Nico Cereghini: ”Troppi incidenti in Sud Tirolo”

Nico Cereghini: ”Troppi incidenti in Sud Tirolo”
Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
In giugno e luglio tanti motociclisti di lingua tedesca hanno viaggiato sulle strade dell’Alto Adige, e purtroppo si sono registrati molti incidenti, spesso provocati da quella che sembra imperizia. Guidare sui Passi non è come guidare in pianura o in città: pensiamoci!
  • Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
28 luglio 2015

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Ciao a tutti! Da qualche anno passo una settimana in Alto Adige, nella prima metà di luglio. Le strade meravigliose, le montagne più straordinarie del mondo e la crescente ospitalità rappresentano per me un richiamo irresistibile, e poi trovo ogni volta stimoli interessanti per le mie note. Oggi voglio partire dai motociclisti tedeschi, che sempre più numerosi sconfinano da noi perché l’Italia è più bella della Germania e perché la loro economia tira a meraviglia. Soltanto la loro, purtroppo.


Lo avete notato anche voi? Sempre più spesso i nostri amici con la “D” sulla targa hanno preso l’abitudine di fare il lungo trasferimento autostradale in auto o in furgone, caricando le loro due o tre moto sul carrello. Spesso incontro rimorchi con addirittura sei o sette moto ben legate, e mi dicono che in questi casi si tratta di veri e propri trasportatori. Arrivati a destinazione, o raggiunto il porto di imbarco per le isole, scaricano la loro due ruote e se la spassano dimenticando l’automobile. Non saranno dei puristi, non saranno dei motociclisti con la M maiuscola, forse sacrificano una parte del piacere perché anche il viaggio è vacanza; però la scelta è loro, non tocca a noi sindacare, probabilmente risparmieranno qualche euro e molte ore di autostrada con il sedere che cuoce sulla sella. Ecco, oltre a questo nuovo fenomeno ce n’è un altro in crescita costante: il noleggio della moto sul posto. Sono numerosi gli operatori, italiani ed esteri, che si sono organizzati per fornire scooter e moto a nolo; in Alto Adige soprattutto moto, BMW boxer o KTM nuove fiammanti e perfettamente equipaggiate. Il problema è che queste grosse moto, che siano personali o che siano a noleggio, sono impegnative, e anche le strade dolomitiche lo sono, e spesso questi motociclisti hanno poca esperienza: patentati, certo, ma probabilmente moto/cittadini della Baviera o del Brandeburgo o della Sassonia. Gente da duemila chilometri l’anno, che va in crisi sulle nostre strade e che non ha mai visto i tornanti.


Non intendo lanciare allarmismi generalizzati. Ho conosciuto tedeschi che guidano da Dio, e il mio amico Helmuth Dahne su tutti. E in Alto Adige conosco diversi albergatori appassionati che scortano i loro clienti e li consigliano e li assistono come si deve. Tanto di cappello per la loro professionalità e la loro passione. Ma arrivo al punto: ho raccolto voci di incidenti del tutto atipici, registrati nei mesi di giugno e di luglio, con dinamiche tali da far pensare a motociclisti evidentemente impreparati. Qualche video si è visto anche sul web. Forse alcuni tedeschi, abituati a guidare in pianura, fanno fatica a prendere le misure alle nostre strade sui Passi. Sarà vero o no, i valligiani della Badia, della Gardena o della Val di Fassa dicono che non si era mai visto niente del genere.


Ad agosto tocca a noi. Da anni e anni infatti i turisti di lingua tedesca in questo mese preferiscono generalmente stare a casa. Tocca a noi, e allora cogliamo l’occasione per guidare bene ed evitare incidenti. “No credit” recita un cartello che troverete in Alto Adige: l’ago del contakm a forma di croce in zona rossa, anzi rosso-sangue come precisano gli assessorati provinciali. Sinistro, come messaggio, ma anche efficace. Da parte loro, le autorità locali hanno iniziato a mettere in sicurezza circa 3.000 metri di guard-rail con fascia di sicurezza per i motociclisti. Poco, ma qualcosa fanno. Vi ricordo che il limite sui passi è fissato a 60 orari, i controlli non sono feroci ma ci sono, attenzione e prudenza!

Troppi incidenti in Sud Tirolo
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