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L'Ultra Mobile Vehicle (UMV) segna una svolta nella mobilità autonoma dimostrando capacità di movimento e controllo fino a poco tempo fa impensabili per un robot. Grazie all'apprendimento per rinforzo e milioni di simulazioni fisiche, l’UMV esegue salti, mantiene perfettamente l’equilibrio e compie capriole su due ruote con precisione acrobatica, replicando il comportamento di un pilota umano esperto. Il vero salto qualitativo è rappresentato dalla capacità di trasferimento “zero-shot”, ovvero l’applicazione diretta delle competenze apprese in simulazione al mondo reale, senza necessità di ulteriori aggiustamenti o calibrazioni.
Il robot utilizza un telaio leggero in fibra di carbonio e un sistema di motori che controllano sterzo e velocità. Le sue micro-correzioni e risposte ultra-veloci gli permettono di gestire forze laterali e squilibri nelle manovre più complesse, interpretando il terreno e la fisica del movimento in modo simile a un esperto pilota di Trial. Tra le evoluzioni più spettacolari, l’UMV è in grado di eseguire backflip da fermo senza rampe, un risultato ottenuto grazie a un modello di controllo avanzato e alla fedeltà delle simulazioni virtuali.
Trick a parte, la piattaforma rappresenta una nuova generazione di veicoli autonomi capaci di fronteggiare situazioni dinamiche in ambienti complessi e potenzialmente pericolosi per l’uomo. Di fatto l'UMV potrà trovare applicazioni pratiche per interventi di soccorso in aree disastrate o pericolose, trasporti autonomi su superfici difficili, esplorazioni di ambienti estremi e poco accessibili, dove il robot autonomo può raccogliere dati e monitorare situazioni senza mettere a rischio uomini in carne e ossa. Insomma... direi che per ora il buon Toni Bou può dormire sonni tranquilli.