Tutti insieme per la sicurezza. Calano gli incidenti ma resta molto da fare

Tutti insieme per la sicurezza. Calano gli incidenti ma resta molto da fare
  • di Alfonso Rago
Si rafforza l’impegno delle istituzioni per ridurre gli incidenti stradali: il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha varato diverse iniziative per aumentare la sicurezza attiva per tutti gli utenti della strada
  • di Alfonso Rago
26 luglio 2012

Prima del classico week end da bollino nero per chi viaggia, con prevedibili intasamenti su strade ed autostrade e quindi con potenziali rischi di impennate del numero di incidenti, il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture ha voluto celebrare la quarta Giornata Europea della Sicurezza Stradale con la firma di importanti protocolli, premessa ad un prossimo e rinnovato impegno su tale fronte. Una giornata dal forte valore simbolico, vista la presenza ufficiale del Governo rappresentato dal Vice Ministro Mario Ciaccia, di associazioni e personalità che a vario titolo saranno attive nel non facile compito di arrivare entro il 2020, come da obiettivo comunitario, al dimezzamento di incidenti e vittime della strada.


Di sicurezza si parla da anni e risultati significativi non mancano: dopo gli sforzi degli ultimi anni, nel 2011 il numero di incidenti mortali (fonte Istat) si è ridotto a 3.280, rispetto ai 4.090 del 2010 ed ai 4.237 dell’anno precedente. Guardando un po’ più indietro, nel 2001 i decessi furono addirittura 7.096:

Nel 2011 il numero di incidenti mortali (fonte Istat) si è ridotto a 3.280, rispetto ai 4.090 del 2010 ed ai 4.237 dell’anno precedente

quindi, nel decennio 2001-2010 si è registrata una riduzione della mortalità del 42,4%. Ma molto resta ancora da fare: «Oltre le tragedie ed il dolore che provocano nelle famiglie, gli incidenti stradali e le loro conseguenze rappresentano un costo sociale pari a ben il 2% del Pil nazionale - ha rivelato nel suo intervento il Vice Ministro Mario Ciaccia - In Italia avvengono circa 20.000 incidenti gravi all’anno: il nostro impegno è di fare in modo che il concetto della sicurezza, dei comportamenti responsabili, dell’impegno diretto di ciascuno sia metabolizzato e diventi una modalità normale, quotidiana, d’uso comune».


L’ingegnere Sergio Dondolini, Direttore Generale per la Sicurezza Stradale della Motorizzazione Civile, ha indicato il valore delle firme apposte ai vari protocolli: «La sicurezza stradale è come un mosaico, con tanti pezzi che vanno ad incastrarsi per formare un insieme organico e funzionale, il cui completamento frutta quindi un valore aggiunto che torna a vantaggio di tutta la collettività. Da un lato occorre certo investire in sicurezza sulle strutture viarie, per esempio favorendo l’uso diffuso di asfalto drenante, eliminazione di buche e rimozione dei guard rail pericolosi e non a norma; ma altrettanto importanti sono gli interventi sui comportamenti a rischio, in primis la guida dopo l’assunzione di droghe o alcool». Elementi che sembrano chiamare direttamente in causa le giovani generazioni: il Programma europeo 2011-2020 sulla sicurezza stradale individua tra i sette obiettivi strategici quello di “Rafforzare l'istruzione e la formazione per gli utenti della strada”. Attività, quest’ultima, che fin dal 1996 vede la FMI collaborare con intensità con il Ministero.


In particolare, nel corso degli anni, la FMI si è occupata sempre di più degli utenti più giovani della strada, con attenzione speciale verso chi è sta per acquisire il “Patentino”, indispensabile per la guida dei ciclomotori. La mancanza, fino a qualche tempo fa, della prova pratica obbligatoria, consentiva la “discesa in

Alberto Rinaldelli, Segretario Generale della FMI
Alberto Rinaldelli, Segretario Generale della FMI

 strada” di ragazzi che non avevano mai provato la guida. L’evolversi della situazione e delle norme ha portato la FMI a sperimentare un metodo di esercitazione alla guida, che rappresenta la base dell’attuale esame pratico. «La Federazione Motociclistica Italiana ha sviluppato, accanto alla sua missione prettamente sportiva, anche una grande attenzione al tema dell’utenza motociclistica - ha dichiarato Alberto Rinaldelli, Segretario Generale della FMI, al momento della firma del protocollo -Puntiamo a coinvolgere i ragazzi, e non solo, portandoli ad essere utenti consapevoli del mezzo, del suo utilizzo, dell’ambiente in cui si trovano a circolare: è quanto ci proponiamo con la nostra attività di informazione, istruzione, educazione e dimostrazione. Un’attività che vede da anni la FMI molto presente sul territorio, spesso in stretta collaborazione con gli Uffici Provinciali della Motorizzazione Civile, che hanno ospitato numerosi appuntamenti con i ragazzi delle Scuole Medie Superiori, coinvolti anche all’interno dei propri Istituti Scolastici, quando gli spazi lo permettono».


Tra le diverse associazioni coinvolte, la Fondazione Ania per la sicurezza stradale: il Segretario Generale, Umberto Guidoni, ha rimarcato come ogni giorno in Europa siano 85 le persone che muoiono in conseguenza di incidenti stradali, e di questi decessi ben undici avvengono in Italia: «Per ridurre questi numeri, svolgeremo iniziative per arrivare al miglioramento dei livelli di sicurezza della circolazione, partendo dai progetti in ambito educativo, dell’informazione e della comunicazione». Due monumenti dello sport italiano, Dino Meneghin e Andrea Lucchetta, con la loro presenza hanno reso un po’ meno ingessata la cerimonia. In procinto di partire per i Giochi Olimpici di Londra, l’ex pivot di Milano,

Andrea Lucchetta, l'ex pallavolista dall’inconfondibile “cresta”
Andrea Lucchetta, l'ex pallavolista dall’inconfondibile “cresta”

per conto della Federazione Italiana di Pallacanestro ha firmato l’impegno a realizzare progetti dedicati ai ragazzi dei primi due anni delle scuole superiori, con l’obiettivo di trasmettere informazioni e conoscenza sulle situazioni più a rischio. L’ex pallavolista dall’inconfondibile “cresta”, con un po’ di emozione ha presentato il trailer de “Il sogno paralimpico di Brent Winters”, film d’animazione realizzato in collaborazione con il Comitato Paralimpico Italiano. Il cartone, che verrà presentato alla Paralimpiade di fine agosto a Londra, è incentrato sul tema della sicurezza stradale: narra la storia di un giovane pilota inglese che a causa di un incidente stradale perde l’uso delle gambe; dopo l’iniziale depressione, troverà gli stimoli giusti nello sport paralimpico, superando momenti difficili e riuscendo a trovare nuove amicizie. Il cartone verrà proiettato nelle scuole di tutta Italia a scopo didattico.


Foto di: Maximilian Lombardi - Ufficio Stampa Ministero Infrastrutture e Trasporti

 

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