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Quando il caos del trasporto aereo americano ha paralizzato mezzo paese durante lo shutdown governativo di novembre 2025, il deputato repubblicano Derrick Van Orden del Wisconsin ha scelto una soluzione tanto pragmatica quanto simbolica: 951 miglia (circa 1.530 km) in sella alla sua Harley-Davidson per raggiungere Washington D.C. in tempo per il voto cruciale sulla riapertura del governo.
"Vi chiederete: 'Derrick, perché sei su una Harley Davidson quando ci sono 0 gradi?'", ha detto Van Orden in un video girato lungo il Mississippi River. "Ecco perché: i nostri colleghi del Senato sono finalmente tornati in sé e hanno approvato la risoluzione continuativa, quindi dobbiamo tornare a Washington per votare. Ma visto che hanno chiuso il governo – i Democratici – i voli sono troppo inaffidabili, quindi viaggerò in moto".
La scelta di Van Orden non è stata un colpo di teatro isolato. A causa dello shutdown e della carenza di controllori del traffico aereo, la Federal Aviation Administration ha ordinato una riduzione della capacità dei voli che ha interessato i piani di viaggio di migliaia di americani. Nel pieno della crisi, quasi la metà dei voli domestici statunitensi è stata cancellata o era in ritardo.
Altri membri del Congresso hanno scelto soluzioni alternative: il deputato Randy Feenstra dell'Iowa ha guidato per oltre 1.000 miglia in 15 ore durante la notte, mentre alcuni colleghi hanno organizzato carpooling di gruppo. Ma la soluzione motociclistica si è rivelata forse la più efficace: 16 ore di viaggio, nessun ritardo, nessuna cancellazione, nessuna fila al check-in.
Il viaggio di Van Orden ci aiuta a evidenziare una questione che raramente viene affrontata nel dibattito sulla mobilità sostenibile: la motocicletta come alternativa concreta agli spostamenti di media-lunga percorrenza. Mentre l'attenzione pubblica si concentra su auto elettriche e treni ad alta velocità o sui pedali e al massimo gli scooter per le brevi distanze, le due ruote a motore rappresentano ancora una soluzione efficace ed efficiente troppo spesso trascurata. Nel caso del viaggio del deputato americano addirittura abbiamo una motocicletta che ha sostituito nel suo scopo un aereo. Di certo Van Orden ha speso più tempo ma ci ha guadagnato in qualità dell'esperienza e quindi della vita mi vien da supporre, mentre tutti noi ne abbiamo guadagnato a livello di emissioni. Sarà poco, ma è pur sempre qualcosa...
Heading back to DC to get the country moving again after the #SchumerShutdown.
— Derrick Van Orden (@derrickvanorden) November 10, 2025
Not gonna lie, it will be a bit chilly. pic.twitter.com/nNb2Ixj2eR
C'è poi la questione dell'efficienza pratica. Van Orden ha impiegato 16 ore per percorrere 951 miglia, con una media di circa 95 km/h – velocità che include soste per carburante, pause e attraversamento di centri abitati. Un volo diretto dura teoricamente 2 ore, ma durante lo shutdown quasi metà dei voli domestici erano cancellati o in ritardo. Aggiungendo le ore di anticipo in aeroporto, i controlli di sicurezza, l'attesa bagagli e gli eventuali ritardi, il tempo reale si allunga considerevolmente. Certo difficilmente sarebbe mai arrivato a durare 16 ore, ma come detto sopra anche la qualità della propria vita ha un peso o per voi ce l'ha soltanto il tempo?
Non si tratta ovviamente di una soluzione universale. Van Orden ha affrontato in moto temperature vicine allo zero, condizioni che richiedono esperienza e attrezzatura adeguata. Per molti motociclisti non rappresentano di certo un intoppo, per altri appaiono un ostacolo e questo è soggettivo. Ma il suo viaggio dimostra un punto fondamentale: per distanze tra i 500 e i 1.500 km, la motocicletta può essere un'alternativa concreta anche ai grandi mezzi di trasporto rispetto ai quali può offrire una libertà impareggiabile.
In Italia, dove le distanze sono generalmente più contenute, questa riflessione diventa ancora più pertinente. Roma-Milano sono circa 570 km: in moto, con un viaggio confortevole e sicuro, si coprono in 5-6 ore. L'aereo? Volo di 1 ora e 15 minuti, ma con almeno 3-4 ore complessive tra check-in, attese e trasferimenti da e per gli aeroporti.
La motocicletta moderna offre inoltre vantaggi spesso sottovalutati: accesso alle corsie preferenziali in molte città, parcheggio semplificato, costi di gestione inferiori, manutenzione più accessibile. E, non ultimo, un'esperienza di viaggio che rappresenta un valore in sé, trasformando lo spostamento da necessità a piacere.
Per decenni il marketing motociclistico ha venduto il concetto di "libertà". Proprio Harley-Davidson su questo punto ci ha costruito una reputazione verrebbe da dire. Beh, possiamo dire che il nostro deputato ha dimostrato che non si tratta solo di retorica: quando il sistema del trasporto aereo si è inceppato, la sua Harley-Davidson gli ha garantito quella libertà in senso letterale. Ha attraversato Illinois, Ohio, Pennsylvania, documentando il viaggio con soste in negozi per acquistare guanti, pause da Arby's e un passaggio notturno per Chicago indossando una felpa dei Green Bay Packers – un gesto provocatorio data la rivalità con i Chicago Bears.
Il viaggio si è concluso con successo: Van Orden è arrivato in tempo per il voto, mentre alcuni colleghi che avevano scelto l'aereo hanno affrontato ritardi e cancellazioni. Un volo con a bordo alcuni deputati dell'Arizona ha dovuto effettuare uno scalo di emergenza a Kansas City per rimuovere un passeggero molesto, per dire.
Con questa storia del deputato americano in Harley non vogliamo fare un'esaltazione acritica delle due ruote motorizzate, né una negazione della necessità di sviluppare trasporti pubblici efficienti e sostenibili. Piuttosto cogliamo l'occasione per fare un invito a considerare la motocicletta nel mix di soluzioni per la mobilità contemporanea, soprattutto per percorrenze medie dove rappresenta un equilibrio interessante tra efficienza, sostenibilità ed esperienza d'uso.
In un'epoca in cui si discute di come ridurre l'impatto ambientale dei trasporti, forse vale la pena guardare anche a soluzioni che sono già disponibili, mature e – quando usate responsabilmente – significativamente più sostenibili di molte alternative considerate "moderne".
A volte la soluzione più semplice è quella che è sempre stata lì, parcheggiata in garage, in attesa di essere considerata non solo per passione ma anche per praticità. Con buona pace di chi pensa che spostarsi in moto sia solo una questione di stile, quasi di capriccio, e non anche, quando serve, di sostanza.