Nico Cereghini: "Diffidate degli specialisti"

Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
Avvocati, medici, geometri: mai accontentarsi del primo parere, ce ne vogliono due o anche tre. “Là fuori” c’è un mucchio di gente che vi vuole fregare | N. Cereghini
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15 giugno 2010

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Ciao a tutti.
Io sono uno di quelli che cerca di individuare le semplici regole che possono migliorare la vita. Posso darvi un piccolo consiglio del tutto disinteressato? E’ roba minore ma può servire. Diffidate degli specialisti.
Intendiamoci, lo specialista è necessario: l’avvocato civilista, il traumatologo, il chirurgo, il perito assicurativo, il consulente finanziario e compagnia bella sono tutte figure indispensabili. In fondo io stesso, in qualità di “motociclista professionista”, sono uno specialista. Ma io non ho niente da vendervi, di me vi potete fidare. Con tutti gli altri fate attenzione.
La mia raccomandazione è precisa: mai fidarsi del primo specialista che vi capita a tiro. Siate sospettosi, circospetti, attenti ai dettagli, non date mai per scontato che il primo parere sia quello giusto. Non decidete subito, prendete tempo, procuratevi un secondo parere, magari anche un terzo. Soprattutto, cercate lo specialista attraverso le conoscenze e le esperienze dirette dei vostri conoscenti più affidabili. Perché esistono anche specialisti buoni. Pochi, ma ci sono.
Potrei raccontarvi decine di episodi, a supporto della tesi, ma ne basta uno solo
. Anni fa un dolorino al collo (trascurato) mi procura un forte dolore crescente a tutto il mio lato destro-alto. Orecchio, mascella, testa, collo, spalla. Un mese di antidolorifici e poi cerco i famosi specialisti. Vado dall’otorino e quello mi dice che va operato l’orecchio dove persiste una certa infiammazione; vado dal dentista e quello mi fa un bel preventivo per rifare la bocca per metà; infine un brillante neurochirurgo mi tranquillizza e prescrive una cura a base di psicofarmaci.

Soprattutto, cercate lo specialista attraverso le conoscenze e le esperienze dirette dei vostri conoscenti più affidabili. Perché esistono anche specialisti buoni. Pochi, ma ci sono

E’ vero: il mio fisico già allora era un po’ in disordine, e forse anche l’inconscio. Però mando tutti a quel paese, per dirla pulita, e ascolto invece una mia sorella, che da tempo si fa aiutare da un medico chirurgo convertito alla medicina tradizionale cinese: uno che il corpo lo conosce per intero e non a pezzettini. Visita approfondita di un’ora (anamnesi accurata, si chiama), individuazione della causa originaria (infiammazione del massetére, piccolo muscolo del collo, che ha interessato il nervo trigemino), tre sedute di agopuntura e fine della storia. Tre specialisti, tre pareri miopi, tre belle parcelle: tutti sconfitti da cinquemila anni di medicina tradizionale cinese. La visione globale del corpo.

Nella vita sono stato spesso mal indirizzato dagli specialisti, ma qualche volta anche seriamente danneggiato. Un avvocato ha giocato sulla mia inesperienza giovanile e si è accordato con la controparte, un chirurgo mi ha operato di ernia al disco senza nemmeno fare tutte le analisi utili per stabilire la necessità, un direttore di banca mi ha convinto ad accettare –subito, altrimenti l’opportunità “ci” sfugge- un investimento sbagliato.
Date retta a me: diffidate degli specialisti, dei cosiddetti esperti. Non ricordo più chi l’ha scritto: l’esperto è quello che fa una previsione e poi ti spiega in maniera del tutto esaustiva come mai era sbagliata.

 

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