Tensione Iran-Israele: impennata dei carburanti, la preoccupazione dei consumatori

Tensione Iran-Israele: impennata dei carburanti, la preoccupazione dei consumatori
L’escalation militare tra Israele e Iran ha scatenato un’ondata di turbolenza nei mercati energetici, con ripercussioni immediate sui prezzi del petrolio e dei carburanti anche in Italia. Allerta sulle speculazioni
17 giugno 2025

La preoccupante situazione che coinvolge Iran e Israele sta avendo anche un effetto sul costo dei carburanti, la benzina ha superato la soglia di 1,7 euro/litro (media nazionale self-service), mentre il gasolio ha oltrepassato 1,6 euro. Le rilevazioni ufficiali del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, confermano il trend. Il Codacons non ha usato mezzi termini, definendo l’aumento "inaccettabile" e chiedendo un intervento urgente del governo per bloccare presunte speculazioni. "I rincari confermano le anomalie del settore: i prezzi salgono subito quando aumenta il petrolio, ma il carburante venduto oggi era stato acquistato mesi fa a quotazioni ben più basse", ha denunciato l’associazione. Anche l’Unione Nazionale Consumatori ha puntato il dito contro la "doppia velocità" del mercato: solo 7 regioni su 20 registrano una benzina sotto 1,7 euro/litro. Bolzano si conferma la più cara, mentre Marche, Veneto e Lazio guidano la classifica delle aree più economiche.

Con l’avvicinarsi della stagione estiva, Assoutenti ha lanciato un appello alle autorità: "Chiediamo di vigilare su eventuali anomalie nei listini. Questo rincaro, nel peggior momento possibile, rischia di pesare sulle famiglie in partenza per le vacanze". Il presidente Gabriele Melluso ha avvertito: "Oltre al caro-carburanti, aumenteranno anche i costi dei trasporti, un doppio colpo per i consumatori".

Fonte: ANSA.IT

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