storia di suo padre non vi stupiranno più
28 ottobre 2021

A fine novembre, nell’ultimo round di Mandalika in Indonesia, Toprak Razgatlioglu potrebbe laurearsi Campione del mondo Superbike. E’ solo il suo quarto anno nella classe regina delle derivate, ma il suo modo di guidare, il suo coraggio e l’impressionante capacità di sfruttare ogni cavallo della sua R1 gli hanno consentito di lottare per il titolo contro un pilota che sembrava invincibile: il sei volte iridato Jonathan Rea. La guida del venticinquenne turco è spettacolare, così come lo sono i suoi lunghissimi stoppie, le sue impennate, Manovre funamboliche che fanno parte del suo DNA, e che gli sono state tramandate dal padre Arif, che lo ha messo sopra una moto a 5 anni, quando ancora non sapeva usare la bicicletta e una volta in sella toccava a malapena per terra.

Razgatlioglu senior nasce ad Adapazarı nel 1962, dove termina gli studi ed inizia a lavorare. Nel 1990 visita la città di Alanya con la sua Honda CBX 6 cilindri, e decide di stabilircisi e di aprire un noleggio di moto e scooter. Ed è proprio ad Alanya che nel 1996 nasce Toprak. Da li a poco Arif inizia a diventare famoso per gli spettacoli motociclistici che organizza, nei quali si esibisce in tutta una serie di impennate, stoppie, burn out ed altre acrobazie. La sua fama raggiunge il massimo quando inizia a lavorare anche come stunt man in alcuni film e video pubblicitari. Il suo coraggio e la sua padronanza della moto fanno di lui “Tek Teker Arif” che si potrebbe tradurre con “Arif su una ruota”. Intanto suo figlio Toprak cresce, partecipa alla Red Bull Rookies Cup, e corre nell’Europeo Stock 600 e 1000 sotto l’ala protettrice del neo senatore Kenan Sofuoglu.

Nel novembre 2017, a poche settimane dal termine del campionato Superstock 1000 perso per soli 8 punti a favore di Michael Ruben Rinaldi, Toprak viene raggiunto da una terribile notizia: suo padre è deceduto in un incidente stradale. Era il 17 novembre ed Arif stava percorrendo la strada costiera di Gazipasa. Era in moto con la sua compagna, quando ha tamponato ad alta velocità un camion che si era immesso senza dare la precedenza. Un impatto terribile, che ha ucciso entrambi i motociclisti sul colpo. Sostenuto dalla presenza e dall’affetto di Sofuoglu, Toprak raggiunge Alanya ed accompagna tra le lacrime il padre nel suo ultimo viaggio.

“Mi ha aiutato tanto. Se sono qui è grazie a lui – dichiara durante il funerale – Mio padre amava molto fare spettacolo e mi ha trasmesso questa voglia di stupire, di regalare emozioni. Dal prossimo anno correrò nel mondiale Superbike e farò di tutto per esaudire il suo più grande desiderio: che io diventassi campione del mondo Superbike. Questo è il mio unico obiettivo, quello che desiderò di più e per il quale mi impegnerò al massimo”.

Da allora ogni impennata, ogni stoppie è in ricordo del padre e lo fa sentire più vicino a lui. Tra meno di un mese Toprak potrebbe realizzare il suo sogno più grande: vincere il titolo mondiale Superbike e dedicarlo al padre.

In questo video un giovanissimo Toprak Razgatlioglu in una delle sue prime esibizioni acrobatiche ed in un intervista assieme al padre: