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KTM ha deciso di sfidare la concorrenza giocando la carta della tecnologia applicata alla sua top di gamma 1390 Super Adventure S EVO. Non rinuncia alle prestazioni assolute, è a tutti gli effetti una KTM e di conseguenza "Ready To Race", ma spinge sull'assistenza alla guida e sulla sicurezza.
Partiamo dall'estetica, nuove sovrastrutture, il faro LED è protagonista, e ha una certa familiarità con le sorelle Duke, il parabrezza regolabile dalla forma geometrica, e fianchi puliti dallo sviluppo abbastanza verticale. Forme imponenti poco dissimulate da grafiche e colori tipici delle moto austriache, arancio, bianco e nero.
Finiture e materiali a prova di critica, verniciature ben eseguite e con decals protette da uno strato di trasparente (particolare che non è per nulla scontato anche in questo segmento "alto di gamma"), assemblaggi perfetti e plastiche di qualità.
Non passa certo inosservato il nuovo display TFT touch da 8” montato verticalmente, un vero salto generazionale in termini di ergonomia e usabilità. Grazie alla tecnologia induttiva, il touchscreen funziona perfettamente anche con guanti spessi, mentre il pannello da 256.000 colori è trattato con finitura anti-riflesso, anti-impronta e anti-riverbero. 5 le opzioni di layout disponibili.
Dal display si gestiscono Riding Mode, navigazione e connettività, così come dai nuovi blocchetti al manubrio, che rendono i comandi intuitivi e diretti.
Il cuore pulsante della nuova 1390 è il rinnovato bicilindrico LC8, ora portato da 1.301 a 1.350 cc, grazie a un aumento dell'alesaggio da 108 a 110 mm.
Nuovi sono anche i pistoni, così come le teste e i cilindri, e gli alberi a camme, mentre i corpi farfallati crescono di diametro da 52 a 54 mm.
Il risultato è un aumento tangibile di prestazioni, con 173 CV a 9.500 giri/min e 145 Nm di coppia a 8.000 giri/min.
A fare la differenza è la nuova tecnologia CAMSHIFT™, un sistema di fasatura variabile che adatta l’alzata e i tempi di apertura delle valvole in base al regime motore. Il risultato? Maggiore potenza agli alti, erogazione fluida ai bassi, consumi ed emissioni ridotti.
Oltre alla potenza, KTM ha lavorato sulla durabilità e la manutenzione: gli intervalli per il controllo del gioco valvole sono raddoppiati e da 30.000 sono ora fissati a 60.000 km, rispetto alla precedente 1290 SUPER ADVENTURE.
La ciclistica è stata profondamente rivista: il telaio con rigidezza ottimizzata (+13% longitudinale -+23% laterale - +73 torsione), migliorano la stabilità alle alte velocità e precisione, mentre le pedane sono ora posizionate 8 mm più in basso e 10 mm più larghe per offrire una postura più rilassata. Il forcellone rimane invariato.
Le sospensioni prevedono 3 modalità standard: Sport, Street, Confort e Rain (nuova). Una modalità optional denominata "Pro", prevede le modalità "Offroad" e "Auto".
A prescindere dal Riding Mode scelto, si può intervenire sul precarico e sull'intervento dell'antidive. Serve altro?
La nuova ammiraglia austriaca fissa un nuovo standard nella sicurezza attiva, equipaggiando di serie i nuovi Riding Mode, la connettività avanzata e l'ultima generazione di Adaptive Cruise Control (ACC).
L'ACC è stato potenziato con funzioni come Brake Assistance, Collision Warning e Distance Warning. La vera svolta, tuttavia, arriva grazie alla combinazione tra l'ACC e l'AMT (trasmissione automatica/assistita): la nuova funzione Stop & Go permette di gestire la distanza con i veicoli che precedono anche in caso di rallentamento e conseguente stop completo. Nel caso in cui i veicoli che precedono, dovessero fermarsi, la Adventure si arresterebbe di conseguenza, ripartendo automaticamente nel caso in cui questi riprendessero la marcia entro tre secondi.
Sulle prime incute quasi timore, la Adventure mille pulsanti e mille regolazioni. Poi però, ti accorgi che poi così difficile non è, e se hai dei dubbi la logica di funzionamento e navigazione nella strumentazione, è abbastanza semplice. Gli automatismi mancano ancora, ma le scritte sul display aiutano parecchio, e partire con questa KTM è più semplice del previsto.
Ci concentriamo sulla guida e per il momento lasciamo stare la strumentazione. Il motore, almeno ai bassi, è quello che già conosciamo, pastoso e sempre pronto ad assecondare i cambi di ritmo. Lo usiamo al di sotto del regime di intervento del variatore di fase (che interviene in maniera quasi impercettibile tra i 5.500 e i 6.500 giri a seconda dei Riding Mode e dello stile di guida), e lui ci porta a spasso con grande soddisfazione. In questo frangente la vera protagonista è la trasmissione, che asseconda lo stile di guida con cambiate morbide e a regimi intermedi (siamo in modalità Street).
Ci togliamo lo sfizio di intervenire "manualmente", giusto per metterlo alla prova, prima utilizzando la leva del cambio e poi i pulsanti sul blocchetto sinistro. Non contenti proviamo a scalare usando il comando del gas, che se ruotato in avanti permette di scale rapidamente i rapporti. Sembra complesso? Vi assicuriamo che non lo è.
Il traffico leggero delle strade sulla costa di Tenerife ce lo lasciamo alle spalle, e cominciamo a splendide e tortuose strade che salgono verso il vulcano del Teide. È venuto il momento di cambiare personalità alla nostra Adventure.
Stabile e svelta nello scendere in piega, necessita di essere accompagnata con il peso del corpo nei cambi di direzione. Nel misto percepiamo una certa tendenza dell'avantreno a mantenersi alto, quindi escludiamo l'antidive per permettere un maggiore affondamento della forcella, e alziamo il posteriore attraverso il comando che agisce sul precarico del mono. Modifica recepita, e percezione della ruota anteriore migliorata.
Ottimo il comportamento delle Dunlop Meridian, che possono beneficiare anche dell'eccellente grip degli asfalti di Tenerife, pneumatici prettamente stradali che si sposano con il carattere della "Milletrenovanta".
L'ergonomia, e di conseguenza la posizione di guida, è un giusto mix tra confort e sensazione di controllo, mentre la sella è bella sostenuta e qualcuno potrebbe giudicarla leggermente dura.
In compenso, grazie alla sua forma, permette di toccare facilmente con entrambi i piedi a terra (chi scrive è alto 180 cm), inoltre è facilmente regolabile in altezza, e nasconde una trousse di attrezzi davvero completa e ben fatta (anche questo è da considerarsi un caso più unico che raro ...).
Il bicilindrico si fa sentire, qualche vibrazione all'altezza del serbatoio, a velocità autostradali e agli alti regimi, ma nel misto passa inosservato.
Più facile notare la sete, i consumi si attestano sui 7 litri, e oltre, per cento chilometri, non benissimo anche se viene dichiarato un miglioramento rispetto alla 1290.
Nel complesso la 1390 Super Adventure S EVO convince. Convince per la dotazione tecnica e per il prezzo che, anche se importante, pur se accessoriata di tutto punto, è al di sotto delle concorrenti dirette (BMW e Ducati).
Le prestazioni sono elevatissime, verrebbe da dire anche esagerate, ma questo vuole il mercato in questo segmento.
Moto: KTM 1390 Super Adventure S EVO
Meteo: sole 21° - 7°
Luogo: Tenerife
Terreno:Strada
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