Royal Enfield Himalayan: anche il CEO nei test estremi in Ladakh per le nuove 750 e Electric

Royal Enfield Himalayan: anche il CEO nei test estremi in Ladakh per le nuove 750 e Electric
Royal Enfield ha svelato sui social le immagini dei test ad alta quota per le nuove Himalayan bicilindrica e Himalayan Electric. Senza misteri, i prototipi sono mostrati sugli sterrati del Khardung La Pass con la partecipazione diretta del CEO. Facciamo il punto
16 giugno 2025

Certo il nostro è un mondo di grandi appassionati anche ai vertici aziendali, ma dobbiamo ammettere che non capita tutti i giorni di vedere un CEO testare personalmente i prototipi della propria azienda a oltre 5.000 metri di altitudine. In Royal Enfield invece sembra normale. Nei giorni scorsi abbiamo visto proprio B. Govindarajan in sella alle nuove Himalayan 750 e Himalayan Electric sui passi impegnativi del Ladakh, la regione indiana nota proprio per aver in qualche modo originato l'idea stessa delle Himalayan appunto, oltre che per la sua bellezza e per la sua asprezza. Chissà quante volte, però, ci siamo persi dei CEO impegnati nei test di prototipi perché per segretezza o altre strategie non hanno osato postare immagini. Stavolta invece le immagini ci sono, sono ufficiali e quindi possiamo partire con le nostre considerazioni sui due modelli in arrivo da Chennai. 

Naviga su Moto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Due evoluzioni apparentemente opposte

Le foto pubblicate sui canali social ufficiali mostrano due moto profondamente diverse ma originate dalla stessa idea di partenza: arrivare sostanzialmente ovunque. Della Himalayan 750 abbiamo già parlato e dopo questa uscita pubblica non rimangono più ombre sul suo arrivo imminente. Rimane da sciogliere ancora il nodo relativo alla cilindrata perché è evidente che il motore utilizzato è il twin di Interceptor e socie ma secondo molta stampa indiana (e non solo) si tratterebbe di una nuova versione aumentata nell'alesaggio per arrivare a 750 cc. La prima cosa che però salta all'occhio è la ruota anteriore da 19 pollici anziché 21, chiaro indice di un'indole più turistica e viaggiatrice e meno enduro. 

L'altra protagonista dei test è la Himalayan Electric (HIM-E), frutto di più di tre anni di sviluppo continuo e sicuramente beneficiaria del know-how acquisito con Stark. Già lo scorso EICMA notammo nel prototipo esposto alcune differenze rispetto al precedente e soprattutto alcuni elementi in comune con la Stark Varg. Sarà sicuramente un prodotto molto interessante.

I test sul Khardung La Pass - anche a detta della stampa indiana - non sarebbero stati una passerella pubblicitaria solo per avere delle immagini "instagrammabili". Come sappiamo le condizioni climatiche e l'altitudine rappresentano un banco di prova quantomeno selettivo ma soprattutto rappresentano il terreno su cui poi effettivamente i clienti andranno ad utilizzare queste moto. Insomma le Himalayan devono essere all'altezza del nome che portano.

Himalayan bicilindrica: si punta agli occidentali?

Come dicevamo, il motore della futura Himalayan 750 è un bicilindrico parallelo si suppone da 750 cc raffreddato ad aria e olio, derivato dall'arci noto e apprezzato twin da 650 cc rispetto al quale dovrebbe guadagnare in potenza ma soprattutto in coppia ai bassi. Indicativamente possiamo azzardare una potenza di 55 forse 60 CV e una coppia di almeno 60 Nm.

Si notano poi una forcella rovesciata USD all'anteriore e monoammortizzatore al posteriore e ci chiediamo se non ci sia almeno una versione con sospensioni regolabili anche nell'idraulica, chissà. Le ruote a raggi adottano il setup tipico dell'adventure touring (19" davanti, 17" dietro) che la distingue dall'impostazione più enduro della Himalayan 450, confermando la vocazione avventurosa sì ma più turistica. Diamo come molto probabile l'opzione tubeless nella versione top di gamma come avviene per la 450.

Anche il design è decisamente interessante con un frontale più massiccio e protettivo che incorporta il gruppo ottico a led circolare e un parabrezza in grado di fornire un po' più di protezione. Il serbatoio sembra avere una capacità importante forse addirittura superiore ai 17 litri della 450. Lo scarico alto conferma la vocazione all-terrain e sembra comunque abbastanza aderente alla moto per dare agio all'installazione di valigie rigide. Sicuramente troveremo il display TFT rotondo con connettività Bluetooth e navigazione integrata, però ipotizziamo il debutto del cruise control. Sogniamo in grande e chiediamo anche le manopole riscaldabili.

Avventure elettriche e ambiziose

La Himalayan Electric rappresenta una scommessa ancora più audace. Rinunciare ad un motore termico per affidarsi al silenzio dell'elettrico quando si parla di viaggi in zone remote è stato finora un tabù. Royal Enfield riuscirà ad infrangerlo? Il prototipo mostrato in Ladakh rivela un approccio maturo al progetto. Il telaio in alluminio e il pacco batteria (probabilmente con carter in magnesio per contenere peso e ingombri) suggeriscono soluzioni tecniche raffinate e l'estetica è decisamente riuscita con richiami allo stile Himalayan e quella grande sella unica che si estende fino a dove un tempo c'era il serbatoio. Le ruote a raggi con pneumatici tassellati e l'anteriore da 21" confermano le ambizioni più "estreme" rispetto alla bicilndrica, ma più di questo al momento è difficile dire.

Ok, ma quando arrivano?

Royal Enfield non è nuova a sorprese ma se c'è una cosa che crediamo di aver imparato - salvo poi essere smentiti - è che quando mostra i prototipi così senza alcun mistero significa che sta creando attenzione e interesse in vista di un lancio imminente. Non crediamo perciò si dovrà attendere molto per vedere quantomeno la Himalayan 750. Diamo per certa la sua presenza ad EICMA 2025 ma non escludiamo che la presentazione in patria possa essere anche prima. Anche per il prezzo sul nostro mercato possiamo soltanto azzardare delle ipotesi senza altri elementi se non l'attuale listino Royal Enfield. E quindi diciamo che il modello d'accesso potrebbe costare al di sotto degli ottomila euro.

La Himalayan Electric seguirà un percorso sicuramente più lungo: anche per lei immaginiamo una passerella all'EICMA 2025 mentre per l'effettivo lancio commerciale in India bisgnerà aspettare crediamo il 2027 e sarà anticipato invece dalla Flying Flea. Si tratta di un territorio ancora tutto da esplorare quindi azzardare un prezzo qui diventa molto difficile. 

Caricamento commenti...