Ride in the USA. California, gas sotto controllo anche per le moto senza targa

Ride in the USA. California, gas sotto controllo anche per le moto senza targa
Pietro Ambrosioni
  • di Pietro Ambrosioni
Bozza di regolamento per sottoporre ai limiti di emissioni anche tutti i veicoli designati “da competizione” e dunque non circolanti su strade aperte al pubblico
  • Pietro Ambrosioni
  • di Pietro Ambrosioni
1 aprile 2016
Basta che io stia via una settimana e in California provano a fare un altro golpe.  Questa volta la storia è davvero grossa, specialmente alla luce della famosa perdita di gas che per mesi ha messo a repentaglio le vite e le abitazioni di diverse centinaia di residenti di Porter Ranch. Da notare che, ovviamente, la faccenda non ha impedito ai top manager dell’azienda Southern California Gas Company di incassare bonus di fine anno a dir poco scandalosi (per chi vuole approfondire).

Ma vengo al dunque: la CARB (California Air Resources Board), di cui vi avevo già parlato in passato, ha recentemente inoltrato una bozza di regolamento per la quale vorrebbe sottoporre ai limiti di emissioni anche tutti i veicoli designati “da competizione” e dunque non circolanti su strade aperte al pubblico.
 
Una recente mozione di modifica presentata al Senato ed alla Camera del Congresso della California chiede infatti i veicoli da competizione vengano aggiunti alla lista di quelli già sotto il controllo della CARB in forza del famoso Clean Air Act.
Molte associazioni si sono opposte a questa modifica e invitano i poropri iscritti a contattare i propri rapprensentanti in Parlamento perchè non la approvino.

Nel caso in cui il Clean Air Act dovesse riuscire ad inglobare anche i veicoli da competizione sarebbe un vero suicidio per il Golden State. Innanzi tutto la legge andrebbe ad includere tutti gli altri veicoli che non circolano su strade aperte al pubblico ma che ogni anno contribuiscono con milioni di dollari al fatturato dei vari parchi off-road in California. Le nuove restrittive norme riguardo alle emissioni renderebbero impossibile per molti utenti restare sotto i limiti consentiti - persino la mia placida XR250R sarebbe fuorilegge! - ma anche alcuni colossi del settore degli scarichi aftermarket verrebbero colpiti in modo durissimo. Pro Circuit ed FMF, due dei marchi di scarichi da competizione più famosi al mondo, vedrebbero calare la mannaia della CARB sulla loro intera produzione, costringendoli ad avviare due diverse linee di produzione per il mercato Californiano (il più grande al mondo) e il resto del pianeta terra. Uno scenario che FMF, come mi disse a suo tempo Doug Muellner, ha sempre cercato di evitare, arrivando anche a rinunciare alla produzione di scarichi per moto stradali o comunque “street legal” pur di non incorciare la strada con i burocrati californiani. Ecco, in men che non si dica si potrebbe creare la situazione per la quale non solo molti parchi statali vedrebbero drasticamente ridotto il numero di utenti, ma due delle più grandi aziende le settore potrebbero essere costrette a muovere la propria produzione fuori dalla stato, o addirittura nel vicinissimo Messico, come altri hanno già fatto nel settore delle auto. Come se i veicoli off road fossero il vero problema… provate a cercare su Google una foto del traffico di Los Angeles!