Social trip Suzuki: su e giù per le valli con la GSX-S1000GT [VIDEO]

Angelo Acosta
Un modo nuovo, social per mettere alla frusta la Sport Tourer di casa Suzuki, due giorni di challenge, grande divertimento e qualche disguido...
8 aprile 2023

Suzuki propone spesso attività nuove e avvincenti per far testare i loro modelli moto di punta.

L'ultimo della serie, ideato dal reparto marketing italiano della casa di Hamamatsu, è stato la prima edizione di The Social Trip 2023, una sfida vera, tra giornalisti italiani, mai realizzata in precedenza; una gara di regolarità in sella alla Sport Tourer 2023 GSX-S1000GT.

Il contesto è quello delle meravigliose curve e dei caratteristici paesaggi della SS45 (Val Trebbia in provincia di Piacenza) e della SS45bis (Val D’Aveto) che accompagnano al mare di Sestri Levante (GE), con una sorpresa interessante: colui che si comporterà meglio sui propri profili social, vincerà uno scooter Suzuki: l’Address 125.

Wow! Ma.. come si vince il premio? Cosa dobbiamo fare?

E’ un po' complesso, ma ora ve lo racconto.

Pronti via… Arrivano in redazione dieci fogli di Word contenenti regole e obblighi a cui ognuno dei giornalisti dovrà attenersi durante la prova e nel corso del suo viaggio.

Un regolamento vero e proprio, molto interessante, che mette alla prova la GSX-S1000GT, le nostre doti di creator sui social e le nostre capacità di interazione con la tecnologia di questo modello di moto.

Ma da dove si parte?

La GSX-S1000GT arriva in redazione il 29 marzo. Iniziamo la fase di studio del mezzo con la realizzazione di un primo contenuto video social, in verticale (formato utile per Instagram) nel quale ci presentiamo e raccontiamo la sfida che ci aspetta al pubblico che ci segue da casa.

Dobbiamo posizionare alcuni adesivi SocialTrip e il sigillo sul tappo serbatoio, in quanto sarà proibito fare rifornimento prima del check point iniziale. E poi un ulteriore contenuto video prima della partenza, con il racconto della scelta dell’itinerario del “viaggio” su strade bike friendly.

La prima tappa si raggiunge seguendo alcune coordinate indicate nel regolamento da inserire preferibilmente sulla dashboard della GSX-S1000GT (utilizzando le funzioni “Connectivity” e l’app Suzuki sul nostro smartphone).

Scatto di una foto del dashboard alla partenza e all’arrivo di ogni check: tutto il materiale social prodotto dovrà essere inoltrato in una chat Whatsapp indicata da Suzuki.

Primo pit stop con rifornimento carburante sul Ponte Gobbo di Bobbio-PC (solitamente off-limit per i mezzi a motore) e pranzo “leggero” e veloce prima della ripartenza verso la seconda tappa, raggiungibile sempre grazie alle coordinate indicate da Suzuki, prontamente inserite sul dashboard. E’ il momento del contenuto social esplicativo delle funzioni del dashboard.

Subito in sella per raggiungere il terzo e ultimo chec kpoint, attraversando strade con molte curve nelle quali è possibile testare la moto sotto il profilo delle performance. Video racconto delle sensazioni personali avute durante questo tratto di guida e un primo “punto della situazione” del viaggio.

Una volta caricati tutti i contenuti sui profili social, si riparte per raggiungere entro le ore 19:00 l’hotel Miramare di Sestri Levante, dove ci aspettano un succulento aperitivo e una doccia calda.

Il secondo giorno, è prevista la seconda e ultima parte del percorso, ovvero il raggiungimento della propria redazione percorrendo strade a nostro piacimento, con unico vincolo: quello di fermarsi in un posto iconico a raccontare le nostre sensazioni in merito alla moto e a questo TheSocialTrip 2023.

Ma quante ne ho combinate?

Una volta letto il regolamento, inquadrata la situazione, studiata la GSX-S1000GT e soprattutto le funzioni del dashboard con la connettività Suzuki, mi preparo per la sfida e decido di percorrere una strada a me familiare, partendo dalla redazione:

 

Moto.it-Stradella-Salice Terme-Varzi-Passo del Penice-Bobbio-Sestri Levante.

Un percorso di circa 500 km totali, nel quale starò lontano dalle strade a pedaggio e soprattutto godrò di tante curve in sella alla GSX-S1000GT, oltre a provare diversi percorsi (extra-urbano, urbano e…anche traffico!).

Ecco: il traffico imprevisto è stato quasi un problema:

mi prefisso di partire per le ore 10:00 del 30 marzo, pensando di fare il tratto collinare a buon ritmo ma i calcoli sono troppo stretti; inoltre l’imprevisto è sempre dietro la porta, soprattutto se hai un cucciolo di Shiba Inu con manie di protagonismo che tenta di intromettersi continuamente nel video iniziale della challenge… Insomma sono partito in ritardo.

Faccio tutto quello che devo fare prima di partire, carico la moto, preparo l’abbigliamento e parto in fretta e furia.

Percorrendo solitamente quella strada, durante il fine settimana, non ho calcolato la presenza di camion, traffico, strade con lavori in corso semaforizzate, ancora traffico, strada del Monte Penice in condizioni non ottimali di asfalto e freddo. Tra una cosa e l’altra alle 11:30 mi trovo ancora nel Comune di Varzi e devo ancora attraversare tutto il passo di montagna del Monte Penice per arrivare alla prima tappa: Bobbio, un'impresa quasi impossibile.

Mi concentro, cerco di guidare bene, pulito, senza rischiare ma a passo spedito. Il tempo passa inesorabile e sono sempre più convinto che non ce la farò ad arrivare. Alle 12:04, con tanta fretta, arrivo al primo check point (previsto per le 12:05)!!!

Urlo di gioia, foto al dashboard e il primo check fatto!!!

Che fatica però!

Continua l’attività, rifornimento di benzina, risate con i ragazzi di Suzuki e mi si presenta davanti il pranzo: tipico piacentino con gnocco fritto e salumi/formaggi, stupendo ma un filo pesantino per il prosieguo dell’attività (visto che entro le 13:20 dovevo ripartire verso il secondo check).

Mangio di fretta, corro verso la moto, carico la mappa sulla dashboard, parlo con il referente Suzuki che si è preso cura delle nostre moto e parto, mi aspettano circa 50km di curve tra la Val Trebbia e la Val d’Aveto per raggiungere il secondo checkpoint.

Parto con grande entusiasmo e le curve mi inebriano, sono stupende, nonostante in alcuni punti si presenti un asfalto umido. Il paesaggio è stupendo, con questa valle che si apre davanti ai nostri occhi dopo ogni uscita di curva.

Anche se fa freschino, sono concentrato sull’obiettivo del secondo check point.

La dashboard della Suzuki mi mostra continuamente notifiche di chiamata da un numero sconosciuto: “Mmm... sicuramente è qualcuno di Suzuki ed è successo qualcosa”.

Preso dalla sfida, mi fermo in tempo al check point dove devo raccontare in maniera semplice le funzioni di connettività del dashboard: faccio 3 video, sbaglio a parlare, mi incespico, nel frattempo arriva la telefonata di Barbara Moscato (Coordinatrice Ufficio Stampa e PR Moto di Suzuki Italia) che mi chiede con voce soave: “Angelo, per caso hai tu le chiavi di un’altra Suzuki in tasca? Non le troviamo e c’è un collega fermo che non può ripartire…”

Io ovviamente dico: “ma noooo Barbara, figurati……

Tocco la tasca dei miei jeans tecnici PMJ ed eccole che spuntano: una bellissima chiave Suzuki diversa da quella che in quel momento era attaccata al quadro della mia moto.

Panico: in quel momento le penso tutte:

  • “allora ora le butto nel fiume”
  • “le lancio nel bosco e nego tutto”

L’onestà vince: “si Barbara, le ho io...”

Gioia mista a preoccupazione da parte di Barbara che mi chiede con grande gentilezza di tornare al primo checkpoint per poter far ripartire il collega di Motorbox al quale ho portato via brutalmente le chiavi.

Va bene, alla fine farsi 50 km di curve non è niente male con la GSX-S1000GT, quindi via, riparto mentre i colleghi delle altre testate mi incrociano e non capiscano cosa io stia facendo.

Percorro queste curve in fretta, ma gustandomele tutte, una dopo l’altra, il percorso performance l’ho anticipato e a un certo punto mi rendo conto che sto guidando questa “sport-tourer” come se fosse una “naked sportiva”: interessante!

Arrivo dopo 40 minuti, consegno le chiavi a Michele chiedendo umilmente scusa per il disguido, prime risate e domande sul motivo per il quale queste chiavi fossero nelle mie tasche, break di cinque minuti e riparto con una nuova programmazione della mia sfida.

Mi accodo al collega e raggiungiamo i vari punti.

Giriamo i video, facciamo delle grasse risate e raggiungiamo in tempo l’hotel Miramare di Sestri Levante, dove ci aspettano gli altri giornalisti che ormai sanno della mia disavventura.

Aperitivo, cena ed estrazione del premio, vinto dal collega Michele Pradelli di InMoto, in quanto è stato preciso con tutti i contenuti social che erano previsti dal regolamento.

Chi mi conosce sa che sono abbastanza competitivo, ma valutando i vari imprevisti, sono ben lieto di brindare al collega e a questa prima edizione del Suzuki SocialTrip 2023.

Il giorno seguente, viaggio di ritorno con il collega di Motorbox, con il quale decidiamo di percorrere al contrario la stessa strada e fermarci a Bobbio per i contenuti finali.

Durante questo tratto, troviamo la strada bagnata ed è necessario prestare molta attenzione, si rischia di incappare in una scivolata e non è il caso; quindi, ce la prendiamo con calma e ci concentriamo sulla guida della moto che, grazie alla sua erogazione fluida, al bilanciamento dei pesi e agli pneumatici Dunlop Sportmart RoadSport2 montati di primo equipaggiamento, ci regala anche in quel contesto una guida interessante e goduriosa.

Arrivati a Bobbio, compio con l’ultima attività prevista dal regolamento e mi riguardo la GSX-S1000GT per bene.

Ma com'è questa GSX-S1000GT?

La presentazione stampa di questo modello l’ha seguita il collega Privi il quale ci ha illustrato tutte le caratteristiche tecniche e specifiche della moto.

Il mio compito durante l’evento è stato quello di utilizzarla al meglio in questi due giorni interi, mettendola alla frusta su asfalti asciutti, umidi, con clima che va dal freddo (6 gradi) al mite (20 gradi), dalla pioggia al vento etc.

Insomma, tutte condizioni che un utente “normale” troverebbe nel corso di una stagione motociclistica o addirittura nel corso di un viaggio.

L’unico vero neo che ho percepito fin dall’arrivo di questo modello è il peso: quei 226 kg in ordine di marcia, insieme al pieno bagaglio delle due capienti borse rigide laterali rende questo modello un po' pesante, peso che si percepisce soprattutto nelle manovre da fermo per un utente “alto” come me (170cm).

Mi fermo a pensare che siamo pur sempre seduti su una SportTourer, quindi orientata al turismo e non alle performance pure, osservo i modelli proposti dalla concorrenza e mi risulta in linea con il numero presente sulla bilancia degli altri modelli di mercato, quindi tutto nella norma.

Quello che invece che mi ha sorpreso in positivo è:

  • la facilità di guida;
  • l’erogazione ed elasticità del motore (che sapevo essere di derivazione da quella meraviglia dell’ingegneria motoristica giapponese, il famoso K5, che accompagna i modelli Suzuki 1000 cc da ormai 18 anni!)
  • la versatilità di utilizzo.

Partendo dalla facilità di guida, Suzuki ci ha abituati negli anni a presentare modelli di moto “facili”, ovvero che non mettono mai in difficoltà il pilota. Questo modello in particolare si presenta con una comoda sella alta solo 810 cm da terra, il che permette di appoggiare entrambi i piedi sull’asfalto, anche per chi non è altissimo come me; l’erogazione del motore è dolce dalle prime tacche del quadro contagiri: a questi regimi non strappa mai, non è brusca e non dà la sensazione di “troppa potenza al bassi”, sensazione che ti regala un’immediata confidenza alla guida.

La frenata è dolce, grazie al mix pompa Nissin/pinze Brembo che mordono due dischi da 310mm con una corsa della leva a volte fin troppo lunga, il che per una guida rilassata evita strattoni, mentre quando si alza il ritmo diventa un po' troppo “lunga”.

Le sospensioni (completamente regolabili manualmente) sono tarate per un utilizzo tourer e copiano alla grande le asperità del terreno in quasi tutte le condizioni (sullo sterrato semplice si sente l’orientamento “sport” della moto e non è proprio nel suo habitat naturale, ma comunque lo affronta senza problemi a patto di una guida molto dolce).

La distribuzione dei pesi sulla moto rende l’unico difetto da me indicato sopra (il peso) poco presente non appena la moto si mette in movimento.

L’erogazione e l'lasticità del motore è una goduria vera: ai bassi regimi la moto è tranquilla e si può guidare in 3°/4° marcia senza perdere colpi. Per gli utenti smanettoni che vogliono sentire urlare questo 4 cilindri, confermo che è una sinfonia per le orecchie: quel 4 cilindri in linea Suzuki, tipico ed entusiasmante, ti fa entusiasmare fino al limitatore, che porta la moto a velocità siderali da straccio della patente.

La versatilità della moto è il punto più interessante: con questo modello si può davvero pensare di fare tante cose e tutte bene: l’abbiamo testata in città, in mezzo al traffico, dove si è rilevata agile a scartare le auto in colonna, con un ingombro importante legato alla presenza delle borse laterali ma, nonostante queste, si muove molto bene nella giungla cittadina.

Le strade extra-urbane sono il suo habitat naturale e il luogo dove si muove meglio.

In mezzo alle curve del passo di montagna si percepisce un po' l’ingombro e, nelle frenate più decise, l’avantreno è preciso in ingresso curva e prende soltanto qualche “sbachettata” nelle uscite di curva quando la manetta del gas viene girato troppo bruscamente.

Con passeggero è comodissima, con una triangolazione delle gambe che non stanca.

Infine, la dashboard è molto interessante e permette diverse funzioni utili alla guida turistica, alla connettività con i moderni device e l’accesso a tutte le informazioni in maniera chiara a portata del joystick sulla mano sinistra del pilota.

Una moto, definita da me, come perfetta per coloro che vogliono viaggiare, in maniera comoda, ma che intendono rendere il loro viaggio “pepato”, quindi con qualche sparata in mezzo alle curve, situazione dove si trova a suo agio.

Il tutto a un prezzo di acquisto molto interessante (listino fc di 15.990 €)

Conclusioni

La prima edizione di The Social Trip di Suzuki giunge al termine dopo circa 500 km di strada.

In palio c’era lo scooter Suzuki per il giornalista che avesse utilizzato al meglio i propri social per raccontare questo evento e rispettando tutte le regole previste dal challenge.

Purtroppo, non sono riuscito a vincerlo (e la cosa mi dispiace) ma, per com’è andato questo evento, con le varie vicissitudini, direi che sarebbe stata la ciliegina sulla torta di un’attività che mi ha divertito e che ci ha permesso di raccontare una delle Sport Tourer di riferimento per il mercato italiano.

Argomenti

Suzuki GSX-S1000GT (2022 - 24)
Suzuki

Suzuki
C.so Fratelli Kennedy, 12
10070 Robassomero (TO) - Italia
011 9213711
https://moto.suzuki.it/

  • Prezzo 15.990 €
  • Cilindrata 999 cc
  • Potenza 152 cv
  • Peso 226 kg
  • Sella 810 mm
  • Serbatoio 19 lt
Suzuki

Suzuki
C.so Fratelli Kennedy, 12
10070 Robassomero (TO) - Italia
011 9213711
https://moto.suzuki.it/

Scheda tecnica Suzuki GSX-S1000GT (2022 - 24)

Cilindrata
999 cc
Cilindri
4 in linea
Categoria
Turismo
Potenza
152 cv 112 kw 11.000 rpm
Peso
226 kg
Sella
810 mm
Pneumatico anteriore
120/70 ZR 17 M/C (58W)
Pneumatico posteriore
190/50 ZR 17 M/C (73W)
Inizio produzione
2021
tutti i dati

Maggiori info