La Grecia stringe su casco e limiti alcolemici: fine dell’era del “liberi tutti”?

Insomma, Atene dice basta alla noncuranza di residenti e turisti su importanti temi della sicurezza, ma la svolta sarà applicata? Per anni, guidare in Grecia con il vento tra i capelli e qualche bicchiere di ouzo in corpo è stato normale, sia per gli abitanti sia per i turisti. Ma ora il governo ellenico ha deciso di cambiare rotta, le nuove regole mirano a frenare un’emergenza sicurezza spesso sottovalutata. Eppure, la domanda è d’obbligo: basteranno le norme a cambiare una cultura radicata? Di fatto il casco in Grecia è già obbligatorio per motociclisti e scooteristi, con tanto di sanzioni per i trasgressori, ma, più frequentemente nelle isole minori è ancora comune vedere turisti e cittadini greci in infradito e senza casco. Un atteggiamento diffuso, favorito da controlli sporadici e dalla percezione che incidenti gravi "capitino agli altri".

In realtà in Grecia la mortalità per incidenti in moto o scooter rispetto al numero di abitanti è nettamente superiore rispetto agli altri paesi europei. Una enorme differenza imputabile a questo malcostume. Ecco quindi nuove regole, nuove sanzioni e forse l’intensificazione dei controlli. Di certo occorre un salto culturale, ci vorrà del tempo, campagne di sensibilizzazione e una particolare attenzione per far rispettare le regole, ma la via intrapresa sembra più che giusta.