Aprilia Racing, GCorse, Jacopo Cerutti. È la formula del trinitotoluene (noto anche come tritolo o TNT)

Aprilia Racing si è affidata a GCorse, i fratelli Vittoriano e Gianfranco Guareschi a Jacopo Cerutti. Hanno affidato al Pilota la Tuareg 660, che è diventato un missile terra… sabbia
25 novembre 2025

Parma, Novembre 2025. Un giorno (da quel che mi risulta) Massimo Rivola si fa interprete del desiderio di Aprilia di tornare in Africa. Un giorno Vittoriano e Gianfranco Guareschi si fanno interpreti del desiderio della “ditta”, che ha corso in lungo e in largo per una vita, di tornare a sentire quel profumo (una volta si diceva di olio di ricino, oggi è una metafora che suona bene). Se non proprio coincidenti, quei giorni sono molto vicini tra loro, e così le persone.

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GCorse ha deciso di provare con il Motorally, Vitto e Gian sono scesi in campo. Si sono divertiti da subito. Rivola si è rivolto a loro. Aprilia Racing e GCorse hanno studiato un piano, sviluppato un progetto e sottoscritto un’alleanza. La prima ad arrivare in officina per gli adattamenti necessari è stata la nuova Tuareg 660 Rally. Poi i Piloti, Jacopo Cerutti e Francesco Montanari. Specialisti di ogni genere. Le gare del programma erano già dietro l’angolo. Il lavoro è bello, la responsabilità grande, verrebbe da dire totale. L’imperativo è far bene. Possibilmente ancor di più e presto.

Vittoriano, Gianfranco, Jacopo. Sono loro che ci raccontano come sono partiti, che cosa è diventata, in quel concerto a più mani, la Tuareg impegnata sui più duri terreni di Gara, i Rally-Raid, e in che serie gli obiettivi sono stati centrati, uno dopo l’altro, con che metodologie e con quali esperienze pregresse. Tutto questo pensando che la cosa più bella che due figli possono fare è mettersi insieme, conservare e far lievitare l’esperienza delle origini, quella di babbo Claudio Guareschi. Storie così oggi sono rarissime.

© Immagini Aprilia Racing, Alessio Corradini

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