Asseganti ad Asti i titoli nazionali

Asseganti ad Asti i titoli nazionali. Vincono Federici in classe 125 e Bricca nella Open
15 marzo 2004
ASTI - E’ un Claudio Federici motivatissimo quello che ad Asti ha portato a termine da ritrovato campione tricolore un torneo fitto e difficile come quello degli Assoluti d’Italia che si è svolto consecutivamente dalla prima all’ultima prova, senza respiro. Il romano ritorna così, dal 1997 in 125 e dal 2000 nella Open, a conquistare il titolo italiano nel torneo più bello e appassionante della nostra penisola, alla vigilia del via mondiale che partirà proprio tra una settimana e nel quale il nostro Claudio si presenterà per giocare un ruolo molto importante: quello del protagonista con i colori del Team De Carli. In questa classe si sono ben distinti anche il veronese Cristian Stevanini con un bel secondo posto assoluto e il bresciano Alessio Chiodi che però ha subìto i danni maggiori perdendo il campionato per soli due punti e una partenza forse troppo attardata. Ma ad Asti oltre alla 125 è stato assegnato anche il titolo della classe maggiore, la Open, ed è andato al pilota del Max Team, Daniele Bricca, il ragazzone frusinate che ha mostrato nel corso di questa prima parte di stagione tutta la sua grinta sfociando nella conquista del più bel riconoscimento nazionale come questo ambìto titolo. Bene hanno fatto in questa quarta prova stagionale anche lo spagnolo Garcia Vico con un positivo secondo posto assoluto, e il perugino Manuel Monni giunto terzo di giornata e terzo in campionato dietro all’emiliano Cristian Beggi compagno di Bricca nel team Max. La Off Road Pro Racing ha così portato a termine nel migliore dei modi un campionato bello, conteso e appassionante, che nel suo breve ma intenso cammino stagionale ha dovuto fare i conti con le bizzarrie del tempo, protagonista e colpevole dell’annullamento della seconda prova bresciana, risparmiando le altre tre prove di Montevarchi, Fermo e Asti, quanto basta per decretare un altro successo organizzativo. Per il 2005 la Federmoto ha già annunciato anche un adeguamento delle norme per i campionati Assoluti d’Italia 2005. Anche il motocross si è fermato per un minuto abbassando le bandiere a mezz’asta in memoria delle vittime di Madrid esprimendo la sua più ferma condanna e l’assoluta intolleranza per gli attentati dell’11 marzo al cuore dell’Europa. PRIMA MANCHE 125 Al termine di una fantastica gara Claudio Federici (Yamaha) si aggiudica la prima manche dell’ultima prova degli Assoluti d’Italia classe 125. Il romano si è inserito sin dal via in un quintetto composto dal bresciano Chiodi (Yamaha), dal veronese Stevavini (Honda), dall’imolese Bartolini (Yamaha) e dal messinese Cairoli (Yamaha). Per sette giri la gara è stata condotta da Stevanini, ma all’ottava tornata Chiodi passava in testa precedendo lo stesso Stevanini e poi nell’ordine Bartolini, Federici e Cairoli, i cinque hanno ormai un vantaggio di 20 secondi sul gruppo degli inseguitori capitanati da Fabio Mossini. Federcici approfitta dei doppiaggi e al quattordicesimo passaggio supera prima Bartolini e poi Stevanini andando a occupare la seconda piazza. Gli ultimi 3 giri sono entusiasmanti con il romano che tenta più volte di superare Chiodi, il quale resiste sino mezzo giro dalla fine, quando il pilota del team De Carli, entra deciso all’interno di una curva e il campione in carica, non può far nulla per resistere. La bandiera a scacchi saluta la vittoria di Federici che regola Chiodi, poi leggermente più staccati chiudono Stevanini, Bartolini e Cairoli. CLASSIFICA: 1. Claudio Federici (Yamaha) 22 giri in 37’56”997 e giro più veloce in 1’47”254; 2. A. Chiodi (Yamaha); 3. C. Stevanini (Honda); 4. A. Bartolini (Yamaha); 5. A. Cairoli (Yamaha). SECONDA MANCHE 125 Con una splendida cavalcata solitaria Claudio Federici si aggiudica la seconda manche della prova conclusiva degli Assoluti di Motocross ad Asti e contemporaneamente si laurea Campione Italiano della classe 125. Al via Cairoli è il più lesto a prendere la testa del gruppo con Bauman, Stevanini e Federici ad inseguire, subito attardati Chiodi e Bartolini, protagonisti di una brutta partenza. Al secondo giro cade Bauman e riparte ultimo così gli immediati inseguitori conquistano tutti una posizione. Cairoli resiste per quattro tornate, poi cede il comando a Federici che al giro precedente si era portato in seconda posizione. Federici allunga subito, tanto che a metà gara vanta 12 secondi su Stevanini, 16 su Chiodi che ha impiegato molto a recuperare il brutto avvio ed a avere la meglio sul giovane Cairoli. A questo punto Federici amministra il vantaggio, Stevanini riesce a resistere ai tentativi di sorpasso che Chiodi gli porta sino la conclusione della gara ma senza successo. Quarto, ma attardato di oltre 40 secondi, finisce Bartolini che nel finale ha allungato su Cairoli. CLASSIFICHE: 1. Claudio Federici (Yamaha) 22 giri in 40’21”909 e giro migliore in 1’47”732; 2. C. Stevanini (Honda); 3. A. Chiodi (Yamaha); 4. A. Bartolini (Yamaha); 5. A. Cairoli (Yamaha). IN CAMPIONATO ITALIANO: 1. Claudio Federici punti 119; 2. A. Chiodi 117; 3. A. Bartolini 96; 4. A. Cairoli 90; 5. C. Stevanini 88. PRIMA MANCHE OPEN Al termine di un emozionate duello con il compagno di squadra Cristian Beggi, il laziale Daniele Bricca (Honda – Team Max) ha vinto la prima manche della classe Open. Terzo gradino del podio per il giovane perugino Manuel Monni (Yamaha – De Carli), autore di una incisiva rimonta. Il leader provvisorio del campionato è scattato bene al via ed ha sempre condotto la gara fatta eccezione per il secondo giro, quando ha dovuto cedere il passo all’arrembante danese Brian Jorgensen. Il pilota della Honda – Martin è però scivolato subito dopo, ha rimontato ma dopo una seconda caduta, in cui ha danneggiato il freno anteriore, si è definitivamente ritirato. Tra gli altri abbandoni eccellenti quello del campione uscente Fabrizio Dini (KTM – Silver), fermato ai box da un violento attacco influenzale, e dello svedese Johnny Linde (Honda), con i primi fino ad una caduta. Come detto Bricca ha sempre guidato la corsa, inseguito per metà gara da Garcia Vigo (Honda – Maddii), poi calato nella seconda fase anche per qualche problema tecnico. Il finale è stato tutto all’insegna dela Max Team, con Bricca a condurre e Beggi coriaceo inseguitore nonostante una forma influenzale con raffreddore e tosse. L’emiliano ha tentato il tutto per tutto nelle ultime battute ma Bricca lo ha controllato con una condotta accorta. Di grande rilievo il recupero di Manuel Monni, partito malissimo (16° al primo giro) e poi capace di risalire fino alla zona podio. CLASSIFICHE: 1. Daniele Bricca (Honda) 22 giri in 40’01”779; 2. C. Beggi (Honda); 3. M. Monni (Yamaha); 4. G. Vico (Honda-Spa); 5. J. Bill (Ktm-CH). SECONDA MANCHE OPEN Il danese Brian Jorgensen si è imposto nella seconda manche della classe Open dominando la frazione dalla partenza all’arrivo. Ma, nonostante la bella prova del pilota della Honda - Martin, tutta l’attenzione si è catalizzata sul duello a distanza tra Bricca, Beggi e Monni, i tre piloti in lizza per la vittoria negli Assoluti d’Italia. Il primo ad autoescludersi dalla lotta decisiva è stato proprio il giovane perugino della Yamaha – De Carli, partito malissimo (terz’ultimo alla prima curva) e costretto ad una faticosa rimonta. Anche Beggi ha avuto un avvio un po’ incerto ed ha faticato per mettersi nella scia del terzetto di testa formato da Jorgensen, Bricca e Garcia Vigo. Così per Bricca, apparso quanto mai lucido e determinato, non è stato difficile amministrare la gara e conquistare così il primo titolo assoluto della sua carriera. Proprio nel finale Monni ha movimentato le posizione di vertice conquistando la quarta posizione alle spalle di Jorgenzen, Bricca e Garcia Vigo ed ai danni di un ormai demotivato Beggi. CLASSIFICHE: 1. Brian Jorgensen (Honda-Swe) 22 giri in 40’11”994 e giro migliore in 1’47”919; 2. D. Bricca (Honda); 3. V. Garcia (Honda-Spa); 4. M. Monni (Yamaha); 5. C. Beggi (Honda). IN CAMPIONATO ITALIANO: 1. Daniele Bricca punti 117; 2. C. Beggi 109; 3. M. Monni 107; 4. T. Traversini 85; 5. S. Dami 78.

Argomenti