Yamaha YZ450 F 2026: silenziosa ed efficace proprio come un samurai giapponese [VIDEO]

Yamaha YZ450 F 2026: silenziosa ed efficace proprio come un samurai giapponese [VIDEO]
Telaio, motore e grafiche: la 450 di Iwata per il 2026 cambia parecchio anche se a prima vista sembra essere sempre la stessa moto. A volte è proprio vero che non bisogna fermarsi alle apparenze
19 settembre 2025
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Mai fermarsi alle apparenze: così potremmo descrivere, in breve, la nuova Yamaha YZ 450F 2026.
A prima vista sembra cambiare pochissimo, quasi nulla, rispetto alla versione 2025; ma osservandola con attenzione ci si accorge che le novità sono numerose e riguardano tutti gli aspetti della moto.

A Iwata hanno lavorato più sulla sostanza che sulla forma o sull’estetica, anche se, con questa livrea dedicata al 70° anniversario, risulta davvero magnifica.

Per metterla alla prova siamo volati fino a Lelystad, in Olanda, e la 450 non era l’unica moto ad attenderci. Yamaha, infatti, ci aveva riservato due splendide sorprese: una YZ 125 e una YZ 250F, entrambe equipaggiate con l’intero kit GYTR.

Come cambia la nuova YZ 450 F 2026?

È proprio così: mai fermarsi alle apparenze, perché per il 2026 la YZ 450F cambia sotto molti aspetti. In primo luogo, Yamaha ha lavorato duramente per renderla più silenziosa. Si sa, le 4T di Iwata non erano tra le moto meno rumorose, anche a causa dell’aspirazione frontale. Per quest’anno arrivano un nuovo condotto di aspirazione, dotato di due risuonatori, e un nuovo impianto di scarico con un risuonatore nel secondo tratto del collettore e un silenziatore completamente ridisegnato. Il risultato? Questa Yamaha è sensibilmente più silenziosa rispetto alla precedente.

Novità importanti anche sul fronte frizione: non solo è stato rivisto il mozzetto per migliorare la lubrificazione, e aumentata del 10% la costante della molla a tazza, ma arriva finalmente il comando frizione idraulico firmato Nissin.

Rinnovata anche la biella, ora progettata per favorire una migliore lubrificazione e, di conseguenza, garantire maggiore affidabilità al motore. Nuove pure le mappe motore, aggiornate per ottimizzare tutte le modifiche introdotte dai tecnici Yamaha. Rimane, naturalmente, la possibilità di personalizzarle tramite app.

Grande novità di questo model year 2026 è l’antifurto elettronico: attraverso un codice da inserire direttamente dallo smartphone è possibile bloccare la fase di avviamento del motore.

Non solo modifiche e migliorie al motore: Yamaha è intervenuta anche sul telaio. Sono completamente nuovi la trave anteriore, i supporti motore inferiori e la sezione del telaio in cui si innesta, nella parte superiore, il monoammortizzatore. Tutti interventi studiati per migliorare la flessibilità, aumentare la trazione e offrire maggiore comfort di guida. Un vero e proprio lavoro di fino da parte dei tecnici di Iwata.

Aggiornato anche l’ammortizzatore, che ora adotta una valvola interna da 28 mm (in precedenza 24 mm), un nuovo pistone, tarature riviste, una molla più rigida e registri della compressione regolabili senza l’impiego di attrezzi.

Riviste pure le plastiche: ridisegnate la tabella anteriore e le tabelle portanumero laterali, ora fissate alla moto con sole due viti e un incastro.

Infine, le colorazioni: la YZ 450F, come il resto della gamma, sarà disponibile nella classica livrea blu oppure nella, a nostro avviso, splendida versione bianco-rossa dedicata al 70° anniversario di Yamaha.

Per un attimo siamo stati anche davanti a Gautier Paulin, poi siamo andati umilmente a chiedergli le grafiche che ci ha strappato quando ci ha passato
Per un attimo siamo stati anche davanti a Gautier Paulin, poi siamo andati umilmente a chiedergli le grafiche che ci ha strappato quando ci ha passato

Come va?

Come anticipato, Yamaha è intervenuta in modo massiccio sulla YZ 450F 2026 e le modifiche si fanno sentire. Grazie alla nuova trave anteriore e ai supporti motore inferiori, la rigidità del telaio risulta ora mitigata e stare in sella al “bombardone” di Iwata è decisamente più confortevole. Attenzione: Yamaha non ha stravolto la sua moto. Una volta in sella percepisci immediatamente di essere su una YZF, ma sulla 2026 è come se il telaio riuscisse ad assorbire meglio le piccole asperità. In una parola? Maggiore flessibilità per il telaio in alluminio.

E visto che parliamo di ciclistica, addentriamoci nel discorso sospensioni. Probabilmente il tracciato scelto per la prova non era il più adatto a esaltarne il setting originale: la 450 è risultata piuttosto rigida sia in compressione che in ritorno. La pista di Lelystad, lenta e tortuosa, non è certo il terreno ideale per sfruttare appieno la potenza di una 450, almeno a nostro avviso. Giro dopo giro abbiamo quindi aperto il registro della compressione e ammorbidito il ritorno della forcella: le sensazioni sono migliorate, anche se quella certa durezza non è mai scomparsa del tutto. Va però sottolineato che sugli impatti più secchi la forcella si è dimostrata molto “pastosa”, il che ci porta a pensare che su un tracciato più veloce e scorrevole la rigidità non rappresenterebbe più un limite.

Il mono, invece, ci è piaciuto praticamente da subito: sono bastati un paio di piccoli aggiustamenti per adeguarlo alla forcella e nient’altro.

Passiamo al motore. Che goduria! Forte, pieno, vigoroso: insomma, un vero 450. Perché sottolineiamo questo? Perché con le nuove modifiche all’aspirazione e allo scarico, necessarie per rispettare le più recenti norme fonometriche FIM, non era affatto scontato che Yamaha riuscisse a mantenere il carattere della versione 2025 (e precedenti). E invece ci è riuscita in pieno. Inserisci la terza e spalanchi: anche nelle curve più strette basta un colpo di frizione per rilanciare.

A proposito di frizione: come va il nuovo comando idraulico Nissin? Benissimo. Il feeling è preciso, netto, senza incertezze. Si percepisce chiaramente il punto di stacco, e l’azione è sempre progressiva. Per noi è promosso al 100%, seppur restiamo grandi estimatori del “vecchio” comando a cavo.

In conclusione, tante novità e tante migliorie su questa YZ 450F 2026, che dopo il nostro test promuoviamo senza riserve. Brava Yamaha: ora non resta che attendere di vedere queste stesse soluzioni anche sulla piccola 250F del prossimo anno.

YZ 125 e YZ 250 F GYTR

Oltre alla grande novità di Iwata per il 2026, la YZ 450F, a Lelystad ci attendevano due graditissime sorprese: la YZ 125 e la YZ 250F, entrambe equipaggiate con i rispettivi kit GYTR.

Una sigla, quattro lettere: GYTR (Genuine Yamaha Technology Racing), il paradiso per gli appassionati delle blu. Yamaha offre a tutti i clienti più esigenti una serie di accessori “racing” che possono trovare nel catalogo GYTR: scarichi, teste, cilindri, alberi a camme, centraline… ci fermiamo qui perché la lista è semplicemente infinita.
Abbiamo colto con grande piacere l’opportunità di provare queste due moto, perché raramente capita di salire in sella a gioielli del genere.

Partiamo dalla più piccola, la 125. In breve? Ti fa divertire, ma… che fatica! La YZ che abbiamo provato era dotata del kit completo GYTR, che si traduce in tanta potenza, ma concentrata quasi esclusivamente in alto. La moto va forte, ma per sfruttarla devi farla girare sempre là in alto: frizione in mano e piede sinistro che lavora costantemente sulla leva del cambio. Il 125 è divertente, ma per godertela davvero devi essere rapidissimo nei movimenti e nelle reazioni, come un gatto: mai fermo, mai a riposo. Proprio per questo è uno step nella crescita dei piloti, o per chi vuole iniziare il motocross, che non può essere saltato o bypassato.

Passiamo ora all’altra “bestiolina” potenziata con il kit GYTR: la YZ 250F. Apoteosi. Mamma mia che moto! Akrapovic, testa, alberi a camme, pistone, centralina, doppio iniettore, volano alleggerito, cassa filtro aperta… e probabilmente ci stiamo dimenticando anche qualcosa. La lista del kit GYTR è davvero infinita. Se la piccola 250 standard è già una gran moto, questa versione potenziata con il kit sviluppato da Yamaha rasenta la perfezione.

Che motore! In alto allunga a piacere, non cala mai, ma soprattutto a metà regime dispone di una schiena imbarazzante per essere un 250. È pienissima e ti catapulta fuori dalle curve con una forza e una rapidità impressionanti. E vogliamo parlare del sound? Con lo scarico in titanio Akrapovic e la cassa filtro aperta… che melodia, che sinfonia! E se tutto questo è già disponibile al pubblico, chissà cosa deve essere la YZ 250F Factory. Un motore da sogno.

Pro e Contro Yamaha YZ 450F 2026

Pro

  • Posizione in sella
  • Erogazione del motore
  • Frizione idraulica

Contro

  • Setting forcella leggermente duro

Maggiori info

Tester: Mattia Carpi - 180cm, 90kg
Luogo: Lelystad, Olanda
Meteo: Sole, 27°C

Abbigliamento
Casco: Alpinestars SM10
Maglia: Alpinestars Supertech
Pantalone: Alpinestars Supertech
Guanti: Alpinestars Radar Pro
Stivali: Alpinestars Tech10 Vented
Occhiali: 100% Armega

Cambia moto
Yamaha YZ 450 F (2026)
Yamaha

Yamaha
Via Tinelli 67/69
20050 Gerno di Lesmo (MI) - Italia
848 580 569
https://www.yamaha-motor.eu/it/it/

  • Prezzo 11.099 €
  • Cilindrata 450 cc
  • Peso 110 kg
  • Sella 965 mm
  • Serbatoio 6 lt
Yamaha

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Scheda tecnica Yamaha YZ 450 F (2026)

Cilindrata
450 cc
Cilindri
1
Categoria
Cross
Potenza
Peso
110 kg
Sella
965 mm
Pneumatico anteriore
80/100-21 51M
Pneumatico posteriore
120/80-19 63M
Inizio Fine produzione
2025 2026
tutti i dati

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