La Kawa sbanca LeMans dopo 11 anni!

La Kawa sbanca LeMans dopo 11 anni!
Maurizio Tanca
  • di Maurizio Tanca
Una verdona torna a vincere la mitica 24 Ore sul circuito della Sarthe, dopo undici anni di astinenza, davanti a Yamaha e Suzuki. La prima Honda finisce ottava
  • Maurizio Tanca
  • di Maurizio Tanca
19 aprile 2010


Sotto gli occhi di ben 92.000 appassionati spettatori, la Kawasaki ZX-10R del team francese GSR, pilotata da Gregory Leblanc, ha tagliato vittoriosa il traguardo della mitica 24 Ore di LeMans, giunta alla sua 33esima edizione e prima delle cinque gare valide per il campionato MondialeEndurance EWC 2010.
Il Team GSR (Gilles Stafler Racing), che ha corso in veste ufficiale con i piloti Julien Da Costa, Olivier Four e Gregory Leblanc, ha dunque regalato alla Kawasaki la sua nona vittoria in una 24 Ore, a distanza di undici anni da quella conquistata nel 1999 dalla Ninja ZX7RR 750 di Bertrand Sebileau (velocissimo pilota/giornalista), Steve Hislop e Chris Walker.
Ma la ZX-10R n°11 è stata protagonista assoluta per tutto il weekend, avendo conquistato, oltre alla vittoria finale, anche il miglior tempo medio in qualifica, la Superpole e pure il miglior tempo in gara: 1’37”783.
Il team ha percorso ben 828 giri del circuito Bugatti precedendo la Yamaha Austria (Igor Jerman, Steve Martin, Gwen Giabbani) di 11 giri e la Suzuki RAC41 (Jardin, Guyot, Barbancon) di 15. Al quarto posto si è piazzata la Yamaha France, con il forte team GMT94 (David Checa, Gregorio Lavilla, Kenny Foray), distanziata di 20 giri, seguita a 5 giri dalla Suzuki del team italiano Motovyrus, guidato da Roberto Ruozi ma con piloti francesi (Jond, Mizera, Grarr).
La Yamaha Austria, vincitrice a LeMans lo scorso anno, è stata praticamente l’unica ad impensierire la Kawasaki fino a metà gara, quando ha iniziato ad accusare problemi di surriscaldamento: dopodiché il ritmo elevatissimo imposto dai vincitori è diventato insostenibile per chiunque altro, interrotto solamente dalle soste per i rifornimenti e da una banale scivolata appena dopo metà gara (ironia della sorte, esattamente in concomitanza con la prima sosta prolungata della Yamaha), in seguito alla quale Da Costa, subito rialzatosi, non ha ritenuto nemmeno necessario fermarsi ai box per una verifica.
Grande sconfitto di questa 24 Ore è stato proprio il celeberrimo, pluridecorato Team Suzuki Sert, la cui moto n° 2 (piloti Philippe, Dietrich e Forey) nelle prime due ore di gara in effetti girava al ritmo della Kawasaki, fino a quando Dietrich non è caduto rovinosamente. Dopo di allora è toccato quindi alla Yamaha Austria assumere il ruolo di antagonista della verdona n° 11.
Questa vittoria è stata la seconda per Olivier Four, dopo quella conquistata nel 2006 con la Honda, mentre è stata la prima per Julien DaCosta, spesso ben piazzato ma mai sul primo gradino del podio. Idem per Gregory Leblanc, alla prima esperienza come pilota ufficiale.
Quanto al Team RAC41, guidato da Gregory Fernandes e Arnaud Lerose, salendo sul terzo gradino del podio ha salvato l’onore della Suzuki confermando l’ottima prestazione nelle qualifiche.
Nella categoria Superstock, la Suzuki n° 95 del Qatar Endurance Racing Team (piloti Anthony Delhalle, Alex Cudlin e Rachid Al Mannai) succede sul primo gradino del podio allo Junior Team Suzuki, vincitore di categoria lo scorso anno, precedendo l’altra GSX-R del Team Motor Event e la BMW S1000RR del Colexon Racing Team, alla sua primissima 24 Ore: debutto superbo a LeMans, quindi, per la BMW e per il suo equipaggio misto svizzero/tedesco: Florian Kresse, Udo Reichmann e Marc Wildensen.
La mitica maratona francese, organizzata dall’ACO (Automobile Club de L’Ouest), l’anno prossimo non si terrà più in aprile, ma in settembre, in data ancora da definire.

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