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Quarant'anni di storia nel mondo delle due ruote. RMS, l'azienda brianzola specializzata in ricambi per scooter e motociclette, celebra proprio quest'anno un traguardo importante: il 40esimo anniversario.
RMS oggi è sempre più internazionale, dal Giappone agli Stati Uniti e dall'Argentina all'Europa, i prodotti dell'azienda arrivano in tutto il mondo. In Europa la presenza è consolidata e significativa, stiamo parlando di più di 30.000 prodotti a catalogo e quasi 150 brand in distribuzione tra moto e cicli.
Dopo la nostra intervista dedicata alla nascita di RMS, Andrea Panzeri, CEO dell'azienda, racconta il percorso di crescita che ha trasformato una realtà artigianale in un'eccellenza italiana riconosciuta a livello globale.
"La passione per le due ruote è nel DNA di RMS fin dalle origini", spiega Panzeri. "Tutto nasce dall'avventura di mio nonno, che all'epoca faceva il meccanico in una piccola officina. Ricordo anche i racconti di Ivo Prussiani, che arrivava in azienda con il suo Caballero, portando con sé quella passione autentica che ancora oggi caratterizza la nostra identità."
Ma è interessante notare come questa passione si trasmetta anche a chi non la possiede naturalmente. "Io stesso non avevo una passione innata per le due ruote", confessa il CEO con sincerità, "ma quando sono arrivato qui undici anni fa, mi hanno fatto comprare moto e bici. Oggi vengo ancora al lavoro in moto da Milano e, quando posso, anche in bicicletta. È una passione che fa parte dell'identità aziendale e che si assorbe quando si entra a far parte di questa realtà."
Il percorso di crescita di RMS è stato graduale e costante. "Siamo nati chiaramente con un'identità nazionale", racconta Panzeri. "I nostri primi anni sono stati dedicati al mercato italiano, inizialmente in Lombardia e poi progressivamente in tutta Italia. Quando abbiamo cominciato ad avere una rete vendita strutturata abbiamo fatto il vero salto di qualità. È stato allora che abbiamo iniziato la nostra avventura internazionale", ricorda il CEO.
"E devo dire la verità: abbiamo fatto un grande salto qualitativo. La clientela straniera, principalmente tedesca e francese inizialmente, ci ha portato a migliorare sia a livello di struttura che di offerta di servizio. L'internazionalizzazione è stata trainante per rendere moderna un'azienda italiana e per spingerla sempre di più verso il miglioramento."
La crescita non è stata senza ostacoli. "Eravamo veramente in una situazione complicata", ammette Panzeri. "Immaginate un'azienda divisa su tre magazzini distanti alcuni chilometri l'uno dall'altro, con personale molto limitato. Abbiamo affrontato questo percorso cercando di ottimizzare le risorse, concentrando tutto in un magazzino centrale per convogliare le diverse anime aziendali."
Ma la vera svolta è stata nella gestione delle risorse umane. "Nel tempo abbiamo cercato di 'spersonalizzare' l'azienda, e qui va dato grande merito a Ivo Prussiani, che ha condotto l'azienda fino a qualche mese fa, per essersi circondato di persone capaci di sviluppare i diversi settori, soprattutto cedendo loro autonomia."
Il CEO porta la propria esperienza come esempio: "Quando sono arrivato in azienda, fortunatamente non esisteva la figura dell'imprenditore tutto fare, ma esistevano già delle figure intermedie. Questo secondo me ha aiutato tantissimo nello sviluppo. Oggi abbiamo una struttura di più di 80 persone con settori ben organizzati, persone a capo delle diverse divisioni che hanno un ruolo importante e un'autonomia significativa. Questo è un fattore molto importante anche per la crescita futura."
L'espansione internazionale di RMS ha seguito percorsi diversificati. "Il nostro bacino di clientela è fondamentalmente europeo", spiega Panzeri. "L'Italia è stata la base, poi con il boom del cinquantino ci siamo avvicinati ai mercati vicini: Francia, Spagna, Germania."
Ma la vera rivoluzione è arrivata con una strategia specifica: "C'è stato un momento di cambio e di visione globale quando siamo usciti con il catalogo Classic, dedicato al restauro e ai restauratori della Vespa in tutto il mondo. Lì abbiamo veramente allargato i nostri confini. Oggi abbiamo clienti in Giappone, negli Stati Uniti, in Argentina. Quello è stato l'ultimo step che ci ha portati davvero a livello globale."
La storia dei prodotti RMS riflette l'evoluzione del mercato delle due ruote. "Siamo nati soprattutto con una specializzazione meccanica sui ciclomotori, che poi è sfociata nel cinquantino", racconta il CEO. "Quando parlo di meccanica intendo cilindri, alberi motori, frizioni, giranti. La nostra identità è sempre stata quella di offrire un ricambio alternativo all'originale."
L'espansione è stata naturale: "Piano piano ci siamo allargati, ampliando la gamma prodotto sia in termini di categorie - entrando nel comparto elettrico e in quello più estetico - sia verso altre tipologie di veicoli: scooter, maxi scooter. Poi abbiamo avuto questo risveglio del mondo vintage."
È qui che emerge un aspetto affascinante della storia aziendale: "Siamo andati a riprendere i vecchi cataloghi e ci siamo messi a produrre, o far produrre, i vecchi ricambi per la Vespa. Questo ha segnato chiaramente un grande step di differenziazione."
Oggi RMS non si limita più al solo mondo dei ricambi alternativi. "Siamo arrivati a maturare un'identità che nel ricambio alternativo all'originale va anche nel mondo moto in maniera importante, sia a livello distributivo che con i nostri prodotti", spiega Panzeri.
Ma l'orgoglio maggiore è riservato all'ultimo progetto: "Quello che più ci rende orgogliosi è il progetto Evok. Questo va nell'ottica della performance e quindi del differenziarci rispetto alla nostra anima tradizionale di alternativa all'originale. Non siamo più solo ricambi, ma anche innovazione e prestazioni."
Quando si parla di mercati internazionali, Panzeri identifica chiaramente le aree di maggior successo: "Fondamentalmente il nostro bacino di clientela rimane europeo, con l'Italia come base solida. Ma il catalogo Classic ci ha aperto orizzonti impensabili."
La strategia sembra funzionare: "Avere clienti in Giappone, Stati Uniti e Argentina significa aver trovato una formula che parla a restauratori e appassionati di tutto il mondo. Il vintage e il restauro sono linguaggi universali."
Guardando al futuro, RMS sembra aver trovato la formula giusta per continuare a crescere. "La nostra struttura attuale di oltre 80 persone, con settori ben organizzati e figure dirigenziali autonome, è la base per la crescita futura", sottolinea il CEO.
L'azienda ha saputo evolversi mantenendo le proprie radici: dalla passione artigianale dei fondatori alla struttura manageriale moderna, dalla specializzazione locale all'espansione globale, dal ricambio tradizionale all'innovazione tecnologica.
Tra poche settimane vi racconteremo il dietro le quinte di RMS, una delle tappe che ci accompagnerà fino alla presenza di RMS a EICMA 2025.
Moto.it con RMS