SBK 2021, Mauri (Ducati Motocorsa): “Il pilota? Dobbiamo decidere: esperto o giovane”

SBK 2021, Mauri (Ducati Motocorsa): “Il pilota? Dobbiamo decidere: esperto o giovane”
Carlo Baldi
Bilancio 2020 positivo per Motocorsa Racing, nella prima fase di un ambizioso programma di crescita. Buono il test di Bassani, ma non si escludono piloti d’esperienza. Nulla di concreto sul fronte Oli Bayliss
22 ottobre 2020

Per il team Motocorsa Racing la stagione 2020 sarà senza dubbio da ricordare, non solo per le difficoltà derivanti dalla diffusione del covid-19, ma anche perché è stata quella del debutto nel Campionato Mondiale Superbike. Una stagione anomala, un campionato concentrato in meno di tre mesi, che se è risultato difficile per le squadre ufficiali, figuriamoci per i team privati come quello di Lorenzo Mauri.

Leandro Tati Mercado, il pilota fortemente voluto dal manager comasco, ha concluso al sedicesimo posto della classifica con 24 punti. I suoi due migliori piazzamenti sono stati due decimi posti a Portimao e a Magny Cours. Alla fine i risultati sono stati forse al di sotto delle aspettative, ma visto che ci si è messa anche una buona dose di sfortuna, con il doppio incidente al pilota argentino, ci si potrebbe anche accontentare, se non fosse che nel vocabolario di Lorenzo Mauri la parola “accontentarsi” non compare.

 

Un bilancio positivo?

“Non siamo venuti in Superbike per fare numero e quindi non possiamo certo accontentarci di quanto abbiamo fatto in questa stagione, però indubbiamente siamo arrivati nel mondiale nell’anno più difficile. Lo sarebbe stato comunque per noi che eravamo al debutto, ma la situazione derivante dalla diffusione del covid-19 ha reso le cose davvero complicate. Alla fine però siamo riusciti a prendere parte a tutte le prove e a tutte le gare (escluse quelle in Australia)."

 

Che Superbike hai trovato?

"Sappiamo che il livello nel mondiale è sempre più alto e le forze in campo sono fortissime. Rispetto allo scorso anno i tempi sono scesi di molto. Quello che mi ha fatto piacere è che, escluse le cadute e gli incidenti, tra prove e gare la nostra moto si è fermata solo una volta, per un banale problema ad un tubo della benzina. Questo significa che la mia squadra ha lavorato bene e voglio cogliere l’occasione per ringraziare sia tutti i nostri tecnici, che hanno fatto un lavoro eccezionale, che Ducati Corse che non ci ha mai fatto mancare il proprio appoggio. Ma non pensiamo più a come è andata la stagione che si è appena conclusa. Guardiamo avanti”.

 

Quali sono i vostri programmi per il 2021?

"Dal punto di vista tecnico proseguiremo con Ducati, alla quale abbiamo già ordinato tutto quello che ci servirà per il prossimo campionato. Sarà determinante la scelta del pilota. Quest’anno la scelta di Mercado è stata quella giusta, per noi che eravamo al debutto. Purtroppo nonostante il nostro impegno non siamo riusciti a fargli esprimere tutto il potenziale di cui dispone. Per la prossima stagione abbiamo di fronte a noi due strade diverse: un pilota esperto, con il quale puntare alle zone alte della classifica, oppure un giovane con il quale iniziare un programma di almeno due anni, per arrivare comunque in alto al termine della sua crescita."

 

Axel Bassani
Axel Bassani

 

E a chi state pensando?

"Se parliamo di piloti esperti i nomi sono quelli che sappiamo tutti, e che ancora non hanno una sistemazione definitiva per il 2021. Per quanto riguarda i giovani anche qui ci sono vari nominativi, e tra questi anche Axel Bassani."

 

Come è andato il suo test all’Estoril?

"Purtroppo abbiamo potuto girare solo in mattinata, perché poi ha iniziato a piovere. Bassani ha percorso una ventina di giri, nei quali si è migliorato costantemente. E’ chiaro che il passaggio da una 600 ad una 1000 non è semplice, e sarebbe servito più tempo per una  valutazione più attendibile, ma nel complesso mi ha fatto una buona impressione."

 

E parlando di giovani qualcuno vi ha accostato ad Oli, il figlio di Troy Bayliss

"Ho letto anche io di questa cosa, ma in realtà, almeno sino ad ora, non ho avuto nessun contatto con i diretti interessati. E’ chiaro che valuterei con molto interesse la possibilità di lavorare con Oli che al di la del cognome che porta, mi sembra un pilota con ottime prospettive. Per ora però non c’è nulla di concreto."

 

Com’è il tuo rapporto con Ducati?

"Sono alcuni anni che collaboriamo con la casa di Borgo Panigale e posso dire che c’è un ottimo rapporto. Quest’anno ci hanno fornito un supporto molto valido e Paolo Ciabatti ha dimostrato un occhio di riguardo nei nostri confronti, seguendo tutti i nostri progressi e la nostra crescita."

 

Nel 2021 farete tutto il campionato o soltanto le prove europee?

"Quest’anno aveva senso fare solo le prove europee, perché da buon brianzolo quale sono preferisco fare il passo secondo la gamba. Avremmo comunque disputato il round in Argentina se ci fosse stato, ma abbiamo saltato l’Australia. Il prossimo anno invece, seguendo il nostro programma di crescita, faremo tutto il mondiale comprese le eventuali prove extraeuropee."

 

Il tuo programma futuro è ambizioso, ma ritieni che ci sia ancora possibilità di emergere ad alti livelli per una squadra privata?   

"Ritengo che Ducati offra un pacchetto altamente competitivo, con il quale una squadra privata possa vincere. Lo ha dimostrato quest’anno il team GoEleven che ha vinto ed ha conquistato dei podi con la V4 privata e con Rinaldi. E’ chiaro che i risultati si ottengono solo con il lavoro e con una seria ed attenta programmazione negli anni. Bisogna crescere per gradi. In questa fase il nostro obiettivo è quello di vincere il titolo degli Independent. Questa è la nostra prima sfida, ma come ti dicevo dipenderà molto da quale sarà il nostro pilota."

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