Prima giornata all'Erzberg Rodeo, cronaca dal nostro temerario pilota 126° su 1360

Prima giornata all'Erzberg Rodeo, cronaca dal nostro temerario pilota 126° su 1360
Aimone Dal Pozzo
  • di Aimone Dal Pozzo
Cronaca della prima giornata di gara del nostro eroico inviato alla gara di enduro più estrema: 1500 partecipanti nella miniera di ferro più vecchia d'Europa
  • Aimone Dal Pozzo
  • di Aimone Dal Pozzo
8 giugno 2012

Punti chiave

Erzberg Rodeo, il nome fa già venire la pelle d'oca al solo pensiero, ma è nulla rispetto a quello che provi quando lo vivi. Grazie ad un opportunità unica datami da KTM Italia, nella persona di Paolo Carrubba, ho questa grande occasione di esserci, di respirare l'aria, di sentire sotto la pelle ciò che trasmette questo posto magico, e soprattutto, di raccontarvi tutto quanto accade, giorno per giorno da dentro l'azione.


La strada di avvicinamento alla cava di ferro più antica d'Europa ad un tratto scollina e ti trovi divorato da questa voragine scura che risucchia lo sguardo. E' gigante, imponente, e da lontano i mega camion di trasporto del materiale della cava sembrano formiche a confronto.
Ma ciò che impressiona di più è la gente... moto che vanno e vengono, camper e furgoni in ogni dove... pubblico, elicotteri, servizio pullman e chi più ne ha più ne metta. Oltre che essere decretata di sicuro la gara più estrema in assoluto è una fiera internazionale delle moto, dove tra partecipanti ed appassionati i numeri non si contano più.

 

Il tempo è una variabile davvero importante


Programmi serrati, attività e gare che iniziano ogni cinque minuti, è fondamentale non lasciarsi distrarre da ciò che accade attorno perché sta a te arrivare in orario. Già solo le iscrizioni sembrano essere il primo ostacolo invalicabile perché a mezzogiorno del giovedì la coda supera abbondantemente i cento metri! Con non poco imbarazzo ed il passo veloce vengo accompagnato da Eva Prievasser di Ktm direttamente al desk per la registrazione. Numero di gara, foto (ricordo?!) e via che la prima salita è fatta! Sarebbe bello che fossero tutto così!

 

Sterrati larghi 40 metri e lunghi un'infinità, pietre dalle dimensioni di un camion e tornanti a strapiombo


La mia compagna di viaggio


Arrivo a conoscere finalmente la mia compagna di viaggio, un'elegante Husaberg giallo blu 250 due tempi, con il magico bottoncino della messa in moto... sono già molto più tranquillo. Due sgasate per la carburazione e sono pronto..per cosa? Ecco che si parte tutti assieme (oltre 1500 piloti!) per un giro a passo d'uomo del percorso del prologo. Sterrati larghi 40 metri e lunghi un'infinità, pietre dalle dimensioni di un camion e tornanti a strapiombo, mi ricordano nuovamente la fama di questa gara... e metto tutte le protezioni che ho portato, anche doppie.
 

Tutte le emozioni del primo giorno mi mettono già ko ed il rientro in hotel è più che mai gradito, soprattutto perché la mia partenza per il prologo è prevista per le 8 della mattina. Preparo occhiali, casco e Go-Pro (videocamera per riprese onboard NDR) e vado a dormire... Non faccio in tempo ad addormentarmi che suona la sveglia. Ci siamo! La notte è passata in un lampo e tra poco mi devo fiondare a manetta per le salite della cava. La colazione fatica a scendere data dall'emozione. Il sole, già bello caldo, fa bollire gli animi di primo mattino.


Prima gara


Salto in moto e mi metto in coda per la partenza del prologo Generali. La confusione è già tanta, il pubblico è già tutto appostato e la musica batte forte. Mi accorgo di un'altra particolarità di questa grandissima manifestazione: in coda per le fotocellule che mi proietteranno verso la cima del monte, sono uno dei 1.500 piloti presenti in una Babele di lingue, di colori e nazioni che nessun altro evento offroad riuscirebbe a raggruppare. A lato un messicano, dietro uno spagnolo, la mia marmitta tocca la moto di un francese e poco più in là incrocio lo sguardo con un americano. Incredibile, unico!


Tocca a me! Salgo sul podio, le mani tremano, il respiro è già intenso e penso: se sono già così ora chissà in cima! Per fortuna bastano poche curve per sciogliermi un po', anche se la velocità ed i sassi mi obbligano a fare violenza su me stesso per tenere ruotata quella maledetta manopola del gas! Arrivo in cima, tutto di un pezzo, senza troppi errori e questa è già una gran cosa. Meno uno ancora due giorni da fare! Non sono convinto di aver fatto un gran tempo e domani con le buche sarà difficile fare meglio. Questa sera alle 21:00 escono i risultati sotto il tendone delle birre, vedremo come sono andato e quale sarà la mia sorte di domenica.

Una cosa oggi ho sicuramente capito: qui l'importante non è partecipare, ma sopravvivere!

A domani!
 

Aggiornamento: Aimone nel prologo è arrivato 126 su 1360 (vedi classifica). Grande Aimone, avanti così!

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