Nico Cereghini: “Il museo Guzzi sarà bellissimo?”

Nico Cereghini: “Il museo Guzzi sarà bellissimo?”
Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
Il CdA del Gruppo Piaggio ha deliberato il progetto di riqualificazione del museo Moto Guzzi e di tutta l’area produttiva di Mandello. Sarà un famoso archistar ad occuparsene. Anche se per ora mancano altre notizie, gli appassionati si rallegrano
  • Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
2 novembre 2020

Ciao a tutti! Alla fine di settembre, quando anticipavo che nel 2021 si sarebbe celebrato il centesimo compleanno della Moto Guzzi (leggi l'articolo), tanti tra voi avevano sollevato il tema del museo di Mandello. E’ troppo trascurato, criticavano diversi commenti, “è una vergogna!” accusavano direttamente alcuni. Ebbene, voglio darvi una bella notizia: anche il presidente e il vertice del Gruppo Piaggio si rendono conto che il museo non è all’altezza. E ora il consiglio di amministrazione ha deliberato il progetto di riqualificazione.

Non ci sono cifre né tempi precisi, ma la delibera è un fatto: si è deciso che i lavori cominceranno l’anno prossimo e riguarderanno tutta l’area dello stabilimento di Mandello Lario, dalla produzione fino agli uffici e alle sale del museo. Si sa anche che il progetto è stato affidato a Greg Lynn, architetto e designer statunitense, membro dello United States Artists, insignito del Leone d’Oro alla Biennale di Venezia nel 2008 e di tanti altri premi internazionali; e che è anche amministratore delegato di Piaggio Fast Forward, il team di innovatori “che punta a costruire piattaforme di mobilità leggera che offrano soluzioni innovative per la movimentazione di persone e merci”. Insomma, una bella testa già coinvolta nel gruppo.

Ciò che conta è che, nonostante i tempi non siano proprio quelli ideali, chi ha in mano le sorti della Guzzi sembra deciso a investire milioni di euro nel prestigio del marchio. Anche il sindaco di Mandello Riccardo Fasoli, sulle pagine del Corriere della Sera, si rallegra della bella notizia, le voci giravano da mesi e la ratifica del consiglio di amministrazione è la svolta che ci si attendeva. Per Mandello è un toccasana, il museo ha sempre attirato appassionati italiani e stranieri, ma soprattutto si capisce che un investimento simile significa che l’azienda resterà qui, sul lago dove è nata un secolo fa e dove si è fatta la storia della moto.
 

Io credo, e non sono certamente il solo, che nessun museo al mondo potrebbe avvicinare quello della Moto Guzzi, una volta ripensato e ricreato. Ci sono altre case anche più antiche –Gilera è del 1919, la prima Harley è addirittura del 1903- ma la casa dell’aquila ha una storia assolutamente unica. Basta citare un simbolo come la famosa galleria del vento: qui a Mandello si è respirata l’innovazione tecnica e la creatività, si sono costruiti i successi più straordinari nelle corse internazionali prima che mondiali. Uomini di enorme talento si sono incontrati sulla sponda del Lario, nomi come Omobono Tenni, Bruno Ruffo o Giulio Cesare Carcano con la sua incredibile Otto cilindri: nessun altro marchio è arrivato così in alto.

Non conosco questo Greg Lynn, uno dei dieci architetti più influenti al mondo per la rivista Forbes. Ma già lo invidio. Se ha un po’ di passione per la moto, immaginare e progettare il museo Moto Guzzi sarà per lui una magnifica avventura.