Trial. In Inghilterra Bou si avvicina all’11° titolo

Andrea Buschi
A farla da padrone su un percorso tecnico, molto indooristico è stato Bou che come spesso accade ha attaccato dal primo giro
11 luglio 2017

Senza soste il mese di luglio per la carovana del Trial Mondiale, dopo solo la sosta dello scorso weekend, i funamboli del fuoristrada, si sono ritrovati a Tong nello Yorkshire inglese, dove già lo scorso anno furono di scena per il consueto appuntamento con il GP di Gran Bretagna. Questo enorme centro per la pratica del fuoristrada si trova nelle vicinanze di Bradford e si caratterizza per la sostanziale artificialità dei suoi percorsi, tutto qui è stato sapientemente costruito attorno ad un vallone nel fondo del quale si trova un torrentello che rende il terreno particolarmente fangoso in pieno British-style.


In questa occasione il pubblico si è rivelato essere molto più numeroso del solito poiché l’organizzazione dell’evento è passata nelle mani della ACU (la federazione inglese ndr.) dopo la defezione del promoter che aveva gestito negli ultimi anni la manifestazione britannica. Bene quindi l’affluenza che ha potuto beneficiare di un caldo e soleggiato weekend estivo, cosa abbastanza inusuale a queste latitudini, e sostanzialmente spettacolare il tracciato di gara, con zone ovviamente un po' simili allo scorso anno, ma comunque spettacolari e di un giusto livello tecnico.


Come detto a farla da padrone è stato il caldo e la polvere della maggior parte delle zone, ma soprattutto il campionissimo Toni Bou che in sella alla sua Honda-Repsol ha nuovamente distrutto la concorrenza aumentando a 18 lunghezze il vantaggio in campionato sul rivale di sempre Adam Raga su TRS, oggi solamente terzo. Nel dopo gara Bou ha confessato la propria soddisfazione nell’essere riuscito a contenere il recupero degli avversari nel corso dei due giri in programma nonostante due brutti cinque accusati nella seconda tornata, “una situazione di campionato molto positiva, mancano tre gare al termine ed ho raggiunto i 18 punti di vantaggio su Adam. Andrò negli USA per la prossima gara con una certa sicurezza e la solita determinazione.”

Trial GP

Come detto a farla da padrone su un percorso tecnico, molto indooristico è stato Bou che come spesso accade ha attaccato al primo giro siglando uno splendido parziale di 8 punti contro le sedici penalità dell’idolo di casa Dabill su Gas Gas e le 17 di Fajardo su Vertigo, più staccati Fujinami e Raga rispettivamente fermi a 22 e 20 mentre sorprendeva finalmente il nostro Grattarola che in coabitazione con il giovane Busto si posizionava in sesta posizione. Nel secondo giro complice forse il caldo la coppia Dabill-Fajardo non riusciva ad abbassare i propri punteggi come accadeva invece al Fujinami che stupiva tutti con il miglior giro a sei penalità ed Adam Raga che con dieci punti andavano ad occupare il second e terzo posto finale dietro a Bou che gestiva nonostante due cinque pesanti il vantaggio accumulato durante il primo giro. Scendeva invece al settimo posto di una sola penalità, il nostro Grattarola, rispetto al giovane Busto, va detto però che il nostro Gratta è stato l’unico pilota a compiere a zero penalità la difficilissima e viscida zona tredici, Bravo! Chiude la top ten Cabestany non particolarmente in palla così come il conterraneo Casales ed il giovane positivo Gelabert, da segnalare invece la crisi profonda dei piloti francesi che chiudono la classifica con punteggi insolitamente molto alti.

Trial 2

Il campionato mondiale dedicato ai giovani su moto 250 vede tornare alla vittoria lo spagnolo Francesc Moret su Montesa che stupisce tutti dominando la gara con due giri perfetti, 5 il primo e 0 nel secondo, nessuna speranza quindi per gli inseguitori inglesi Toby Martin su Vertigo leader del Campionato Europeo ed il capo classifica Iwan Roberts su Beta fermi rispettivamente a 10 e 13 penalità. Buon quinto posto per il nostro Luca Petrella su TRS, che accusando due penalità di tempo al primo giro compromette un podio certo. Nulla di compromesso per la classifica finale che vede ad inseguire Roberts a 95 penalità quattro piloti, tra i quali Petrella in 4 punti. Torna purtroppo nelle retrovie l’altro italiano presente in gara Filippo Locca che non riesce ad andare oltre l’undicesimo posto, una posizione che non rappresenta le doti di questo pilota.

Trial 125

Un’altra straordinaria vittoria sul filo di lana regala la vittoria finale in questo avvincente torneo, che chiude qui le sue prove, al comasco Lorenzo Gandola su Scorpa. In casa del rivale inglese Billy Green, Lorenzo incamera la sua quarta vittoria e come detto conquista un combattuto trofeo dedicato ai giovanissimi, andando ad aggiungere il suo nome in un albo d’oro che giusto due anni fa aveva visto trionfare Marco Fioletti anch’egli comasco. Da segnalare il nono posto in gara ed in campionato dell’altro italiano in gara il giovane Carlo Alberto Rabino su Beta, sempre positivo ed in costante crescita.


Festeggiamo quindi un nuovo successo italiano in una categoria che negli ultimi anni ha regalato molte soddisfazioni ai tifosi italiani, un successo che chiude il ciclo di gestione del precedente Settore Tecnico FMI che aveva inserito Lorenzo già un anno fa nel progetto di formazione di alto livello. Il neonato Team Italia raccoglie ora il frutto di quanto seminato in precedenza con il gravoso incarico di ricostruire una filiera di crescita giovanile adeguata.


Si chiude quindi con successo il GP d’Inghilterra che pareva fino ad un mese fa in bilico a causa della rinuncia della società di gestione, spazio ora alla preparazione per la trasferta negli USA in programma nel weekend finale di luglio con la doppia gara sabato/domenica ed anche l’esordio della categoria femminile. Stay Tuned!

 

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