SBK 2019. Álvaro Bautista: “In poco tempo ho trovato un grande feeling con la V4”

SBK 2019. Álvaro Bautista: “In poco tempo ho trovato un grande feeling con la V4”
Carlo Baldi
"Qui con la Ducati ufficiale GP avevo chiuso le Q1 al primo posto con un tempo più alto di quello che ho fatto segnare questa mattina nelle libere. E senza gomme da qualifica"
23 febbraio 2019

Nonostante abbia letteralmente dominato la sua prima gara in Superbike, Bautista afferma di aver trovato in questo campionato un livello più alto di quanto si aspettasse. Per questo non intende certamente abbassare la guardia, anche perché sa che arriveranno impegni più difficili. Magari già nelle due gare di domani.     

 

Álvaro, hai stupito tutti! Con il ritmo che hai tenuto ad inizio gara in molti si aspettavano che le tue gomme sarebbero calate nel finale.

«In gara ho tenuto un passo più lento rispetto a quanto avevo fatto nelle simulazioni sia nei test ufficiali che nelle prove di ieri, perché nel finale di quelle simulazioni avevo avuto un calo all’anteriore. Oggi il mio obiettivo era quello di andare in testa il più presto possibile e tenere un ritmo alto, perché avevamo visto che in pochi avrebbero potuto tenere il mio passo. Ho spinto forte nei primi giri, e quando ho visto che il mio vantaggio aumentava costantemente ho deciso di salvaguardare le gomme».

 

Hai dimostrato di avere il pieno controllo della tua moto anche se non è tanto che la guidi

«Se non hai confidenza con la tua moto non puoi vincere su questo tracciato che richiede molta sensibilità di guida. Ti devi sentire parte della moto: qui in Australia ho iniziato a comprenderla grazie ai test di lunedì e martedì, e ora ho un buon feeling con la V4, un feeling migliore anche rispetto a quella che avevo con la mia moto in MotoGP. C’è ancora del margine di miglioramento, ma siamo già ad un buon punto».

 

Sei arrivato dalla GP ed hai dominato questa gara dal primo all’ultimo giro. Ora saranno in molti a dire che il livello in Superbike è basso.

«Non sono per niente d’accordo con questa affermazione. Lo scorso anno in MotoGP su questa stessa pista con la Ducati ufficiale ho chiuso in testa le Q1 con il tempo di 1’29”851. Questa mattina nelle prove libere con una Superbike e senza gomme da qualifica ho fatto segnare un crono di 1’29”785, ed i miei avversari sono arrivati a pochi decimi da me. Il livello in Superbike è molto più alto di quanto me lo aspettassi. Ho guardato le gare in televisione lo scorso anno, e vedevo che Rea ne vinceva molte. Ho pensato che gli altri piloti fossero di un livello più basso, ma non è così. Sono stato fortunato perché la mia moto è molto performante, e su questa pista io ho sempre fatto bene. Ma siamo solo all’inizio, e il campionato è ancora lungo».

 

Pensi che anche sugli altri circuiti potrai dominare come hai fatto oggi, o è questa pista che è ti è particolarmente favorevole?

«Non lo so. Qui vado forte, ma oggi era solo la prima gara e domani ne abbiamo altre due, delle quali una di soli dieci giri. Le variabili sono tante in questo campionato, quindi non so come potrò andare sulle altre piste. Per ora mi concentro sulle due gare di domani e non penso a cosa potrò fare in seguito».

 

Prima di te un altro pilota che proveniva dalla GP vinse al suo debutto in Superbike. Si chiamava Max Biaggi

«Essere paragonato a Biaggi è un grande onore per me. Comunque è un dato che vale solo per le statistiche. Io sono solo all’inizio della mia carriera in Superbike, e non posso essere paragonato a lui».

 

La gara sprint di domani potrebbe essere divertente, ma se fai come oggi e prendi un vantaggio di tre secondi dopo pochi giri…..

«No. Non penso proprio che nella gara sprint di domani potrò fare come oggi ed andarmene sin dal primo giro. In dieci giri non puoi fare calcoli sulle gomme, e tutti spingeranno forte sin dalla prima curva. Farò senza dubbio più fatica rispetto alla gara di oggi».

 

Sei contento che la tua squadra preferita, l’Atletico Madrid, abbia battuto la Juventus?

«Si sono contento, ma devo dire che sono molto più contento quando vinco io di quando vince l’Atletico».