La Ducati che viaggia nel tempo

La Ducati che viaggia nel tempo
Antonio Privitera
  • di Antonio Privitera
Una special tributo a Marco Lucchinelli che cita la Battle of the Twins di Daytona e la Ducati 750 F1: direttamente dagli anni '80 ma con gli aggiornamenti del 21esimo secolo
  • Antonio Privitera
  • di Antonio Privitera
2 agosto 2022

Centinaia di ore di officina rubate al lavoro e una passione smisurata per le Ducati: basta questo banale mix per proiettare una Ducati 750 F1 della metà degli anni '80 nel ventunesimo secolo grazie al lavoro di TelaisticaItaliana, una piccola realtà artigianale - ma non per questo meno preparata - con sede a Modica, in Sicilia: località famosa per il cioccolato e l'architettura barocca ma, a quanto pare, sede anche di una più che robusta fede ducatista.

 

Il concetto alla base di questa, a nostro parere, bella realizzazione è spiegato con molta semplicità dallo stesso Giovanni Avola di TelaisticaItaliana (e pure Presidente del club Ducati Barocco) quando ci racconta che lui e il suo amico Rosario - proprietario della moto - hanno immaginato come sarebbe potuta essere l'indimenticabile Ducati 750 F1 della metà degli anni '80 se un... time warp ne avesse consentito l'evoluzione. Indubbiamente dotata di alimentazione elettronica, con una ciclistica aggiornata e freni adeguati alla maggiore potenza del motore desmo di 900 cc scelto per dare vita alla F1 Evoluzione, che nasce quindi proprio come tributo a Lucky e alle sue indimenticate imprese in sella alle Ducati: Lucchinelli, tanto per citare qualche evento successivo alla sua conquista del mondiale della 500 nel 1981 con la Suzuki, vinse una memorabile Battle of The Twins a Daytona nel 1987 e inaugurò la serie di successi in Superbike della Casa di Borgo Panigale con la grandiosa vittoria a Donington in sella alla 851 che aveva contribuito a sviluppare. Ma non dimentichiamo la sua vittoria come Team Manager nel mondiale SBK del 1990 conquistato da Raymond Roche.

 

Sostenuti da questa ispirazione, Giovanni e Rosario si sono dedicati per due anni alla realizzazione della special: non una show bike ma un esemplare marciante al 100% grazie anche alle cure del tecnico Giuseppe Cavallo che si è occupato della messa a punto del motore. Grandissimo l'impegno artigianale alle spalle della special; il telaio (escluso il forcellone) è stato realizzato in proprio alla ricerca della massima compattezza e leggerezza ma una delle parti più impegnative è stata l'ideazione e la costruzione dell'airbox: un elemento scomponibile in sette pezzi per poter essere inserito adeguatamente all'interno della V dei due cilindri. Totalmente made in TelaisticaItaliana anche il serbatoio, un pezzo unico in alluminio della capienza di 18 litri e dotato di doppio tappo in pieno stile Endurance, specialità citata anche dal doppio gruppo ottico anteriore.

Gli scarichi sono stati disegnati da un altro amico del duo modicano, l'ingegner Luciano Negroni (a cui va attribuito anche il disegno delle pedane), e realizzati da Zard. Stesso grado di artigianalità per il supporto per la strumentazione e per le piastre di sterzo, per il telaietto che regge batteria, per le prese d’aria sulla carena dedicate al raffreddamento del cilindro posteriore sul lato sinistro e per la distribuzione a destra.
 

La moto si presenta alla vista con una grande cura costruttiva: la scelta dei colori dona autenticità alla F1 Evoluzione che potrebbe realmente passare per una 750 F1 aggiornata. Campeggiano sulle carenature grafiche e nomi evocativi come quello della N.C.R. ma il più grande spazio è dedicato ovviamente a Marco Lucchinelli cui la moto è dedicata. Abbiamo chiesto a Giovanni e Rosario quanto potrebbe essere costato realizzare la F1 Evoluzione: difficile stabilire una cifra, ma del resto alla passione non è possibile mettere il cartellino del prezzo.

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