Tira una gran bella “Harrier”

Tira una gran bella “Harrier”
Francesco Paolillo
Un preparatore svedese ha denudato una BMW, tenendo solo lo stretto indispensabile. Vediamo le soluzioni tecniche che ha adottato su questa special
5 febbraio 2010


Siete stufi di passare inosservati ? Volete fare il salto di qualità e far girare le teste come in un campo di girasole? Stellan Heagland vi può dare una mano, cucendovi addosso un bel vestitino attillato. Lo specialista svedese ha denudato una BMW, tenendo solo ciò che gli interessava di più, lo stretto indispensabile direi io.

Motore, Trasmissione e sospensione posteriore, tutto il resto via! All’avantreno “ghe pensi mi” ha detto in dialetto svedese, ed ecco spuntare una sospensione monobraccio che assomiglia a quella montata sulla Bimota Tesi. Aiutato nello sviluppo da ISR, nota azienda svedese che produce impianti frenanti, il fantasioso preparatore ha messo a punto una sospensione che a quanto pare funziona davvero e non è solo bella da vedere.

Il concetto Forma – Funzione è portata all’estremo sulla Harrier, questo il nome della due ruote minimalista, nessun orpello, neanche un cmq di carenatura che non sia strettamente indispensabile. E a ben guardare se escludiamo il serbatoio della benzina, l’unica carenatura visibile è l’unghia che copre il terminale di scarico, che funge anche da sella (oltretutto biposto come si può vedere nel video!).

Il gruppo ottico anteriore è stato sostituito da una coppia di faretti poliellissoidali montati davanti alle teste del motore Boxer, mentre la funzione di luce di posizione e stop, è delegata ad una corona di led sistemata proprio attorno al terminale di scarico.

Questo genere di moto solitamente nasce e muore nello spazio di un salone, non è così per l’Harrier, che come dimostra il video, è funzionante, sembrerebbe anche bene, e soprattutto è perfetta per l’uso quotidiano… chiedere alla ragazzina!

 

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