Carlo Baldi: la gara sprint in SBK funziona bene

Carlo Baldi: la gara sprint in SBK funziona bene
Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
Il nostro inviato per la SBK aggiunge alcune considerazioni sulla Sprint Race. I due format si sono avvicinati, dice Baldi, e i piloti della MotoGP devono avere il tempo di tararsi: quelli della SBK lo hanno fatto senza problemi. E Portimao non è così pericolosa
  • Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
29 marzo 2023

Scrive Carlo Baldi:

“Vado a Portimao dal 2008, da quando venne inaugurata proprio dalla Superbike e non la ritengo una pista pericolosa. Se si esclude l’incidente che lo scorso anno è stato fatale Victor Steeman (investito dopo la caduta) non ci sono mai stati gravi incidenti. Nel 2021 sia Rea che Razgatlioglu sono caduti ad alta velocità (nella stessa curva, ma in gare diverse) e l’ampia via di fuga li ha salvati. Nessuno in SBK si è mai lamentato per la ghiaia. Certo i piloti delle derivate sono circa due secondi al giro più lenti dei colleghi della MotoGP su questa pista, ma la ghiaia è uguale per tutti. Visto quanto hanno riscontrato i piloti GP spero venga comunque sostituita. 

Ma la domanda che mi faccio è un’altra. Visto che in GP c’è una Commissione che si occupa della sicurezza i casi sono due: o non erano mai state richieste modifiche (air fence) oppure le richieste non hanno avuto riscontro. In entrambi i casi la domanda è: perché?

Infine, un pensiero sulla gara sprint. Ritengo che anche i piloti GP, come è già successo in SBK, si debbano adattare ad una gara così diversa dalle altre. Presto considereranno che i punti in palio sono la metà e che non vale comunque la pena rischiare una caduta. Saranno sempre gare più spettacolari delle altre, ma non così “arrembanti” come la prima di Portimao. Comunque dei piloti infortunati in questo weekend in Portogallo uno solo è stato vittima di un incidente nella gara sprint, gli altri in prova o nella gara lunga. Buon lavoro, Carlo”

Condividiamo quasi tutto, ma…

Condivido quasi tutto ciò che suggerisce Carlo Baldi, cominciando dalla commissione piloti: ho le stesse perplessità e non sono tranquillo. Sul format dico che, senza voler sminuire la SBK che seguo sempre, va aggiunto però che i due format non sono sovrapponibili. A di là della gara sprint (sulla quale i piloti come dice Carlo devono ancora tararsi), importante è sottolineare che alle MotoGP serve più tempo per trovare il setting ideale. Come prototipi, vogliono messe a punto più fini e la riduzione dei turni di prove diventa un problema anche sul piano della sicurezza.

Portimao pista pericolosa o sufficientemente sicura? Mi limito a dire che qualche problematica c’è, come dimostra il grave incidente di Pol Espargaro. Le MotoGP, come tutti sanno, hanno staccate più profonde e maggiore velocità in curva: logicamente hanno necessità di aree di fuga più ampie.

E’ opportuno anche precisare che gli standard di sicurezza ai quali i piloti della MotoGP sono abituati sono più avanzati di quelli della SBK. E’ ingiusto, certo, ma invece di concludere (come molti fanno) che i piloti dei prototipi sono “viziati”, sarebbe meglio pretendere dalla FIM il rispetto per tutti.