Vi piace questa Tesla Cyberbike? Musk non la vuole fare e allora ci pensa l’intelligenza artificiale

Nicola Andreetto
Lo studio Yanko Design ha affidato alla AI di Midjourney descrizione e immagini di spunto con il compito di creare delle moto ispirate al Tesla Cybertruck. Commentiamo i risultati.
4 gennaio 2023

Niente panico, ciò che vedete non è realtà anche se lo sembra. Non solo si tratta di concept virtuali - a quelli siamo ormai avvezzi - ma sono addirittura più virtuale del virtuale essendo stati generati da un cervello artificiale. Eppure il loro grado di dettaglio ci obbliga a fermarci ad osservarli e stupirci di quanto l’intelligenza artificiale sia in grado di partorire. Tutto è iniziato con l’idea di Sarang Sheth, collaboratore dello studio Yanko Design. Il giovane designer ha pensato di fare un esperimento affidando al software Midjourney alcune immagini di riferimento e la descrizione di ciò che aveva in mente, ovvero una serie di moto ispirate al celebre pick up Tesla Cybertruck. L’ultima versione di questa intelligenza artificiale consente infatti agli utenti di inviare non soltanto input testuali ma anche immagini. Sarang Sheth ha dunque sottoposto a Midjourney una serie di moto di produzione come riferimento oltre che le immagini del Cybertruck di Elon Musk ed una puntuale descrizione. La serie di concept di moto elettriche che vediamo in questa gallery sono perciò interpretazioni virtuali su come potrebbe essere un’ipotetica Cyberbike firmata Tesla. Parliamo di ipotetica perché il disinteresse del fondatore e CEO Elon Musk è conclamato e già in passato ha dichiarato di non voler produrre alcuna moto. Ci dovremmo accontentare del quad e di guardare immagini come queste. E allora guardiamole!

Ciò che probabilmente affascina di più è che sono in primo luogo… credibili. Bisogna riconoscere che il software ha saputo declinare il design poligonale del Cybertruck con la giusta inclinazione per creare superfici sfaccettate ma in qualche modo motociclistiche. I bozzetti, se così li possiamo chiamare, sono arditi e non lasciano molto spazio alla funzionalità ma è giusto sia così quando ci si vuole spingere un po’ più in là e creare qualcosa di più concettuale. Non mancano delle trovate interessanti come delle strisce a Led sulle ruote o sugli steli della forcella o ancora una carenatura della stessa quasi a renderla più aerodinamica. Presumiamo poi una maggiore conoscenza da parte del software di alcuni elementi piuttosto che altri. Così spieghiamo come ad esempio i gruppi ottici siano molto dettagliati e risultino forse gli elementi più credibili nella maggior parte dei casi. Anche la strumentazione digitale è piuttosto dettagliata e verosimile. Sicuramente lo sono meno le selle striminzite e alcuni scivoloni come monoammortizzatori dalla lunghezza spropositata. E voi che ne pensate? Diteci nei commenti qual è la vostra preferita o sfidate Sheth e create la vostra interpretazione con Midjourney e mostratecela!