Nico Cereghini: “Imola: non c’era scelta”

Nico Cereghini: “Imola: non c’era scelta”
Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
L’annullamento della gara, domenica pomeriggio, ha scontentato molti spettatori ma è stata corretta: quando piove, gli spazi di fuga (già al limite) non garantiscono la sicurezza dei piloti. Capitò anche nel 2005, invece nel ’75…
  • Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
14 maggio 2019

Ciao a tutti! L’annullamento della gara 2 sul Santerno, domenica pomeriggio, ha sollevato tanto scontento ed è comprensibile: chi si aspettava di assistere -dalle tribune in circuito come dal divano di casa- a un grande spettacolo è rimasto molto deluso. Ma i sospetti e le polemiche su chi ha deciso cosa e a chi faceva gioco sono veramente ridicole, con la pioggia la pista imolese non offre una sicurezza accettabile e la decisione non fa una grinza. Lo stesso Giancarlo Falappa, uno che sul bagnato volava e che ama Imola, ha appoggiato la scelta della direzione gara. Naturalmente non è stato bello assistere al teatrino e ai tiramolla, ma in questi casi è arduo evitare quel tipo di …casino: perché i piloti devono giustamente avere l’ultima parola (sono loro che rischiano), perché c’è chi oserebbe e chi no, intanto il tempo scorre,  l’unanimità non c’è, le telecamere mostrano tutto. Per fare le cose bene bisognerebbe avere già deciso prima, se piove non si corre, ma capite perfettamente che un programma di questo genere sarebbe ben poco appetibile per le squadre, per il pubblico, per la televisione.


Adoro Imola da almeno cinquant’anni, prima da giovane spettatore (estasiato da Ago, Paso, Saarinen, Smart, Ivy, Herrero e compagnia bella) poi da pilota e infine da giornalista. Pista impegnativa e bellissima, per certi aspetti unica, che ha offerto tante splendide gare indimenticabili. Ma anche tanto pericolo. Per anni si è fatto finta di niente resistendo alle proteste dei piloti–quelli erano i tempi- poi si è lavorato anche a fondo per migliorare il livello di sicurezza ma, con tutti i vincoli territoriali e sociali che ci sono, la pista è rimasta indietro; nonostante gli encomiabili sforzi fatti dalla nuova gestione dopo il fallimento del 2007 non è omologata per la MotoGP, che ci ha corso l’ultima volta nel 1999 con il successo di Alex Criville in 500. E anzi  facciamo molta fatica ad accettare la “real politick” di oggi e il principio che lo stesso circuito possa ospitare le gare dalla SBK in giù, come se ci fossero piloti di serie A e di serie B.


Come ricorda giustamente un nostro lettore pistoiese, non è nemmeno la prima volta che succede: anche nella stagione 2005 della SBK gara 2 fu annullata per la pioggia e i conseguenti pericoli. E i muri di quindici anni fa restano più o meno nello stesso posto. E’ un discorso difficile da fare ma lo faccio lo stesso: non si capisce come, in un contesto simile, si possano alimentare grandi aspettative sulla pista di Imola, che vorrebbe accogliere il mondiale Endurance, la MotoGP, la Formula 1. Così leggo in giro.


Imola è una pista bellissima nel posto sbagliato, ed è sempre stata difficile da gestire. Per chiudere vi racconto un aneddoto quasi dimenticato. GP delle Nazioni del maggio 1975, giornata bellissima, circa duecentomila spettatori. Durante la gara delle 500 molte decine di persone cominciarono a premere sui cancelli e poi invasero la pista alle Acque Minerali. Alcuni si sedettero sui guardrail,  un temerario si sdraiò su quel metro scarso di prato oltre il cordolo, nella semicurva a sinistra che porta alla variante alta, proprio dove sabato scorso la V4R di Bautista ballava drammaticamente. Mancava una decina di giri (dei trenta) e si andò avanti lo stesso, vinse Ago davanti a Read, passavo con la mia Suzuki-Jada bicilindrica ex-Findlay su quel pazzo sdraiato nell’erba, e lo sfioravo con la carena. Finii dodicesimo, ricordo che il mio riferimento per la staccata alla prima delle Minerali era diventato un carabiniere, in piedi e immobile a bordo pista; se si fosse spostato più avanti di venti metri sarei finito contro il muro della tribuna. L’ultima gara in programma, quella dei sidecaristi, fu annullata e l’organizzatore non voleva pagar loro la diaria…

Nico - SBK a Imola

Hot now