Salvatore Runcio vince la Enduro 100 minuti di Messina

Antonio Privitera
  • di Antonio Privitera
Salvatore Runcio vince la Enduro 100 minuti di Messina; grande successo per la gara siciliana e appuntamento al prossimo anno.
  • Antonio Privitera
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4 dicembre 2018

Si è svolta il 2 dicembre la Enduro 100 minuti di Messina, una magnifica gara che ha ripercorso e riproposto i fasti e la passione della omonima gara organizzata negli anni '80 dal Motoclub Messina capitanato da Giovanni Musicò e corsa fino al 1990, anno della sua decima ed ultima edizione.

Abbandonato lo storico arenile di Tono a causa dell'erosione marina che ha decisamente accorciato la spiaggia, 45 enduristi si sono presentati ai blocchi di partenza sul lungomare di Mortelle memori delle battaglie che videro protagonisti i grandi del cross e dell'enduro nazionale nelle edizioni che raccoglievano anche 15.000 spettatori.

Un po' revival, un po' evento di ripresa del nuovo corso della competizione, il Trofeo Giovanni Musicò – Enduro di Messina 100 minuti è nato grazie alla collaborazione attiva sia di Antonio Musicò (figlio della storica figura del motociclismo isolano e attuale presidente del Motoclub Messina) sia delle istituzioni locali che grazie agli assessori al Turismo, Dafne Musolino, e agli Spazi Pubblici, Massimiliano Minutoli, hanno reso possibile la realizzazione di un circuito di circa 3,5 chilometri sulla spiaggia demaniale, in un periodo storico dove spesso poco o nulla è concesso dagli enti locali a manifestazioni che abbiano come protagoniste le motociclette; già solo questa circostanza parla di una straordinaria occasione colta con successo.

La gara è stata emozionante, vissuta, colorata da una passione esplosiva di tutti i partecipanti che - giovani e meno giovani, velleitari o determinati - hanno dato il massimo e sopratutto si sono divertiti e hanno divertito le centinaia di persone che erano lì per tifare chi l'amico, chi lo sconosciuto pilota alle prese con una caduta o qualche problema durante il pit stop.

Cento minuti, per giunta su un terreno – la sabbia – che chiede tutto alla preparazione fisica del pilota, sono interminabili. Ci vuole determinazione, lucidità nel gestire le forze, fiato, metodo e strategia. Già dopo i primi trenta minuti il ritmo dei meno preparati era calato vistosamente, non così il tifo del pubblico, vigoroso e urlato come nelle migliori occasioni sportive e nei peggiori casi di afonia del lunedì.

La classifica parla della vittoria di Salvatore Runcio, del Motoclub Smesal Bike, arrivato al traguardo dopo aver imposto un ritmo notevole alla gara ed essere stato in testa per buona parte dei 100 minuti, braccato dal sedicenne Carmelo Ferla (Versilia Corse) secondo all'arrivo e giovane promessa che partendo dal mondo del mini cross ha dimostrato di farsi valere anche sulle cilindrate più corpose. Terzo, Alessio Panarello (Messina Factory), quarto Simone Ricciardi e quinto Giuliano Mancuso, entrambi del Motoclub dello Stretto.

Ma il mio vincitore morale è lui: Esteban Gustavo Messina . Quasi 50 anni, un Honda CR 250 del 1989, numero di gara 250, preparazione atletica da sollevatore di piatti di pasta: è arrivato al traguardo dandoci del gran gas, abbracciato e festeggiato come se avesse vinto il mondiale, commosso all'arrivo e imbibito del caratteristico odore che solo i due tempi ci lasciano addosso; Gustavo non aveva nulla da dimostrare, ma ha confermato che la passione è la molla che può spingerci molto oltre i limiti e dare corpo alle nostre piccole follie.

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