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Una moto senza tempo, bella ora come 20 anni fa, robusta ,comoda anche dopo 10 ore di viaggio, collaudata con tappe 600-800 km giornalieri per due settimane.. Consumi ottimi
Ottima moto, molto comoda x viaggi
Bel rumore il motore moto stra confortevole e ben assemblata
Quando nel 2005 la Moto Guzzi ha iniziato a produrre la Breva V1100 ha sicuramente dato un messaggio di grandissima vivacità progettuale e innovazione.
Una moto che dal punto di vista della ciclistica, del motore e del design è strepitosa. Peccato che il marketing sia stato molto poco curato con la conseguente precoce uscita di produzione. A questo si è affiancata un'assistenza che a Firenze, per molti anni non è stata all'altezza.
In questi quasi 20 anni mai avuto un problema serio.
La vendo molto a malincuore e solo perchè attratto dalla nuova Stelvio che mi è apparsa come un ulteriore passo in avanti nella storia della Guzzi.
Non c è due senza tre . Dopo due breva 850 ( gran moto )ho fatto il passo verso l alto .
Forse sarò di parte ma credo che la 1100 racchiuda tutta l essenza Guzzi .
Il motore è forte , robusto, gentile, pieno di coppia ha un carattere deciso ti porta ovunque e lo fa senza stancarti . Sui passi ti tira fuori dai tornanti come una fionda, in autostrada , suo terreno di caccia, tira fuori la sua vera indole . È un treno lanciato su un binario, nonostante il peso e i cavalli, non tantissimi, tiene medie impensabili , le sospensioni con le giuste regolazioni ti accompagnano gentili ovunque i freni danno sicurezza il bicilindrico pulsa quasi vivo quasi umano......è una Guzzi vera , una grande Moto non per tutti .
La ricomprerei sempre
Ottima moto, godibile e comoda, anche per due, anche per lunghi viaggi. Grande motore e grande motocicletta.
Motore pieno e corposo ma potrebbe spingere un pizzico in più. Ottima la ciclistica considerando volumi e masse.
Affidabile, molto maneggevole e ottima per tutte le occasioni. In autostrada praticamente un treno. Grandissima moto.
Il bicilindrico è un mulo instancabile, tira come un trattore, possente come una locomotiva a vapore, robusto e sincero, una meraviglia da guardare, gigante scultura d'alluminio.
Tocca l'avviamento e lasciati scuotere dal perentorio dondolio della bestia.
Manovelle, bielle e pistoni: niente insopportabili contralberi che fischiano come delle erinni.
Goditi il suo ronfo pulito, profondo e rassicurante.
Tira la frizione, regalati l'aristocratico click-clack dei dischi a secco e compatisci gli sguardi schifati degli ignoranti.
Molla la frizione senza pensare e le masse interne in movimento ti proiettano avanti, al minimo, in prima, in seconda, da solo o a pieno carico: con i suoi 230 chili non fa differenza.
La frizione? ...morbida, progressiva, instancabile.
"Fatta bene", con cuore passione e cervello, alta qualità, elegante e aggressiva.
Caricala più che puoi con borse, bauletto, zaini e moglie e lei non si scompone mai.
La metti in autostrada e resta piantata sull'asfalto come sui binari.
Apri dai bassi sui tornanti in salita, lei ti scuote soddisfatta e tira come una bestia.
Grandissima sella con le curve giuste, ore e ore di viaggio e moglie tranquilla.
Il cardanone è un'opera d'arte, un gran pezzo di meccanica, gioia per gli occhi, zero usura.
Dossi cunette e buche: regola come vuoi il mono posteriore e farà sempre un grandissimo lavoro.
Tocca il freno con un mignolo e le pastiglie mordono i discconi, freni con il pensiero, come vuoi tu, dolce o brutale, totale modulabilità, potenza formidabile, infaticabili, non allungano mai: tornanti dopo tornanti pendenze da brivido, carico come un TIR, arrivi in fondo con i freni freschi che mordono e inchiodano da bestia, come se niente fosse.
Troviamole dei difetti.
Quando devi fare una manovra da fermo o un'inversione ti viene voglia di chiamare il carro-attrezzi.
Apri/chiudi (on/off) brusco:i giochi della catena cinematica si potrebbero ridurre.
Il cambio non è giapponese... ma fa sempre bene il suo dovere.
Con le masse in moto (rotanti e lineari) che si ritrova il giroscopio è forte e devi buttarla giù di forza.
Quando è infastidita dal troppo caldo, o ha la luna storta, all'avviamento si accende la spia "service": spegni e riprova finché le passa ... è pur sempre una femmina italiana.
Fasce di fibra sugli scarichi se non vuoi arrostirti le gambe e anche sul catalizzatore se non vuoi arrostirti anche le caviglie da fermo.
L'estetica aggressiva stona con il carattere del bicilindrico che è pur sempre turistico: non chiedergli l'allungo da superbike, goditi i bassi poderosi.
L'ultimo aggiornamento software ha smagrito troppo la "carburazione" e batte in testa (nonostante il "twin spark"): una piccola centralina ausiliaria e risolvi alla grande il problema.
Gli "Harley men" dicono "good vibrations", io dico: buon dondolio.
Moto che dà grandi soddisfazioni, perfetta per i lunghi viaggi anche in due, ispira sicurezza, motore generoso con una notevole coppia.
Moto tosta praticamente senza elettronica perfetta per viaggiare anche in coppia. Può essere guidata in maniera sportiva ma anche con un filo di gas!