Vendita Ducati: anche Benetton e Bonomi. Ma in VW ci sarebbero resistenze

Vendita Ducati: anche Benetton e Bonomi. Ma in VW ci sarebbero resistenze
Maurizio Gissi
  • di Maurizio Gissi
L'agenzia Reuters, la prima ad aver parlato della cessione di Ducati da parte di Volkswagen (Audi), ha scritto che fonti vicine all'operazione darebbero in lizza la famiglia Benetton. E si parla anche della Investindustrial di Andrea Bonomi, ex proprietaria di Ducati. Ma in Volkswagen ci sarebbero resistenze alla vendita
  • Maurizio Gissi
  • di Maurizio Gissi
20 luglio 2017

La famiglia Benetton sarebbe in trattativa per l'acquisto di Ducati. Lo ha scritto l'agenzia inglese Reuters, quella che per prima aveva diffuso la notizia della volontà del Gruppo tedesco Volkswagen di cedere Ducati, acquisita da Audi nel 2012.

L'offerta Benetton pare essere di 1,2 miliardi di dollari, inferiore rispetto alla cifra di 1,5 miliardi di euro di cui si era inizialmente parlato. Il nome Benetton va ad aggiungersi ad altri che a più riprese le indiscrezioni hanno dato della partita. Ci riferiamo alle indiane Hero Motorcorp, Bajaj Auto (che controlla il 48% di KTM) ed Eicher Motors (Royal Enfield), alla cinese Saic (Aston Martin), all'americana Harley-Davidson e ai fondi di private equity KKR, Bain Capital e Permira.
 

Gilberto Benetton
Gilberto Benetton

L'indiscrezione lanciata oggi dalla Reuters cita Benetton ma anche Bain Capital che controlla una quota della canadese BRP (Ski Doo e Can Am).
Le italiane Radiocor e First Online aggiungono un altro nome alla lista, cioè Andrea Bonomi e la Investindustrial di famiglia, ovvero la precedente proprietà del marchio bolognese che vendette Ducati proprio ad Audi nel 2012 per 860 milioni.
Secondo alcuni fondi che hanno esaminato il dossier la valutazione di Ducati arriverebbe fino a 1,4 miliardi di dollari. Tirate le somme ci dovrebbero essere sul piatto cinque offerte vincolanti con scadenza settembre.

La holding Edizione S.r.l è una società non quotata e interamente controllata dalla famiglia Benetton. E' una tra le maggiori holding di partecipazioni italiane, con investimenti nei settori infrastrutture e servizi per la mobilità (Atlantia), ristorazione autostradale e aeroportuale (Autogrill), tessile e abbigliamento, immobiliare e agricolo.
A fine 2016 Edizione ha registrato un fatturato consolidato di 11,7 miliardi di euro e le società del Gruppo impiegano complessivamente più di 64.000 dipendenti. A dicembre 2016 il Net Asset Value di Edizione S.r.l. era pari a 11 miliardi di euro.

Le stesse indiscrezioni affermano che Polaris (Indian e Victory) fa parte dei nomi interessati, mentre Harley-Davidson avrebbe sì esaminato i dati (dando mandato a Goldman Sachs), ma non avrebbe presentato un'offerta. La cinese Loncin, che aveva manifestato iniziale interesse, non si sa invece se sia ancora in gara.
Ritornando alle fonti riprese dall'agenzia Reuters, gli acquirenti coinvolti in questa fase potrebbero essere selezionate in una seconda tornata, fra pochissimi giorni, sempre dalla Evercore e per conto della Volkswagen. Se Benetton dovesse passare questa trattativa, viene detto, cercherà la collaborazione di un investitore finanziario.

Per la vendita di Ducati, in ogni caso, Volkswagen dovrà avere il consenso dei sindacati del gruppo automobilistico (ricordiamo che in Germania controllano la metà dei seggi del consiglio di sorveglianza, ovvero dieci su venti). Sindacati che si sono detti contrari alla cessione.
Questo il testo del comunicato dei rappresentanti Audi di pochi giorni fa: «Con il diffondersi, sempre più insistente della notizia della possibile vendita di Ducati aumenta sempre di più la preoccupazione dei lavoratori del gruppo Ducati. Pur comprendendo il motivo legato ai problemi di liquidità generati dal Dieselgate riteniamo che, in questo momento, tale azione avrebbe come conseguenza l’indebolimento della considerazione e dell’immagine del gruppo Volkswagen/Audi. Vorremmo inoltre sottolineare che dietro a questa operazione prettamente finanziaria ci sono 1.700 lavoratori della Ducati nel mondo ormai pienamente integrati nel modello partecipativo. Entrare nella famiglia Audi e Volkswagen, che ha tra i suoi nodi cardine una pianificazione industriale a lungo termine, il benessere dei lavoratori e relazioni aziendali e sindacali fondate appunto sui principi della partecipazione, significaper queste persone stabilità, certezze e aspettative per il futuro. Noi come delegati Audi Ausschuss vogliamo pertanto esprimere il nostro totale dissenso all’eventuale vendita di Ducati».

E soprattutto per la vendita servirà avere il consenso di una quota importante degli azionisti, quelli che fanno riferimento alle famiglie Piech, al vertice di VW quando Ducati venne acquistata, e Porsche: assieme vagono quattro voti nel consiglio di vigilanza.
Il percorso di cessione non è insomma semplice e nemmeno definito.