Cecconi (Aruba): "Melandri e il suo manager sapevano della nostra decisione"

Cecconi (Aruba): "Melandri e il suo manager sapevano della nostra decisione"
Carlo Baldi
L’amministratore delegato di Aruba.it e proprietario dell’omonimo team Superbike fa chiarezza circa le dichiarazioni di Melandri a seguito della sostituzione con Bautista
14 settembre 2018

Stefano Cecconi non è solo l’Amministratore Delegato di Aruba.it, ma un appassionato di corse, di moto e di Ducati in particolare. Quando ha deciso di dare visibilità alla sua azienda, una realtà che rappresenta uno dei fiori all’occhiello dell’economia italiana, ha scelto il mondiale Superbike e la Ducati. Sono ormai quattro anni che il team Aruba.it Racing Ducati porta in pista le Panigale ufficiali della casa bolognese, per una coalizione  che sembra destinata a durare nel tempo.

Dopo il comunicato ufficiale che annunciava i piloti Aruba.it Ducati 2019, Melandri ha dichiarato che nessuno in precedenza gli aveva comunicato questa decisione e di come Cecconi, una volta interpellato dal pilota di Ravenna, si fosse limitato a dire che “lui era solo lo sponsor e non poteva farci nulla”. A seguito di queste dichiarazioni e di altre rilasciate alla stampa dal pilota di Ravenna, sempre sullo stesso tono, Cecconi ha deciso di fare chiarezza tramite una email.  

Ve la riportiamo integralmente.        

A seguito di alcune dichiarazioni rilasciate da Marco a Speedweek.com, credo si sia creata un po' di confusione intorno ai fatti ed alle modalità con cui si è arrivati alla scelta dei nostri piloti per il 2019.

Ritengo quindi che valga la pena precisare alcune circostanze:

Marco ed il suo manager Alberto Vergani sono stati ovviamente informati della nostra decisione prima del relativo annuncio ufficiale. Non è quindi corretto dire che “nessuno aveva detto mai nulla” o che Marco “lo ha saputo dai media”. E’ vero che non è stata inviata nessuna comunicazione formale scritta, ma semplicemente perché il suo contratto scade naturalmente alla fine di questa stagione (non sono neanche presenti opzioni) e non era quindi necessaria alcuna “disdetta” o formalità. In ogni caso non avremmo mai dato una notizia del genere tramite una fredda email e per questo motivo i contatti fra me, Marco, Vergani e Serafino Foti sono sempre stati telefonici a voce o tramite messaggi diretti.

E’ vero che è stato più volte dichiarato sia da me che da Ducati che l’intenzione iniziale era quella di continuare con entrambi i nostri piloti, ma è anche vero che all’inizio della conversazione in merito c’è stata da parte sia di Chaz che di Marco la volontà di pensarci su prima di entrare nel vivo di una trattativa. Nel caso di Chaz queste riflessioni ed incertezze sono state rese subito pubbliche da lui stesso, anche se poi ha scelto di rimanere ed è stato trovato un accordo in tal senso. Nel caso di Marco invece non è altrettanto noto che per diverse settimane c’è stato un suo interesse verso il nuovo progetto Yamaha e solo ad inizio Agosto ci ha comunicato il desiderio di rimanere nel nostro team, rispondendo finalmente alle mie domande su cosa preferisse davvero fare in futuro. 

Vista l’incertezza iniziale dei piloti è ovvio che nel frattempo ci siamo mossi anche noi insieme a Ducati per capire quali potessero essere le alternative nel caso in cui uno di loro avesse deciso di non rimanere con noi, a prescindere da una eventuale trattativa.

E’ in questo contesto che il nome di Alvaro Bautista si è inaspettatamente aggiunto a quelli dei piloti SBK che si sono proposti durante gli ultimi mesi. Stiamo parlando già del mese di Agosto e quindi non è corretto dire che la questione “fosse già decisa da tempo”.

La scelta finale è stata fatta di comune accordo fra Aruba e Ducati, così come è sempre stato fatto per ogni tema a gestione condivisa. Come anche spiegato da Paolo Ciabatti in una recente intervista, si è trattato di una scelta non facile perché in questi mesi ci sono stati molti piloti eccezionali che si sono dimostrati interessati al nostro team ed in particolare alla nuova Panigale V4 R, ma in realtà alla fine gli unici due sul piatto della bilancia erano quelli di Alvaro e Marco.

Non c’è stata alcuna forma di litigio o discussione fra Marco ed il Team, Aruba o Ducati precedente alla nostra decisione. Posso comprendere che la scelta possa essere risultata sgradita a Marco, ma ritengo che non sia stato fatto nulla di scorretto ed a valle delle sue interviste a caldo c’è stato un opportuno chiarimento fra tutte le persone coinvolte. 

Adesso vogliamo concentrarci solo sulle gare che ci restano da qui alla fine del campionato, sperando di terminare questo percorso insieme nel migliore dei modi con altri risultati di prestigio che possano contribuire a lasciare da entrambe le parti il migliore ricordo possibile di questi due piacevoli anni di percorso e lavoro fatto insieme.

Stefano Cecconi