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Il tre cilindri, che sia o meno dotato di scarico aperto, è una goduria per le orecchie, anche da freddo, quando il sound che esce dal terminale di scarico è ancora più rauco
Gli anni comunque passano anche per le moto di successo come la Street Triple (ne sono stati venduti 50.000 pezzi nell’arco di un lustro), quindi a Hinckley si sono rimboccati le maniche e sugli allori ci hanno messo gli altri a dormire.
Come ci spiega Michela Amenduni (Marketing Manager di Triumph Italia) "le migliorie non sono solo a livello estetico, ma anche a livello di sostanza: un contenimento del peso con una riduzione di 6 kg, un nuovo telaio più agile e dinamico e lo scarico ribassato. Questo consente una centralizzazione delle masse e un riposizionamento dei pesi che migliorano la guida della Street".
La nuova Street Triple non è stata stravolta, piuttosto si è evoluta, seguendo precisi dettami tecnici definiti dagli uomini del reparto sviluppo. Meno peso e distribuito meglio, adesso abbiamo una ripartizione posteriore/anteriore di 48% - 52% contro i precedenti 51/49, con una maggior centralizzazione delle masse (il nuovo terminale di scarico basso che fa risparmiare ben 3.6 kg ne è la riprova), 6 chili in meno sulla bilancia e un'estetica più fresca e al passo con la concorrenza.
...precisa in inserimento, con un motore che sin dai medi ti tira fuori dalle curve come una fionda, la Street Triple è davvero appagante da guidare, e molto ben equilibrata
Le moto del test sono accessoriate con il cupolino anteriore, più estetico che funzionale, para motore laterali, indicatori di direzione a LED e copri sella posteriori. L’estetica certamente ci guadagna, il portafogli meno. A farsi prendere la mano, la Street può essere personalizzata profondamente, sia dal lato estetico, che funzionale, la lista degli accessori comprende una vasta gamma di optional.
Il tre cilindri, che sia o meno dotato di scarico aperto, è una goduria per le orecchie, anche da freddo, quando il sound che esce dal terminale di scarico è ancora più rauco. Bastano pochi istanti per vedere l’indicatore della temperatura salire di qualche linea, e questo ci permette di schiarire la voce del tricilindrico senza che questo ne possa soffrire. Prende i giri rapidamente questo motore, e come conseguenza ci si trova a gestire accelerazioni e riprese di un certo livello. Agile e guizzante, ma mai nervosa, così appare sin da subito la Street, che rispetto alla versione precedente sembra essere più compassata, ma non per questo meno divertente.
Il motore è piacevole nella guida rilassata, grazie a una corposità unita a una regolarità di erogazione davvero ottime tra i 3.000 e i 6.000 giri; passando oltre, diciamo dai 7.500/8.000 giri, si entra in sala giochi!
Il suono dell’aspirazione si fa davvero coinvolgente, mentre l’ago del contagiri sale molto rapidamente e l’accensione in sequenza dei led blu sopra al contagiri ci suggerisce che sarebbe meglio cambiare marcia. In questo frangente emergono le buone doti del cambio, rapido e preciso, che se coadiuvato dal quick shifter diventa uno spasso.
Precisa in inserimento, con un motore che sin dai medi ti tira fuori dalle curve come una fionda, la Street Triple è davvero appagante da guidare, e molto ben equilibrata. Le condizioni meteo non proprio favorevoli, nuvolo al mattino, pioggia debole al pomeriggio, con temperature che variavano dagli 8 ai 14°, ci hanno permesso di saggiarne le qualità anche in condizioni di aderenza non ottimali, e ne è emerso un comportamento dinamico molto sicuro. Anche le Pirelli Diablo Rosso Corsa di primo equipaggiamento ci hanno messo del loro, ma che la Street possa contare su un abbinamento motore/ciclistica ottimale, è fuori di dubbio.
I freni, seppur privi di ABS si sono dimostrati perfettamente modulabili, oltre che estremamente potenti, almeno per l’utilizzo stradale, mentre le sospensioni garantiscono un confort più che discreto, senza per questo scendere a compromessi con la guida sportiva. Forcella e mono non entrano mai in crisi, anche quando il ritmo diventa serrato, e la loro capacità di smorzare le sconnessioni e eventuali “eccessi” nella guida, è davvero apprezzabile.
Nel quadro generale il tre cilindri, oltre a garantire prestazioni degne di nota, si dimostra anche un ottimo compagno di viaggio, vibrando poco e solo ai regimi medio alti. In autostrada più che le scarse vibrazioni del tre cilindri, il fastidio arriva dalla quantità di aria che investe chi guida, siamo pur sempre in sella a una naked, e anche nel caso in cui si monti il cupolino optional, i 130 km/h sono il limite oltre il quale il confort inizia a decadere vistosamente.
Triumph
Via R. Morandi, 27/B
20090 Segrate
(MI) - Italia
02 84130994
stefano.nizzola@triumph.co.uk
https://www.triumphmotorcycles.it
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