Nico Cereghini: "Moto.it, pezzo uno!"

Nico Cereghini: "Moto.it, pezzo uno!"
Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
Una bella avventura: da oggi scrivo per Moto.it di Nico Cereghini
  • Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
12 novembre 2009


Ho cominciato quarant’anni fa su Motociclismo, sono in televisione da venticinque, ora collaboro al primo quotidiano motociclistico on-line. Magari tra vent’anni farò anche un po’ di radio.
E ritrovo il mio amico Maurizio Tanca. Qualche anno fa –meglio non fare troppi calcoli- lavoravamo insieme in una redazione e giravamo insieme sulla pista di Monza. Con la ruotina Peiseler attaccata alla coda della moto per i rilevamenti delle prestazioni.
Noi due insieme eravamo l’alternativa umana al colosso Motociclismo.

Questa è una bella avventura perché Internet è veloce, completo, creativo, diretto e in grande espansione. 

E sono contento anche perchè Valentino Rossi ha vinto il nono titolo e probabilmente il più difficile della sua lunga carriera. Un campionato equilibrato con rivali come Stoner e Lorenzo: e lui, Vale, è il re con sei vittorie quando è abituato a collezionarne, quando si prende il titolo, minimo nove a stagione. E ha vinto pure Ben Spies in SBK. E io non sono particolarmente tifoso della Yamaha, anche se mi è piaciuto come hanno lavorato, e vi assicuro che mi dispiace che la Ducati sia stata battuta anche in SBK. Perché le Ducati sono state vincenti fino all’ultima tappa dei due campionati. Ma amo lo sport e mi piacciono i campioni veri. Rossi e Spies lo sono stati, uno già bello maturo l’altro all’esordio in Europa. Le loro imprese fanno più grande il nostro sport.

Dai, si parte, tutti in sella, un po’ di mal di schiena ma tra shiatsu e agopuntura in qualche modo mi tengo insieme. Ho fatto sei volte la 24 Ore di Le Mans, e l’umidità di quei posti lì non passa mai del tutto. E poi quante moto avrò provato in vita mia in tutti questi anni? Cinquanta all’anno? Duemila in tutto? Quanti km? Quanti voli? Se ho qualche acciacco, pazienza. E del resto Valentino Rossi ci ha fatto sapere che altro che brodo, le galline vecchie sanno fare ancora delle belle uova.
E se a trent’anni esce un uovo così, figuratevi a sessanta!


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Nico Cereghini

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