Una Royal Enfield Himalayan trasformata in motocross: follia o genio? [VIDEO]

Una Royal Enfield Himalayan trasformata in motocross: follia o genio? [VIDEO]
Acquistata da uno youtuber inglese per 850 sterline e divenuta protagonista della gara di sabbia più estrema del Regno Unito: la Weston Beach Race
3 ottobre 2025

C’è chi ama le moto così come sono uscite dalla fabbrica… e chi invece non resiste al richiamo del proibito. E al protagonista della storia di oggi deve piacere senza dubbio questo secondo aspetto. Fare con la propria moto ciò che “non dovrebbe fare” è un brivido unico, un gioco che ha già consacrato personaggi come Matt Spears, famoso su YouTube per le sue folli imprese: dalla Gold Wing in versione enduro, alla Hayabusa lanciata sulle rocce di Moab. Un intero genere a sé, che vive di eccessi e sfide impossibili. Insomma parliamo di gente che non si chiede "perché?" ma piuttosto "perché no?".

Ed è proprio in questa scia che nasce la follia targata 999 Lazer: prendere una Royal Enfield Himalayan 411 distrutta e trasformarla in una moto capace di competere nientemeno che alla Weston Beach Race 2025, la gara di sabbia più estrema e leggendaria del Regno Unito. Follia. (Ma anche tanta stima).

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Il progetto nasce con un obiettivo chiaro: rendere più leggera, affidabile e veloce una moto nata per l’avventura, non certo per volare su una pista da motocross. Acquistata per appena 850 sterline, la 411 protagonista di questa storia incredibile è stata smontata, alleggerita, dotata di sospensioni migliori e rimessa in sesto con una sfida ben precisa: la Weston Beach Race. L'equivalente dell'Enduropale de Tuoquet inglese.

Il risultato? Una moto ribattezzata con un nome che è tutto un programma: Silver Surfer. Non sono effetti cinematografici: nel video la vedrete davvero volare come una moto da cross, con salti che fanno sembrare la Himalayan un incrocio tra una scrambler aggressiva e una Husqvarna vintage.

Insomma, queste sfide più sono pazze e più ci appassionano, e iscriversi alla Weston Beach Race con una moto così è da pazzi. Ma parliamo di quella follia che ci piace e che ci fa guardare questa storia con un sorriso gigantesco stampato in faccia. A volte è proprio vero: non bisogna chiedersi "perché" ma "perché no".

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